IL NEMICO E' MANIFESTO

Folle oceaniche salutano il Monti-bis. Il Rettore delegato dalla finanza a reggere le sorti del governo dell’Italia taglieggiando i suoi cittadini, sta incassando ovunque cambiali in bianco.

Dai suoi tre “storici” alleati Berlusconi, Bersani e Casini, dai neofiti di turno (i Donadi e i Montezemolo), i “fulminati sulla via della Bocconi (pezzi interi del Pdl, liberaliberisti doc, liberal(socialisti, futuristi e futuribili), etc. etc. Almeno qui, nella nostra derelitta patria.

Ma anche nell’Europa, dei governi, dei tecnocrati e dei non eletti: da Schauble a Hollande, dal Ppe a Barroso, e dalla troika affamapopoli, Fmi-Bce-Ue, nel suo complesso.

Tutti a spacciarlo per “moderato”, per il garante della “stabilità”, per “l’uomo che ha restituito decoro internazionale all’Italia”.

Indubbiamente, Mr. Monti, un merito lo ha. Non certo quello, spacciato ma inesistente, di risolutore della crisi italiana (la crisi, con lui, si è aggravata: disoccupazione, debito, decrescita, tasse, fallimenti, sequestri, suicidi), quanto quello di fedele esecutore dei diktat usurai della troika e dunque di delegato allo spolpamento di quel che resta del nostro Stato per placare gli appetiti delle banche d’affari e delle centrali di speculazione.

Un merito? (Direte Voi). Sì, un merito.

Con lui, infatti, il potere vero, quello reale, non più soddisfatto della gestione dei suoi interessi affidata per delega alla politica politicante, si è fatto palese, diretto.

E’ una buona cosa, in fondo, aver costretto il boia a togliersi la maschera. Adesso è tutto più chiaro: il nemico è manifesto.

Peccato che non ci sia il tempo per colpirlo subito, prima che il danno sociale, economico, nazionale, sia irreversibile.

Occorre tempo - e atti concreti di volontà da parte dei cittadini vessati - per organizzare la resistenza e defenestrare la cricca al potere. Tutta la cricca al potere: quel migliaio - questa è la somma delle “folle oceaniche”, in fondo - di “unti dal Mercato” che si annida nelle stanze del potere

Come disse qualcuno, il popolo italiano dovrà bere nell’amaro calice fino alla feccia, prima di... “riveder le stelle”.

Fonte: Rinascita 13 Dicembre 2012

da http://ilupidieinstein.blogspot.it/

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