CHE SUCCEDE CON LA TOBIN TAX
L'approvazione della Tobin Tax sarà, a breve, quanto di piu' iniquo e devastante il legislatore potesse fare. I piccoli trader (coloro che, operando con piccoli importi, lavorano mettendo a rischio i propri capitali per crearsi un reddito che puo' essere di qualche centinaio di euro fino a qualche migliaio mensile, o magari negativo ma comunque mai certo) saranno spazzati via dalla legge. Una legge pensata per combattere la speculazione, che nella realtà non sarà neppure sfiorata, anzi ne uscirà perfino rafforzata.
Con questa tassa, infatti, i piccoli trader non potranno più operare (Tobin e commissioni imporrebbero profitti difficili da raggiungere), quindi saranno a migliaia ad iscriversi alle liste di collocamento. Non solo: venendo a mancare i traders italiani, le banche di trading online e brokers con sede in Italia chiuderanno e sposteranno all'estero le loro sedi, con migliaia di dipendenti licenziati, fiere, eventi e corsi legati a questo mondo che non avrebbero più senso. Una tassa, dunque, che porterà indicativamente 20.000 nuovi disoccupati, e farà sparire nell'ordine: gettito per lo stato derivante da commissioni, capital gain, tassazione su dipendenti licenziati da banche/broker e tutto quanto derivante da fiere convegni, corsi, ecc.
E la grande speculazione. quella che attacca gli stati sovrani? Neppure sfiorata! Essendo una tassa applicata solo in Italia, basterà spostarsi fuori dai nostri confini e i grandi speculatori, che utilizzano la pratica dello "high frequency trading", non pagaheranno nulla (ma non erano loro quelli da colpire?). Anzi, entrando su un mercato con liquidità ancora più bassa (meno liquidità = più facile spostare i prezzi a piacimento), avranno vita ancor più facile.
In conclusione, la Tobin Tax significa meno gettito per lo stato, circa 20mila nuovi disoccupati, banche ancora piu' forti (saranno le uniche che potranno proporre prodotti di investimento in Italia, e possiamo già immaginare, senza concorrenza, con quali commissioni), speculazione e "HFT", grandi speculatori non tassati e ulteriormente favoriti dalla mancanza di liquidità, fuga di capitali verso l'estero. Quella che hanno chiamato Tobin Tax in Francia è totalmente diversa da quella che si vuole applicare in Italia.
Questi sono i fatti. Purtroppo, la scarsa conoscenza del settore e la ricerca del voto facile, se non si interverrà in extremis, stanno per produrre una legge devastante.
Corrado Duiella - trader privato (per ora)
nel disegno di legge in esame a giorni, la proposta e' quella di una % sull'importo della transazione, quindi, se ho inteso correttamente la sua domanda, andrebbe nella direzione da lei auspicata. Il problema che noi poniamo e' proprio su questo punto, l'applicazione della commissione sommata alle commissioni che si pagano su tutti i mercati ( o allargamento di spread tra bid e ask, che e' la stessa cosa ) imporrebbe un importante guadagno per potersi riportare almeno in pareggio considerando commissioni e Tobin, che rende assolutamente sconveniente lavorare con operazioni non dico con arco temporale di minuti, ma anche di ore , e forse giorni. Di conseguenza, il trader che non ha piu' il rischio /rendimento a lavorare, ha 2 opzioni : 1) smette, e in bocca al lupo per la ricerca di un nuovo lavoro ( non dimentichiamo che il trader che guadagna paga tasse, e per poter lavorare muove nel suo piccolo come scritto in altri post l'economia ), o preferiamo a chi lavora magari 15 ore al giorno senza rubare i soldi a nessuno e paga le tasse, un nuovo iscritto al collocamento ? 2) emigra, il disegno di legge specifica chiaramente che basta 1 tra le 2 o residenza italiana o intermediario Italiano, per pagarla in Italia, quindi se ne va dall'Italia portandosi i suoi pochi o tanti capitali e privando lo stato Italiano della tassazione anche su quelli (oltre ad imu su abitazioni e tasse varie ). Per i grandi fondi, broker, "high Frequency trader", il problema non si pone, chiudono le filiali italiane e licenziano, (e lo stato perde tutte le entrate legate alle societa' in questione, la tassazione dei dipendenti e capitali depositati in Italia che se ne vanno all'estero per speculare da fuori sull'Italia), e cosa fanno ? esattamente quello che fanno adesso senza pagare nessuna tassa essendo fuori dai confini italiani, ma anzi , con la scomparsa dei piccoli investitori e meno liquidita', hanno strada libera per le loro scorribande. Ripeto i trader sono daccordo sull'applicazione di un ulteriore tassa, chiamiamola Tobin o come preferiamo (anche se la storia ha detto che i paesi che hanno provato a metterla hanno miseramente fallito, e dopo fughe di capitali fino al 75% in pochi anni hanno fatto marcia indietro togliendola, vedi Svezia ), quello che chiediamo e stiamo proponendo conti alla mano e' una % inferiore che ci dia la possibilita' di continuare a lavorare nel nostro piccolo, per provare a costruirci uno stipendio mensile ( tutt'altro che sicuro), e garantire in questo modo si, un gettito per lo stato. Ribadisco che i piccoli trader sono i primi che detestano la grande speculazuione,perche' rende molto più difficile anche il nostro lavoro, e non sembri un paradosso, non abbiamo nulla anche fare con chi muove decine o centinaia di milioni di euro al giorno. E ringrazio dei contributi che si aggiungono da altri trader, chi ci accomuna alla speculazione sta facendo una enorme confusione. Chi poi facendo di tutta l'erba un fascio, continua a ripetere al rogo, fregandosene della situazione del paese, e compiacendosi se si aggiungono nuove migliaia di disoccupati tra trades e indotto ( che e' molto più di quanto si possa immaginare ), beh diventa difficile commentare simili affermazioni.
La Tobin Tax ' entrata in vigore in Francia con la presidenza Hollande, la sottoscriveremmo subito, ed entro meta' mese sembra dovrebbe arrivare la proposta di Tobin dall'unione europea ( anche se molti paesi chissa' perche' hanno gia' dichiarato non la introdurranno), ha senso inserirne una Italiana diversa da tutte per creare nuova disoccupazione e far fuggire i capitali all'estero senza minimamente risolvere il problema o creare gettito per lo stato ?
Con questa tassa, infatti, i piccoli trader non potranno più operare (Tobin e commissioni imporrebbero profitti difficili da raggiungere), quindi saranno a migliaia ad iscriversi alle liste di collocamento. Non solo: venendo a mancare i traders italiani, le banche di trading online e brokers con sede in Italia chiuderanno e sposteranno all'estero le loro sedi, con migliaia di dipendenti licenziati, fiere, eventi e corsi legati a questo mondo che non avrebbero più senso. Una tassa, dunque, che porterà indicativamente 20.000 nuovi disoccupati, e farà sparire nell'ordine: gettito per lo stato derivante da commissioni, capital gain, tassazione su dipendenti licenziati da banche/broker e tutto quanto derivante da fiere convegni, corsi, ecc.
E la grande speculazione. quella che attacca gli stati sovrani? Neppure sfiorata! Essendo una tassa applicata solo in Italia, basterà spostarsi fuori dai nostri confini e i grandi speculatori, che utilizzano la pratica dello "high frequency trading", non pagaheranno nulla (ma non erano loro quelli da colpire?). Anzi, entrando su un mercato con liquidità ancora più bassa (meno liquidità = più facile spostare i prezzi a piacimento), avranno vita ancor più facile.
In conclusione, la Tobin Tax significa meno gettito per lo stato, circa 20mila nuovi disoccupati, banche ancora piu' forti (saranno le uniche che potranno proporre prodotti di investimento in Italia, e possiamo già immaginare, senza concorrenza, con quali commissioni), speculazione e "HFT", grandi speculatori non tassati e ulteriormente favoriti dalla mancanza di liquidità, fuga di capitali verso l'estero. Quella che hanno chiamato Tobin Tax in Francia è totalmente diversa da quella che si vuole applicare in Italia.
Questi sono i fatti. Purtroppo, la scarsa conoscenza del settore e la ricerca del voto facile, se non si interverrà in extremis, stanno per produrre una legge devastante.
Corrado Duiella - trader privato (per ora)
nel disegno di legge in esame a giorni, la proposta e' quella di una % sull'importo della transazione, quindi, se ho inteso correttamente la sua domanda, andrebbe nella direzione da lei auspicata. Il problema che noi poniamo e' proprio su questo punto, l'applicazione della commissione sommata alle commissioni che si pagano su tutti i mercati ( o allargamento di spread tra bid e ask, che e' la stessa cosa ) imporrebbe un importante guadagno per potersi riportare almeno in pareggio considerando commissioni e Tobin, che rende assolutamente sconveniente lavorare con operazioni non dico con arco temporale di minuti, ma anche di ore , e forse giorni. Di conseguenza, il trader che non ha piu' il rischio /rendimento a lavorare, ha 2 opzioni : 1) smette, e in bocca al lupo per la ricerca di un nuovo lavoro ( non dimentichiamo che il trader che guadagna paga tasse, e per poter lavorare muove nel suo piccolo come scritto in altri post l'economia ), o preferiamo a chi lavora magari 15 ore al giorno senza rubare i soldi a nessuno e paga le tasse, un nuovo iscritto al collocamento ? 2) emigra, il disegno di legge specifica chiaramente che basta 1 tra le 2 o residenza italiana o intermediario Italiano, per pagarla in Italia, quindi se ne va dall'Italia portandosi i suoi pochi o tanti capitali e privando lo stato Italiano della tassazione anche su quelli (oltre ad imu su abitazioni e tasse varie ). Per i grandi fondi, broker, "high Frequency trader", il problema non si pone, chiudono le filiali italiane e licenziano, (e lo stato perde tutte le entrate legate alle societa' in questione, la tassazione dei dipendenti e capitali depositati in Italia che se ne vanno all'estero per speculare da fuori sull'Italia), e cosa fanno ? esattamente quello che fanno adesso senza pagare nessuna tassa essendo fuori dai confini italiani, ma anzi , con la scomparsa dei piccoli investitori e meno liquidita', hanno strada libera per le loro scorribande. Ripeto i trader sono daccordo sull'applicazione di un ulteriore tassa, chiamiamola Tobin o come preferiamo (anche se la storia ha detto che i paesi che hanno provato a metterla hanno miseramente fallito, e dopo fughe di capitali fino al 75% in pochi anni hanno fatto marcia indietro togliendola, vedi Svezia ), quello che chiediamo e stiamo proponendo conti alla mano e' una % inferiore che ci dia la possibilita' di continuare a lavorare nel nostro piccolo, per provare a costruirci uno stipendio mensile ( tutt'altro che sicuro), e garantire in questo modo si, un gettito per lo stato. Ribadisco che i piccoli trader sono i primi che detestano la grande speculazuione,perche' rende molto più difficile anche il nostro lavoro, e non sembri un paradosso, non abbiamo nulla anche fare con chi muove decine o centinaia di milioni di euro al giorno. E ringrazio dei contributi che si aggiungono da altri trader, chi ci accomuna alla speculazione sta facendo una enorme confusione. Chi poi facendo di tutta l'erba un fascio, continua a ripetere al rogo, fregandosene della situazione del paese, e compiacendosi se si aggiungono nuove migliaia di disoccupati tra trades e indotto ( che e' molto più di quanto si possa immaginare ), beh diventa difficile commentare simili affermazioni.
La Tobin Tax ' entrata in vigore in Francia con la presidenza Hollande, la sottoscriveremmo subito, ed entro meta' mese sembra dovrebbe arrivare la proposta di Tobin dall'unione europea ( anche se molti paesi chissa' perche' hanno gia' dichiarato non la introdurranno), ha senso inserirne una Italiana diversa da tutte per creare nuova disoccupazione e far fuggire i capitali all'estero senza minimamente risolvere il problema o creare gettito per lo stato ?
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