BENZINA? SIAMO A DUE EURO
Un record che ritocca al rialzo il massimo storico per il costo alla rete ordinaria, ovverto al di fuori dai distributori autostradali. Quanto "registrato oggi in alcune regioni", secondo i dati di Quotidiano Energia, ha portato "le punte massime" a 2,008 euro al litro "nel centro Italia e, segnatamente, in Toscana".
Ai prezzi raccomandati hanno messo mano "Eni (+1,6 Cent /litro e +1,0 sul diesel), Tamoil (+1 Cent /litro solo sulla verde) e Api IP con un ritocco di 0,5 Cent anche in questo caso solo sulla benzina".
Il caro benzina - commenta la Federconsumatori, preoccupata - costa agli italiani 420 euro l'anno per l'acquisto e 348 per costi indiretti, come il trasporto merci. In sostanza 768 euro in più ogni mese, quello che si spenderebbe per 50 giorni di spesa. Un'allarme condiviso da Coldiretti, che parla di "una situazione insostenibile che sommata all’aumento complessivo dei costi energetici per le bollette di luce e gas mette a rischio la ripresa dell’economia".
Cambiano le parole, ma il refrain rimane sempre lo stesso. Fare il pieno alla macchina costa un occhio della testa. A poco vale sfruttare le offerte di questo e quel distributore o scegliere il meno costoso. Spostarsi non conviene più, non almeno su quattro ruote. E prima di muoversi in auto ci si pensa due volte. La benzina è ormai un bene di lusso.
Il caro sulla rete ordinaria dei distributori porta per la prima volta il prezzo della benzina oltre i due euro al litro. Le associazioni dei consumatori lanciano l'allarme: 768 euro in più all'anno. Coldiretti: "A rischio la ripresa"
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