Olimpiadi, vetrina per un paese in cassa integrazione. L’Italia
Le grandi potenze devono fare vedere che sono le più forti: è toccato in passato alla Germania nazista e poi a quella dell’Est, all’Unione Sovietica. Tocca da un po’ agli Stati Uniti, e più di recente alla Cina, far vedere che prendono tante medaglie, che sono i più forti, che hanno divisioni di atleti oltre che di fanteria. Che bisogna stare attenti perché loro menano. Gli americani ci mettono un sacco di soldi; i cinesi hanno anche altri metodi più spicci e convincenti, come hanno documentato i giornali. Le cose in generale si fanno per convinzione, per forza o per soldi. Se qualcuno che lo fa per convinzione c’è ancora, onore a lui.
Ma le Olimpiadi servono anche alle Nazioni di secondo ordine, a quelle patacca, inventate o in cassa integrazione che hanno bisogno di affermazioni e di medaglie non tanto per dimostrare una forza che non hanno ma giusto per affermare di esistere.
É il caso dell’Italia che pur di far vedere che c’è ancora si aggrappa agli sport più strani, quelli marginali un po’ snobbati dai potenti che preferiscono mostrare i muscoli sulle piste di atletica. Così l’Italia campa di scherma, archi, tiro a segno, e altra roba da Luna Park. Ma soprattutto impegna tutto il suo potenziale burocratico. Se per le altre Nazioni gli atleti sono la metafora della forza economica e soprattutto militare e i giochi delle rappresentazioni di battaglie, l’Italia le sue forze armate le mette direttamente in campo, senza metafore. I suoi atleti sono per due terzi poliziotti, soldati o gente che porta la divisa a spese del contribuente. S’è vinta una medaglia nel Taekwondo, che i più ritengono una variante del Sudoku, e a vincerla è stato un carabiniere. Mentre per tutta la penisola gli incendi impazzano, i forestali (una vera armata concentrata soprattutto nel Mezzogiorno) è distratta a fare il tifo per i colleghi che combattono la guerra di Londra: cinque di loro corrono e saltano, tre remano, uno pedala, uno tira di scherma, due sparano, due nuotano e uno lotta ma non contro il fuoco.
Alla fine cosa sarà costata tutta questa cosa: Casa Italia, la trasferta, gli accompagnatori, lo stipendio degli atleti per tutto il tempo della preparazione, magliette, gadgets e tutto il resto? C’è un ministro esperto in spending review che sa fare il conto approssimativo di questa avventura?
Quanti mensilità di pensionati al minimo, quanti posti letto di ospedale, quante ambulanze, quante altre cose più utili e civili si sarebbero potute fare invece di tutta questa menata?
La resa non è neppure delle migliori. I 288 palestrati hanno preso 28 medaglie, una ogni 10,3 partecipanti. Nel medagliere i Napolitano’s boys sono arrivati decimi: delle nove squadre che li hanno preceduti solo l’Australia ha un rapporto peggiore (11,8), tutti gli altri hanno fatto molto meglio, fino al 5,3 della Russia, al 5,2 degli Stati Uniti e al 4,4 dei cinesi. Sul libero mercato saremmo tagliati fuori: si gareggia giusto con i soldi di Pantalone.
Fossimo un paese serio le cose dovrebbero andare diversamente. Qualcuno per passione, capacità, ambizione vuole partecipare alle Olimpiadi? Si trova uno sponsor (quelli bravi ne trovano sempre uno), e il Comitato olimpico italiano (che dovrebbe campare solo grazie al Totocalcio) gli paga il viaggio e l’albergo: a lui ma non alla morosa, alla mamma, agli amici del Bar Sport o a tanti affettuosi commilitoni.
Se poi vince ne siamo tutti contenti, anche al Taekondo. E Napolitano si può commuovere e mandare messaggi di congratulazioni (a sue spese, col suo stipendio che gli permette una camionata di francobolli e telegrammi). Vuol mettere Presidente la soddisfazione di vedere qualcuno che gareggia e vince gratis? Si perché sarà forse anche bello vedere qualche guardia di finanza che prende una medaglia d’oro senza rovistate bagagliai o borsette a Chiasso, ma sai che incazzatura se non la prende, con quello che ci costa. La guardia naturalmente.
Altra Realta' di GILBERTO ONETO fonte Link
elenco atleti italiani olimpiadi di vancouver 2010
quasi tutti carabinieri esercito e guardia forestale
BIATHLON
Roberta Fiandino (CS Esercito)
Katja Haller (GS Fiamme Gialle)Karin Oberhofer (CS Esercito)
Christa Perathoner (CS Esercito)
Michela Ponza (GS Fiamme Gialle)
Mattia Cola (GS Fiamme Gialle)
Christian De Lorenzi (CS Esercito)
Lukas Hofer (CS Carabinieri)
Renè Laurent Vuillermoz (CS Esercito)
Markus Windisch (CS Esercito)
SNOWBOARD
Corinna Boccacini (CS Carabinieri)
Raffaella Brutto (CS Esercito)
Carmen Ranigler (GS Fiamme Oro)
Meinhard Erlacher (GS Fiamme Oro)
Roland Fischnaller (CS Esercito)
Simone Malusà (SC Courmayeur)
Manuel Pietropoli (Asola S.C.I.)
Aaron March (Villnoess ASV)
Stefano Pozzolini (CS Esercito)
Federico Raimo (CS Esercito)
Alberto Schiavon (S. Madonna di Campiglio)
FREESTYLE
Deborah Scanzio (GS Fiamme Azzurre)
COMBINATA NORDICA
Giuseppe Michielli (GS Fiamme Oro)
Alessandro Pittin (GS Fiamem Gialle)
Lukas Runggaldier SC Gardena)
Armin Bauer (SC Gardena)
SALTO SPECIALE
Sebastian Colloredo (GS Fiamme Gialle)
Roberto Dellasega (GS Fiamme Gialle)
Andrea Morassi (CS Forestale)
SCI DI FONDO
Elisa Brocard (CS Esercito)
Antonella Confortola (CS Forestale)
Arianna Follis (CS Forestale)
Magda Genuin (CS Esercito)
Marianna Longa (GS Fiamme Gialle)
Karin Moroder (CS Forestale)
Silvia Rupil (GS Fiamme Gialle)
Sabina Valbusa (CS Forestale)
Valerio Checchi (CS Forestale)
Roland Clara (GS Fiamme Gialle)
Giorgio Di Centa (CS Carabinieri)
Loris Frasnelli (GS Fiamme Gialle)
David Hofer (CS Carabinieri)
Thomas Moriggl (GS Fiamme Gialle)
Fabio Pasini (CS Esercito)
Renato Pasini (CS Forestale)
Pietro Piller Cottrer (CS Carabinieri)
Cristian Zorzi (GS Fiamme Gialle)
SKELETON
Costanza Zanoletti (BC Cristallo)
Nicola Drocco (SC San Sicario)
BOB SU PISTA ARTIFICIALE
Laura Curione (BC Cristallo)
Jessica Gillarduzzi (CS Forestale)
Simone Bertazzo (CS Carabinieri)
Sergio Riva (CS Carabinieri)
Samuele Romanini (GS Fiamme Oro)
Fabrizio Tosini (GS Fiamme Gialle)
Mirko Turri (BC Cristallo)
SLITTINO SU PISTA ARTIFICIALE
Sandra Gasparini (CS Esercito)
Patrick Gruber (CS Esercito)
Oswald Haselrieder (CS Forestale)
Christian Oberstolz (CS Carabinieri)
David Mair (CS Carabinieri)
Gerhard Plankensteiner (CS Forestale)
Reinhold Rainer (CS Forestale)
Armin Zoeggeler (CS Carabinieri)
SCI ALPINO
Federica Brignone (CS Carabinieri)
Chiara Costazza (GS Fiamme Oro)
Nicoel Gius (CS Esercito)
Denise Karbon (GS Fiamme Gialle)
Manuela Moelgg (GS Fiamme Gialle)
Elena Fanchini (GS Fiamme Gialle)
Nadia Fanchini (GS Fiamme Gialle)
Daniela Merighetti (GS Fiamme Gialle)
Lucia Recchia (GS Fiamme Gialle)
Massimiliano Blardone (GS Fiamme Gialle)
Cristian Deville (GS Fiamme Gialle)
Peter Fill (CS Carabinieri)
Werner Heel (GS Fiamme Gialle)
Christof Innerhofer (GS Fiamme Gialle)
Manfred Moelgg (GS Fiamme Gialle)
Dominik Paris (CS Forestale)
Alexander Ploner (CS Carabinieri)
Giuliano Razzoli (CS Esercito)
Davide Simoncelli (GS Fiamme Oro)
Patrick Staudacher (CS Carabinieri)
Patrick Thaler (CS Carabinieri)
Antar Raja
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