MICLAVEZ CONTRO BENETAZZO



di Antonio Miclavez

Ho letto un articolo di Benettazzo che loda l’austerity di Monti, propone tagli più drastici e confida che in futuro “Monti & Company si dimostrino ancora più cinici”.

L’avevo sempre sospettato che l’anima di Benettazzo fosse questa; ha capito il Signoraggio, ma non l’Euflazione.
Spero sia cecità, non malafede, e l’estrazione culturale di Benettazzo mi fa propendere per la prima: chi bazzica troppo nella melma della finanza, chi crede che guadagnare coi titoli sia etico e ne fà un business, è come uno che è andato in Seminario da bambino; il cuore, il cervello ed a volte il sedere sono rovinati per sempre.

Il denaro deve circolare, il sangue deve circolare, l’acqua nelle pompe deve circolare; se non circolano, tutto si ferma.

Che gli Statali siano pigri o no, il denaro statale deve tornare al popolo tramite opere pubbliche, servizi e stipendi, non finire nei buchi neri bancari. Perchè invece di licenziarli non gli si propone un regime di lavoro serio? Ci sono tante cose da fare per uno Statale, prima di mandarlo a casa. La burocrazia và limitata al minimo, l’arroganza và punita, la creatività spronata. Non il PIL, diceva J.F.Kennedy, bensì la qualità di vita và ricercata.

Daccordo, i Senatori sono arroganti, clientelari, strapagati, circondati da parassiti; ma rimettono in circolazione il denaro. Meglio dare 10.000€ al portaborse di un Senatore o ad una banca? Meglio dar denari a 15.000 dipendenti provinciali o alla Barclays? Lo Statale dev’essere un’opportunità per rimettere in circolo il denaro.

Ma la logica del banchiere Monti e di Benettazzo è ben diversa; con la scusa del risparmio, giustificano il taglio delle “spese”, ovvero mandano a casa gli statali. Geniale: così i conti tornano. Ma si confonde la gestione aziendale con la gestione statale. L’Azienda è un sistema aperto: vive esclusivamente dallo scambio economico con altre realtà. La sua risposta ad una crisi è semplice: più entrate e meno uscite.

Lo Stato invece è un sistema chiuso: crea e consuma beni, servizi e denari al suo interno (pensiamo ad uno Stato come fosse un’unità economica, non tiriamo in ballo i disavanzi con l’estero).

Lo Stato ideale ovviamente, quello che crea il suo denaro in virtù della Sovranità Monetaria, e non lo Stato schiavo, quello che chiede i soldi alla BCC, all’FMI o si prende per un anno i BOT dei Greci ben sapendo che gli interessi che guadagnerà li devono pagare i cittadini greci.

La perdita della sovranità monetaria comporta un debito in continuo aumento grazie agli interessi da pagare sul prestito, ed è questo il motivo principale della crisi.

Ma il figlio di tale crimine, la creazione dei BOT, intorbida le acque, ci confonde le idee e nasconde una semplice realtà, ovvero che lo scambio di BOT fra nazioni schiave induce a comportamenti poco etici, ci fa diventare dei Monti o dei Benettazzo.

Con che faccia le Germania si è tenuta in cassa 100 miliardi di BOT greci, ben sapendo che le rendevano il 15.5%, ovvero 15.5 miliardi che lo Stato greco avrebbe dovuto pagare dopo un anno prendendolo dai cittadini greci? E’ ladro chi ruba e chi tiene il sacco: questa truffa del Debito Pubblico, invece di risolverla a monte riprendendoci la sovranità monetaria e ricusando il Debito Pubblico, ci fa scannare fra popoli fratelli.

La CE dovrebbe essere un’unione di popoli che si aiutano, e invece la Germania tenendo il “sacco” dei BOT greci per un anno, di fatto scuce ai Greci 15.5 miliardi tenendosi per un anno 100 miliardi di BOT al 15.5%.

Geniale. Più entrate e meno uscite.

Ma per la Grecia vale il contrario, ovvero più uscite e meno entrate, e così salta. Si, perché il Monti greco, Loukas Papademos, spiega ai Greci che bisogna sanare il Bilancio, ora mancano 15.5 mialirdi, e bisogna mandare a casa 3.000 dipenenti greci, lo dice anche l’economista Benettazzopulos ! Se invece quei 100 miliardi la Grecia se li fosse creati lei a interesse zero, i 3.000 dipendenti rimanevano al lavoro. Magari anche a ballare il Sirtaki, ma grazie allo stipendio percepito andavano dal panettiere, dal benzinaio e magari anche in vacanza a Rodi, facendo girare l’economia greca.

L’austerity è un piano per azzerare risorse, economia e diritti. Riprendiamoci la Sovranità monetaria, ricusiamo il debito pubblico e ripartiamo da zero: questo sistema è ormai decotto.

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