LEGGE ELETTORALE ANTI GRILLO A PRO GRILLO
Osceno colpo di reni della casta agonizzante, terrorizzata da una possibile vittoria di Grillo alle prossime elezioni politiche: in Commissione affari costituzionali al Senato, PDL, Lega, e UDC, miracolosamente riappacificati, approvano una norma “contra Grillum” , che porta a 42,5 la percentuali di voti, al partito o alla coalizione, per avere il premio di maggioranza. La norma precedente prevedeva che fosse semplicemente il partito o la coalizione che aveva avuto più voti a godere di questo premio, e se il risultato della Sicilia si fosse realizzato in tutta Italia, con il M5S primo partito, Napolitano sarebbe stato costretto a chiamare Grillo al Quirinale. Meglio rendere ingovernabile l’Italia che rischiare il cambiamento. Questa norma, se diventasse legge, porterebbe o ad una grande coalizione destra-sinistra-centro, o a un Monti-bis sostenuto dalle stesse forze.
Anche se si sostiene, a reti TV ed edicole unificate, che l’antipolitica non ha un programma, in realtà la casta sa benissimo che sarebbe spazzata via al 90% proprio dalle nuove regole che il movimento 5 stelle vuole introdurre nel nostro ordinamento. Per prima quella che prevede la ineleggibilità per chi ha già fatto due legislature (retroattiva), norma di salute pubblica che permetterebbe un costante rinnovamento della classe politica che oggi è vecchia, inamovibile, corrotta, pienamente responsabile della grave crisi economica che non ha saputo governare.
Tutti coloro che considerano gli attuali partiti un ricettacolo di gente con forte propensione a delinquere, ignoranti, incapaci, pieni di gente che non ha mai lavorato e cerca solo un buono stipendio e un principesco vitalizio, oggi hanno in mano, per la prima volta, la carta vincente per mandarli tutti a casa, dando a Grillo e al suo partito la maggioranza assoluta, trasformando le prossime elezioni in un Referendum contro i vecchi partiti, il vecchio modo di far politica, per introdurre nuove regole che rendano finalmente democratica la nostra Repubblica.
Se vogliamo sorridere sull’antipolitica e il populismo affibbiati per comodità a Grillo, osserviamo che il governo sta preparando un disegno di legge denominato dai media “liste pulite” per l’incandidabilità in Parlamento dei condannati, e il PD nel suo statuto ha messo che dopo 3 legislature (salvo deroghe) non si è rieleggibili, scopiazzando temi che da anni sono sostenuti dall’antipolitico per definizione, contenuti nel disegno di legge di iniziativa popolare depositato da Grillo in Senato nel 2007, con 350.000 firme di cittadini.
Cosa vi è di più politico e democratico di questa iniziativa, ce lo dovrebbero dire quei giornalisti e quei politicanti, professionisti della menzogna e della denigrazione, che dimostrano con le loro calunnie quanto sia marcio il nostro paese e quanto sia necessario e vitale cambiare tutto.
Queste semplici ed elementari verità non verranno mai a galla per bocca di coltissimi giornalisti e politicanti, per dire le cose giuste non serve la cultura, ma l’ETICA, questa sconosciuta.
Anche se si sostiene, a reti TV ed edicole unificate, che l’antipolitica non ha un programma, in realtà la casta sa benissimo che sarebbe spazzata via al 90% proprio dalle nuove regole che il movimento 5 stelle vuole introdurre nel nostro ordinamento. Per prima quella che prevede la ineleggibilità per chi ha già fatto due legislature (retroattiva), norma di salute pubblica che permetterebbe un costante rinnovamento della classe politica che oggi è vecchia, inamovibile, corrotta, pienamente responsabile della grave crisi economica che non ha saputo governare.
Tutti coloro che considerano gli attuali partiti un ricettacolo di gente con forte propensione a delinquere, ignoranti, incapaci, pieni di gente che non ha mai lavorato e cerca solo un buono stipendio e un principesco vitalizio, oggi hanno in mano, per la prima volta, la carta vincente per mandarli tutti a casa, dando a Grillo e al suo partito la maggioranza assoluta, trasformando le prossime elezioni in un Referendum contro i vecchi partiti, il vecchio modo di far politica, per introdurre nuove regole che rendano finalmente democratica la nostra Repubblica.
Se vogliamo sorridere sull’antipolitica e il populismo affibbiati per comodità a Grillo, osserviamo che il governo sta preparando un disegno di legge denominato dai media “liste pulite” per l’incandidabilità in Parlamento dei condannati, e il PD nel suo statuto ha messo che dopo 3 legislature (salvo deroghe) non si è rieleggibili, scopiazzando temi che da anni sono sostenuti dall’antipolitico per definizione, contenuti nel disegno di legge di iniziativa popolare depositato da Grillo in Senato nel 2007, con 350.000 firme di cittadini.
Cosa vi è di più politico e democratico di questa iniziativa, ce lo dovrebbero dire quei giornalisti e quei politicanti, professionisti della menzogna e della denigrazione, che dimostrano con le loro calunnie quanto sia marcio il nostro paese e quanto sia necessario e vitale cambiare tutto.
Queste semplici ed elementari verità non verranno mai a galla per bocca di coltissimi giornalisti e politicanti, per dire le cose giuste non serve la cultura, ma l’ETICA, questa sconosciuta.
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