Alieni, demoni e Consapevolezza



Nel suo libro Menzogna, Edmondo Romagnoli – un autore capace di spaziare dal conflitto emotivo presente alla base di un carcinoma fino alle tracce di interferenze aliene contenute nella Bibbia – avanza un’ipotesi particolare circa l’origine delle guerre e delle “carestie indotte” presenti in ampie aree del nostro pianeta. Romagnoli, citando gli Scritti Inumani di Poeta Rolando Petrus (se volete saperne di più su questo autore andate in fondo a questa pagina) afferma:




Questi esseri ultra-evoluti, come tutti, devono mangiare: il loro cibo è l’uomo, precisamente è la nostra energia psichica, che viene emessa quando il corpo soffre e quando il corpo muore. Le guerre sono determinate dagli ufo a questo scopo.


Il Romagnoli non manca pure di citare l’onnipresente Castaneda:

Carlos: “Perché questi predatori ci avrebbero sottomessi nel modo che stai descrivendo, Don Juan? Deve esserci una spiegazione logica”.
Don Juan: “Una spiegazione c’è, ed è la più semplice che si possa immaginare. I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà, proprio come noi alleviamo polli nelle aie ...”
Carlos Castaneda, Il lato attivo dell’Infinito


Infine vengono chiamati in causa persino i veterotestamentari Efesini, 6,12:
Poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i Principati, contro le Potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi che abitano nei luoghi celesti.


Nel mio libro La Porta del Mago dico altrettanto e lo spiego anche nei particolari. Ma dunque qual è realmente la situazione? Anche secondo il Sistema di Gurdjieff, qualcuno indubbiamente si nutre di noi... e non sono tipi con i quali faresti uscire tua figlia quattordicenne la sera!


Io me ne sono accorto un giorno in cui ero particolarmente arrabbiato. Avevo circa trent’anni e stavo litigando in mezzo alla strada dopo aver avuto un incidente in auto. Incurante del fatto che il mio interlocutore avesse vissuto almeno una mezza dozzina di incarnazioni come gladiatore, mentre io nello stesso periodo storico potevo vantarne giusto un paio come filosofo e come architetto, ero sceso dalla mia macchina e lo stavo insultando schiumante di rabbia. Ma a quei tempi lavoravo già da qualche anno su di me a pieno ritmo. Per cui a un certo punto, nel mezzo della litigata, sono riuscito a richiamare in superficie una parte di me, il mio »testimone«, e sono entrato nello stato di Consapevolezza.


All’inizio ho pensato per un po’ di volte: “Devo riuscire a stare presente. Proprio qui. Proprio adesso.” Right here, right now ... come dicono i Fatboy Slim. E lo pensavo mentre ancora guardavo in cagnesco in direzione del mio avversario, che nel frattempo era sceso anche lui dal suo veicolo. Poi non ho più dovuto pensarlo, perché sono scivolato via dalla mente per finire nel mio essere, nell’anima, nella Consapevolezza priva di pensieri, tranquilla, serena, sicura di sé, rilassata, in assenza di giudizio, completa, calda, morbida, accogliente. Ero a casa mia. Con il centro del petto caldo e in leggera tensione.


Mentre l’apparato psicofisico era ancora sotto stress, ma dentro stavo precipitando nella Consapevolezza... in quei secondi di transizione... potei scorgere per un attimo loro. Proprio come un branco di topi che fugge via appena scendiamo in cantina e accendiamo la luce. Eccoli: ombre che si dileguavano nel buio del mio essere. Ma non erano spaventate, solo svelte e guardinghe. Non erano fuggite perché mi temevano, ma si erano solo spostate più in fondo, dove io allora non potevo ancora giungere con la mia coscienza. Chi erano? Alieni o demoni? E cosa volevano?


Per la prima volta ero entrato nel loro territorio, il mio subconscio, un luogo che non avevo mai esplorato in maniera diretta, ma solo indirettamente, attraverso i metodi della psicoanalisi, chiedendomi il perché e il percome dei miei comportamenti. Ma quella era psicanalisi, appunto, mentre questa era osservazione diretta!


Era come sentire il loro respiro, la loro presenza dentro di me e al contempo fuori. Avevano qualcosa di malvagio, di malsano, di sporco e vampiresco. Stavano banchettando con la mia rabbia mentre io non ero in casa, mentre io ero “assente di me”, come diceva Battiato. Mostri orribili, alcuni più simili a rettili e altri a un incrocio fra un cane e una scimmia. Ricordo che tutti perdevano saliva ai lati della bocca e tutti avevano denti aguzzi. E questi esseri erano entrati dentro di me, nel mio campo astrale, per nutrirsi della mia energia psichica che fuoriusciva sottoforma di emozioni negative.


Avrei imparato più tardi che questi esseri rappresentano solo le schiere inferiori di quegli alieni/demoni che ci dominano dai piani più sottili. Poveri diavoli a caccia delle nostre quotidiane sofferenze. Sono come i barboni che rovistano nei cassonetti per cercare qualcosa di commestibile... e noi siamo i cassonetti.


I demoni/alieni più elevati gerarchicamente sono coloro che influenzano quelle famiglie di terrestri che detengono il potere da migliaia di anni e che oggi dispongono dei mezzi per scatenare un conflitto armato o causare una recessione economica. Arrivano da mondi lontani e popolano il piano astrale del pianeta, dal quale, se vogliono, penetrano nei corpi astrali degli esseri umani. Nutrirsi dell’ansia di milioni di cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese è il loro scopo. Farli camminare su strade dove quotidianamente esplodono bombe dà loro soddisfazione.




Alcune di queste stirpi aliene appartengono a nobili lignaggi; sono i faraoni e i sacerdoti che anticamente ci dominavano, ci usavano per estrarre l’oro dalle miniere, ma ci insegnavano anche la Magia, l’Alchimia e l’Astrologia. Erano i nostri severi padroni, ma anche i nostri insegnanti, ai quali dobbiamo molto. Altre stirpi invece ci hanno usato sempre solo come bestiame, con il massimo disprezzo, ritenendoci incapaci di evolvere o d’imparare alcunché (e non hanno tutti i torti).
Per cui oggi siamo chiamati a imparare a distinguere fra gli appartenenti alle varie stirpi.


Riuscire a scovare e tenere a bada quelli che sono alla nostra portata e che si nutrono direttamente della nostra sofferenza, non è impossibile, e io l’ho fatto grazie al lavoro di risveglio. Dopo quella straordinaria esperienza infatti trovai nuove forze per lavorare su di me e cominciai a divenire sempre più padrone in casa mia, fino a ottenere una Consapevolezza costante.
Non mi posso permettere di spegnere di nuovo la luce della cantina... sennò i topi tornano.


Salvatore Brizzi
NON DUCOR DUCO
(non vengo condotto, conduco)

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