AMORE E RELAZIONE



L’amore dovrebbe essere simile al respiro.

Dovrebbe semplicemente essere una qualità dentro di te:

ovunque ti trovi, con chiunque tu sia, e anche se sei solo,

l’amore continua a fluire dal tuo essere.




Tutti vogliono essere amati: questo è il modo sbagliato di procedere.

Tutto inizia perché il bambino, da piccolo, non è capace di amare, non può né parlare né fare o dare nulla; può solo prendere. L’esperienza di un bambino piccolo rispetto all’amore è quella del prendere – dalla madre, dal padre, dai fratelli e dalle sorelle, dagli ospiti, dagli estranei – ma sempre prendere. Quindi la prima esperienza che si radica profondamente nell’inconscio è quella di dover ricevere amore.

Il problema nasce perché tutti sono stati bambini, e tutti hanno lo stesso desiderio ardente di ricevere amore – nessuno nasce senza. Tutti chiedono: “Dacci amore”, ma nessuno dà, perché anche l’altro è stato allevato come te. Bisogna essere svegli e consapevoli perché ciò che è solo un fatto accidentale della nascita non persista come stato costante e prevalente della mente. Invece di chiedere: “Dammi amore”, inizia a dare amore. Dimenticati di prendere e dai – e ti garantisco che riceverai moltissimo.

Non devi affatto pensare a prendere. Nemmeno indirettamente ti devi preoccupare del fatto che stai ricevendo oppure no. Questo sarebbe già sufficiente a turbarti. Dai, perché dare amore è così bello – prenderlo non è altrettanto bello. Questo è uno dei segreti.

Dare amore è l’esperienza più bella che puoi fare, perché allora sei un imperatore. Ricevere amore è un’esperienza molto limitata, e appartiene al mendicante. Non essere un mendicante; almeno nel regno dell’amore sii un imperatore, perché è una qualità inesauribile che possiedi dentro di te. Puoi dare quanto vuoi; non devi preoccuparti che possa finire. Non verrà mai il giorno in cui potrai dire: “Mio Dio, non ho più amore da dare”.

L’amore non è una quantità; è una qualità ed è una qualità di un certo tipo che cresce col dare e muore se lo trattieni. Se sei avaro, muore. Quindi spendi più che puoi, non preoccuparti di chi sia a riceverlo. Questa è l’idea di una mente avara: darò amore a certe persone che possiedono determinate qualità. Non comprendi che hai tanto… sei come una nuvola carica di pioggia.

La nuvola non si preoccupa di dove la pioggia andrà a cadere – sulle rocce, sui giardini, nell’oceano – non le importa affatto. Vuole solo liberarsi del suo fardello; questo scaricarsi porta un sollievo incredibile.

Quindi il primo segreto è quello di non chiedere amore e di non aspettare, pensando che potrai darlo quando qualcuno te lo chiederà. Dallo!

Dai amore a chiunque capiti – un estraneo. Non è che devi dar via cose costose, dare una mano a qualcuno sarà sufficiente. Tutto ciò che fai nelle ventiquattr’ore dovrebbe essere fatto con amore, e allora il dolore che ora provi nel cuore scomparirà. Quando sarai amorevole, la gente ti amerà; è una legge naturale: ricevi ciò che dai. Anzi, ricevi più di quanto dai.

Impara a dare, e scoprirai che tante persone che prima non ti avevano mai nemmeno guardato, che non si erano mai occupate di te, saranno amorevoli verso di te. Il problema è che il tuo cuore è colmo di amore, ma tu hai fatto l’avaro, e quell’amore è diventato un peso. Invece di lasciar fiorire il cuore, hai accumulato, e così quando ogni tanto ti capita di essere in un momento d’amore, senti come se il cuore stesse scomparendo. Ma perché solo un momento? Perché non ogni istante?

Non si tratta nemmeno di limitarsi solo agli esseri viventi. Puoi toccare questa sedia con mano amorevole. Dipende tutto da te, non dall’oggetto.

In questo modo troverai un grande rilassamento; il tuo sé – che è un fardello – scomparirà e ti scioglierai nel tutto.

Condividi il tuo amore, senza preoccuparti di chi lo riceve. Dallo, e scoprirai una pace e un silenzio straordinari. Diventerà la tua meditazione.


Siete tutti mendicanti – continuate a chiedere ad altri mendicanti qualcosa che essi non hanno. E, quando non ottenete l’amore, diventate tristi e piangete e vi lamentate perché sentite che non riuscite ad avere l’amore. L’amore non è qualcosa che puoi ottenere dall’esterno: l’amore è la musica del tuo essere interiore. Nessuno può darti l’amore. L’amore può sgorgare in te – 
non puoi ottenerlo dall’esterno. 
Non esiste un negozio, né un mercato, né un venditore dai quali tu possa acquistare l’amore. L’amore non è in vendita, a nessun prezzo. L’amore è una fioritura interiore: sgorga da qualche energia addormentata in te. Tuttavia noi tutti cerchiamo l’amore all’esterno. 
Noi tutti cerchiamo l’amore nell’amata – o nell’amato – questa è la cosa più sbagliata e più inutile che possiamo fare. Cerca l’amore dentro te stesso.


Pensateci un po’ su, al vostro costante bisogno d’amore. Volete che qualcuno vi ami, e se qualcuno vi ama vi sentite bene. Ma quello che non sapete è che l’altro vi ama solo perché vuole che lo amiate. È proprio come qualcuno che va a pescare: non lancia l’esca per dar da mangiare al pesce, la lancia per catturare il pesce. Non la vuole dare al pesce, lo fa solo perché vuole il pesce. Tutte le persone innamorate che vedete intorno a voi stanno solo lanciando esche per ottenere amore. Una persona lancia l’esca per un po’, fino a che l’altro inizia a sentire che c’è una possibilità di ottenere amore da questa persona. Allora anch’egli inizierà a mostrare dell’amore, fino a che alla fine capiranno che entrambi sono dei mendicanti. Hanno commesso un errore: entrambi avevano creduto che l’altro fosse un imperatore. E quando entrambi capiscono che non stanno ricevendo amore dall’altro, iniziano gli attriti.


La relazione è una struttura e l’amore non è strutturato. Così l’amore si relaziona, certamente, ma non diventa mai una relazione. L’amore è un processo passo dopo passo. Ricordatelo. L’amore è una condizione del tuo essere, non una relazione. Ci sono persone amorevoli e ci sono persone non amorevoli. Le persone non amorevoli fanno finta di essere amorevoli attraverso la relazione. Le persone amorevoli non hanno bisogno di avere una relazione; l’amore è sufficiente. Sii una persona amorevole piuttosto che in una relazione d’amore, perché le relazioni un giorno ci sono e un altro giorno spariscono. Sono fiori; al mattino sbocciano, di sera sono appassiti. Sii una persona amorevole. Ma per le persone è difficile essere amorevoli, allora creano una relazione, e in questa maniera si illudono che “Ora sono una persona amorevole perché sono in una relazione”. Ed è possibile che la relazione sia solo un monopolio, possessività, esclusività. È possibile che la relazione sia solo per paura, può non aver niente a che fare con l’amore. È possibile che la relazione sia solo una sorta di sicurezza, finanziaria o altro. Si ha bisogno della relazione solo perché non c’è l’amore. La relazione è un sostituto. Fai attenzione! La relazione distrugge l’amore, distrugge la possibilità stessa che esso nasca.



Voglio che tu conosca la pace, il silenzio e la bellezza del tuo essere, la beatitudine e l’amore e la luce, e che li diffondi. Diffonderli non è una cosa da missionari, non stai cercando di convertire nessuno. La tua sola presenza, i tuoi occhi pieni d’amore, la tua esistenza pacifica, il carisma che trasmetti, una lunghezza d’onda diversa che inizia a diffondersi, e cambia i cuori delle persone, a loro insaputa. Non si tratta di convincerle razionalmente, per questo il tempo è davvero troppo poco. Non ci siamo convinti razionalmente neppure dopo secoli, sebbene siano stati fatti enormi sforzi per porre fine alle guerre, ai governi, alle nazioni. Grandi intellettuali ci hanno provato: Bakunin, Bukharin, Tolstoj, Bertrand Russell – ma non hanno prodotto alcun risultato visibile. Il motivo, secondo me, sta nel fatto che queste persone non erano pacifiche. Non avevano conosciuto la gioia eterna della propria interiorità, la danza del proprio essere. Dopo che hai ricevuto un assaggio della tua immortalità, da te divampa un fuoco invisibile. Senza argomentazioni razionali, ma la gente si sentirà toccata nel profondo dalla tua presenza, dal tuo aroma, dal tuo profumo, dal tuo amore.


Non sfruttate mai l'amore. Se qualcuno vi ama, non introducete nessuna condizione. Se amate qualcuno, non storpiatelo. Lascia che il tuo amore si espanda, dona all'altro più spazio di quanto ne abbia mai avuto quando era solo. Nutritelo, ma non avvelenate il suo nutrimento, non possedetelo. Lasciate che sia libero, più libero di quanto non sia mai stato. In questo caso l’amore crescerà in una profonda intimità. Quando l'amore porta con sé la libertà, scende a profondità maggiori. Quando l'amore fa sentire l'altro rispettato, non umiliato, non distrutto ma sostenuto, quando l'amore ci fa sentire nutriti, liberi, allora scende a profondità maggiori. In questo caso diventa preghiera. Diventa l'esperienza più elevata, suprema della vita.



Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano.



L´amore è un prodotto della libertà; è la gioia traboccante della libertà, è la fragranza della libertà. Prima deve esserci la libertà, e poi arriva l'amore.


L'Amore non è un bisogno ma un traboccare... L'amore è un lusso. E' abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare; che qualcuno ascolti o no è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza.

Nel semplice innamoramento resti infantile; andando oltre, maturi. Man mano l'amore diventa non più una relazione ma uno stato del tuo essere. Non sei più innamorato – sei tu stesso l'amore.

L’amore reale è proprio essere l’amore, non è una relazione, è lo stato del tuo essere. Non ha niente a che fare con nessuno, tu sei semplicemente pieno d’amore. Molti possono condividerlo, quelli che sono assetati possono spegnere la loro sete. Questo stato di essere l’amore è il più alto picco della consapevolezza. Viene chiamato lo stato del risveglio o lo stato di illuminazione, lo stato di un Gautama il Buddha. Egli non ama – egli è l’amore. Da parte sua non fa niente – è la sua presenza che irradia amore. Questo amore non è indirizzato a nessuno in particolare, proprio come i raggi del sole non sono indirizzati a nessun fiore in particolare, a nessun albero. Il sole raggiunge tutti quelli che sono lì a riceverlo. L’amore, come stato dell’essere, è a tua disposizione. Ne puoi prendere tanto quanto riesci a tenerne dentro di te, perché è abbondante, trabocca. Un uomo in questo stato, anche se siede da solo, continua a irradiare amore. Questo amore si riflette in molti tipi di amore, ma quelli sono solo dei riflessi.

Senti la consapevolezza di ogni persona come la tua stessa consapevolezza. Così, lasciando da parte la preoccupazione per te stesso, diventa qualsiasi essere. Siamo sempre interessati a noi stessi. Anche quando siamo innamorati, siamo preoccupati di noi stessi, ecco perché l’amore diventa infelicità. Potrebbe diventare un paradiso, ma diventa un inferno, perché anche gli amanti si interessano solo a se stessi. Ami l’altro perché ti dà felicità, perché ti senti bene con lui, non perché è qualcosa di valido di per sé. Il suo valore passa attraverso la tua soddisfazione. Ne sei gratificato, soddisfatto in qualche modo, ecco perché l’altro è diventato importante per te. Anche questo vuol dire usare l’altro. Interessarsi solo a se stessi significa sfruttare l’altro. Se solo sposti il tuo interesse sull’altro, ti libererai di tutta l’infelicità. In quel momento non ci sarà più inferno per te: sei entrato in paradiso. Perché succede? Succede perché l’ego è la radice di ogni infelicità. Se riesci a dimenticare l’ego, se riesci a dissolverlo, si dissolverà anche tutta l’infelicità.



L’amore può esistere in due dimensioni: una orizzontale e una verticale. Noi abbiamo dimestichezza con l'amore orizzontale. E questa è anche la dimensione del tempo – quella verticale è la dimensione dell'eternità. L'anelito del cuore non è, a differenza di quanto tu credi, un desiderio di permanenza. Ma questo equivoco è pressoché universale, perché noi conosciamo solo il piano orizzontale – la dimensione del tempo – in cui esistono solo due possibilità: le cose possono essere solo o momentanee o permanenti. Ma ciò che permane altro non è se non la somma di molti segmenti momentanei: anche questo avrà un inizio e una fine. Ciò che permane non è eterno, non può esserlo. Nel tempo nulla può essere eterno. Ciò che è nato nel tempo è destinato a morire nel tempo. Se esiste un inizio, vi sarà una fine. E il tuo amore inizia in un certo momento nel tempo ed è quindi destinato a finire. Certo, prima o poi può accadere. Se finisce in fretta lo definisci momentaneo, se dura un po' più a lungo lo chiami permanente. Ma neppure ciò che è duraturo riesce a soddisfare il cuore, perché il cuore aspira a qualcosa che non ha affatto una fine, che è eterno. Il cuore aspira al divino, che è solo un altro nome per indicare l'amore eterno. Ma la mente non sa nulla dell'eternità. Il cuore aspira all'eterno, ma il cuore viene continuamente interpretato dalla mente. E la mente conosce solo amori brevi o amori che durano un po' più a lungo. Ma se l'amore è un po' più duraturo, c'è sempre la paura che un giorno finirà. Ed è una paura ben fondata: quell'amore finirà di sicuro. Il cuore parla di eternità e la mente capisce permanenza. Ed è qui che sfugge l'essenziale. Il cuore aspira a una dimensione verticale, alla dimensione della meditazione. La mente vive in una dimensione orizzontale, per questo i mistici di tutte le epoche hanno compreso che la mente ed il tempo non sono due cose diverse: la mente è tempo. La mente non può vivere in una sfera verticale: la mente vive nel passato, nel futuro. Per la mente, il presente è non esistenziale. La mente si sposta ininterrottamente dal passato al futuro. Il presente sembra essere soltanto un ponte di passaggio tra il passato e il futuro. La dimensione verticale è un fenomeno completamene diverso: si balza fuori dalla mente. La meditazione non è altro che questo: uscire dalla mente, uscire dal passato e dal futuro, uscire dal tempo. Non pensi più, non sogni più, non desideri più. Non esistono ricordi né immaginazione. Tutto è silente. E allora riesci a vedere il presente, e ti accorgi che solo il presente esiste. E il presente è eterno. Di fatto, il presente non è assolutamente parte del tempo, il presente è parte dell'eternità. Vuoi un amore che nasce dalla meditazione, non dalla mente. Questo è l'amore di cui io parlo in continuazione. Prima entra in meditazione, perché l'amore sarà un prodotto della meditazione. E la fragranza della meditazione. La meditazione è la fioritura, il loto dai mille petali: lascia che si schiuda. Lascia che ti aiuti a entrare nella dimensione verticale, nella non-mente, nel senza-tempo, e all'improvviso vedrai che la fragranza esiste. In questo caso è amore eterno, in questo caso è libero da condizioni. In questo caso non è neppure orientato verso qualcuno in particolare, non può essere orientato verso qualcuno in particolare. Non è una relazione, è piuttosto una qualità che ti circonda. Non ha niente a che vedere con l'altro. Tu sei in amore. Tu sei amore... e solo cosi il tuo amore è eterno.



Nell’essere egoista troverai tutto l’altruismo che hai cercato e ricercato, senza mai trovarlo; perché l’intero contesto era ribaltato: ti viene detto di amare chi ti sta vicino, ma non hai mai amato te stesso! E una persona che non ha amato se stessa, come potrà amare il vicino? Da dove potrà ottenere l’amore: come prima cosa lo devi avere! Tu ami il tuo vicino, senza saper nulla dell’amore, perché non hai mai amato te stesso. Il vicino ama te, senza aver mai amato se stesso: nel mondo sta esplodendo una follia sconvolgente. La gente si ama a vicenda, senza saper nulla dell’amore: è come se dei mendicanti chiedessero l’elemosina tra di loro, pensando che l’altro sia un imperatore. Entrambi pensano la stessa cosa: l’altro è un imperatore. Ma entrambi sono mendicanti, prima o poi la realtà si manifesterà e allora ci sarà infelicità e sofferenza. Allora penserai di essere stato ingannato: “Questo mendicante ha cercato di spacciarsi per un imperatore!”, ma questa è una vera assurdità. Eri tu che pensavi a lui come un imperatore; e la situazione è identica anche sull’altro versante: l’altro pensa che l’hai ingannato, spacciandoti per un imperatore, mentre sei solo un mendicante. Quando entrambi i mendicanti scoprono di essere solo dei mendicanti, cos’altro possono fare se non essere furiosi, esplodere di rabbia, aggredirsi a vicenda, odiarsi a morte! E l’amore? Non c’era: non sanno cosa sia l’amore. Per conoscere qualsiasi cosa, si deve partire da se stessi. Ti è stato insegnato a sacrificare te stesso per uno stupido ideale. Io voglio che tu sia solo e unicamente egoista. E rimarrai sorpreso: se sei egoista, scopri un’infinità di tesori dentro di te, ragion per cui molto presto inizierai a condividerli. Questo perché trovare un tesoro è una gioia minore rispetto al condividerlo. E i tesori che hai dentro di te non seguono la comune legge dell’economia: sono all’opposto, sono diametralmente opposti alla normale struttura economica. Nella comune economia, se dai qualcosa ne avrai di meno; se continui a dare, ben presto sarai un mendicante. Nel mondo dell’economia ordinaria devi sottrarre agli altri quanto più possibile, allora avrai di più e ancora di più, e di più ancora. I tesori di cui ti sto parlando seguono una legge diversa: se ti ci aggrappi, si esauriscono. Se ti ci aggrappi troppo, puoi addirittura farli morire. E se li vuoi distruggere, chiudi tutte le finestre e le porte, diventa un tomba; così che nulla possa sfuggirti, ma sarai un uomo morto… con tutti i tuoi tesori morti con te! La tua verità, la tua libertà, il tuo amore, la tua gioia… tutto sarà morto insieme a te. Sicuramente morto! Una morte più che sicura! Se invece vuoi far crescere i tuoi tesori, condividili; condividili a piene mani. Non preoccuparti neppure se l’altro è un amico o un approfittatore: quando condividi, ciò che conta è la condivisione, non con chi lo fai! Chiunque sia l’interessato… tu limitati a dare. Non preoccuparti del destinatario, tu continua a inviare le lettere d’amore: da qualche parte qualcuno le riceverà. E più continui a condividere, più continuerà a entrare in te da sorgenti sconosciute. Un uomo è esattamente simile a un pozzo.




L’altro deve diventare per te una persona consapevole. Deve esistere non per essere usato, sfruttato, controllato: non come un mezzo – uno strumento per soddisfare i tuoi bisogni – ma come un fine in se stesso. Percepisci la consapevolezza di ogni persona, come la tua consapevolezza. In questo modo, lasciando da parte ogni preoccupazione per il sé, diventa ogni essere. Prima accorgiti che l’altro è una persona consapevole e poi può accadere questo – puoi sentire che l’altro ha la tua stessa consapevolezza. In realtà, l’altro scompare, fra voi due fluisce solo consapevolezza. Diventate due poli di una sola fluente consapevolezza, di una sola corrente. Nell’amore profondo, succede che due persone non sono più due. Fra loro è nato qualcosa e diventano solo due poli. Qualcosa fluisce fra i due. Quando succede questo fluire, entrate nella beatitudine. Se l’amore dà beatitudine, la dà solo per questo motivo: due persone, anche solo per un attimo, perdono l’ego – l’altro non esiste più e nasce l’unicità, solo per un attimo. Se succede, è l’estasi, la beatitudine, siete entrati in paradiso. Un momento soltanto, e può portare la trasformazione. Questa tecnica dice che puoi ottenere questo risultato con chiunque. Nell’amore può avvenire con una sola persona, ma, nella meditazione, devi farlo con tutti. Chiunque ti venga vicino, ti dissolvi semplicemente dentro di lui e senti che non siete due vite, ma una sola vita che fluisce. È solo un cambio di gestalt.


L’amore non deve essere considerato un’infatuazione biologica – quella è lussuria, desiderio, ed esiste in tutti gli animali; non è nulla di particolare, esiste persino negli alberi. È il modo in cui la natura si riproduce. In questo non c’è niente di spirituale, e niente di particolarmente umano. La prima cosa da fare, quindi, è distinguere con molta chiarezza tra il desiderio e l’amore. Il desiderio è una passione cieca; l’amore è la fragranza di un cuore tranquillo, silenzioso, meditativo. L’amore non ha nulla a che fare con la biologia o la chimica o gli ormoni. L’amore è il volo della tua consapevolezza verso reami più alti, oltre la materia e oltre il corpo. Quando arrivi a comprendere la qualità trascendentale dell’amore, allora non è più il problema basilare. Il problema basilare è come trascendere il corpo, come arrivare a conoscere qualcosa dentro di te che va al di là di tutto ciò che può essere misurato. Il problema fondamentale è come valicare i limiti di ciò che è misurabile e entrare nell’incommensurabile. In altre parole, come andare oltre la materia e aprire lo sguardo a una consapevolezza più vasta. La consapevolezza non ha limiti: più diventi consapevole e più comprendi quanto è ancora possibile andare avanti. Mentre raggiungi una vetta, un’altra se ne profila di fronte a te. Il pellegrinaggio è eterno. L’amore è il prodotto naturale di una consapevolezza in espansione. È come il profumo di un fiore. Se lo cerchi nelle radici, non lo troverai. Il tuo sistema biologico rappresenta le tue radici, la tua consapevolezza è il fiore. Quando cominci a sbocciare in un fior di loto di consapevolezza sempre più grande, verrai sorpreso da una esperienza grandiosa che può essere solo chiamata amore. Sei colmo di gioia, straripante d’incanto, ogni fibra del tuo essere danza con questa estasi. Sei come una nuvola gonfia di pioggia che deve rilasciare il suo carico. Il momento in cui trabocchi con questo incanto, sorge dentro di te un desiderio incontenibile di condividerlo. Quella condivisione è amore. L’amore non è qualcosa che puoi ottenere da qualcuno che non abbia raggiunto uno stato di estasi. Ecco perché la sofferenza è così diffusa: tutti chiedono di essere amati e fingono di amare. Non sei in grado di amare perché non sai cos’è la consapevolezza. Non conosci la verità, non hai avuto l’esperienza del divino, e non hai sentito il profumo della bellezza. Che cos’hai da dare? Sei così vuoto, così povero… Nel tuo essere non cresce nulla, non c’è niente di verde. Dentro di te non ci sono fiori, la tua primavera non è ancora arrivata. L’amore è un prodotto naturale, arriva quando viene la primavera e inizi improvvisamente a fiorire, a sbocciare, a esprimere il potenziale della tua fragranza. Condividere quella fragranza, condividere quella grazia, condividere quella beatitudine è amore. [...] tu non sai cos’è l’amore. Non puoi saperlo perché non sei andato in profondità nella tua consapevolezza. Non hai un’esperienza reale di te stesso. Non sai chi sei. In questa cecità, in questo deserto, l’amore non ha alcuna possibilità di fiorire. Prima devi essere colmo di luce, e colmo di gioia, tanto da traboccarne. Questa energia traboccante è amore. […] Quando dici a qualcuno: “Ti amo”, hai mai pensato cosa significa? Si tratta forse solo di un’infatuazione biologica tra i due sessi? Allora appena avrai soddisfatto i tuoi appetiti della carne, tutto quel cosiddetto amore svanirà. Avevi fame e poi l’hai soddisfatta… tutto è finito. Quando dici a qualcuno: “Ti amo”, non ti rendi conto di cosa stai dicendo. Non sai che si tratta solo di desiderio camuffato con la parola amore. Prima o poi svanirà, perché è un fenomeno del tutto momentaneo. L’amore è eterno, ma solo nell’esperienza dei buddha, non delle persone inconsapevoli di cui il mondo è pieno. Se vuoi veramente conoscere l’amore, dimenticatene completamente e ricordati della meditazione. Se vuoi avere delle rose nel tuo giardino, dimenticati delle rose e prenditi cura della pianta. Nutrila, annaffiala, fa in modo che possa avere la giusta quantità di sole, di acqua. Se verrà curata, al momento giusto le rose sbocceranno. Non puoi farle arrivare prima, non puoi costringerle ad aprirsi più in fretta, e non puoi chiedere a una rosa di essere più perfetta. Hai mai visto una rosa che non sia perfetta? Che altro puoi volere? Ogni rosa è perfetta nella sua unicità. Quando danza nel vento, al sole, sotto la pioggia… non riesci a vederne l’incredibile bellezza, la gioia assoluta? Una qualsiasi piccola rosa irradia lo splendore nascosto dell’esistenza. L’amore è una rosa nel tuo essere. Ma prima devi prepararlo, scacciando l’oscurità e l’inconsapevolezza. Diventa sempre più sveglio e consapevole, e l’amore arriverà spontaneamente, al momento giusto. Non hai bisogno di preoccupartene. E quando arriva è sempre perfetto. L’amore è un’esperienza spirituale, riguarda la parte più intima di te. Ma tu non sei nemmeno entrato nel tuo tempio. Non hai alcuna idea di chi sei, e chiedi dell’amore. Per prima cosa, sii te stesso; per prima cosa, conosci te stesso, e l’amore sarà la tua ricompensa. È una ricompensa che viene dall’aldilà. Scende su di te come una cascata di fiori… colma il tuo essere. E continua a colmarti, portando con sé un grandissimo desiderio di condividere. Nel linguaggio umano questa condivisione può essere solo chiamata ‘amore’. La parola non dice molto, ma indica la direzione giusta. L’amore è l’ombra della consapevolezza. Io ti insegno a essere più cosciente, e l’amore arriverà quando diventerai più cosciente. È un ospite che giunge inevitabilmente, per coloro pronti e preparati per riceverlo. Non sei nemmeno pronto a riconoscerlo… Puoi riconoscere solo qualcosa che conosci già. Quando l’amore arriva per la prima volta e colma il tuo essere, ti senti assolutamente perplesso e sopraffatto. Non sai cosa sta succedendo. Sai che il tuo cuore sta danzando, sai che sei circondato da musica celestiale, percepisci fragranze che non hai mai conosciuto prima. Ma ci vuole un po’ di tempo per raccogliere tutte queste esperienze e ricordare che magari questo è l’amore. Piano, piano penetra nel tuo essere. L’amore non si trova nelle poesie. La mia esperienza è che le persone che scrivono poesie sull’amore sono proprio quelle che non lo conoscono. Solo i mistici conoscono l’amore. Non ci sono altri esseri umani, al di fuori dei mistici, che abbiano conosciuto l’amore. Tu e l’amore non potete esistere contemporaneamente. Non c’è una possibilità di coesistenza: o ci sei tu o l’amore, puoi scegliere. Se sei pronto a scomparire, a scioglierti, lasciandoti dietro solo una pura consapevolezza, allora l’amore potrà fiorire. Non puoi perfezionarlo perché non ci sei più. E comunque non ha bisogno di perfezione. Quando arriva è sempre perfetto. Ma l’amore è una di quelle parole che tutti usano e nessuno comprende. Il mio lavoro qui, è quello di riconsegnarti a te stesso. Io lo definisco centrarsi, meditare. Voglio solo che tu sia te stesso, che tu abbia un grande rispetto di te stesso insieme alla dignità che viene dal sapere che l’esistenza ha bisogno di te; allora puoi andare alla ricerca del tuo essere. Prima raggiungi il centro, e poi puoi cominciare a cercare chi sei. Conoscere il tuo ‘volto originario’ è l’inizio di una vita di amore, di una vita di celebrazione. Potrai dare moltissimo amore perché esso non è qualcosa che si può esaurire: è smisurato, non può esaurirsi. Più ne dai, più diventi capace di darne. La più grande esperienza della vita è quando dai senza alcuna condizione, senza aspettarti neanche un semplice grazie. Anzi, un amore reale, autentico si sente in obbligo verso la persona che lo ha accettato: avrebbe anche potuto rifiutarlo. Quando comincerai a dare amore con un profondo senso di gratitudine verso tutti coloro che lo accettano, sarai, con tua grande sorpresa, diventato un imperatore, non più un mendicante che chiede amore con la sua ciotola dell’elemosina, bussando a tutte le porte. E le persone alla cui porta tu bussi, non possono darti amore perché sono loro stessi dei mendicanti. I mendicanti pretendono amore l’uno dall’altro, e sono frustrati, furiosi, perché questo amore non viene fornito. Ma ciò è inevitabile: l’amore appartiene al mondo degli imperatori, non a quello dei mendicanti. Un uomo è un imperatore quando è così colmo di amore da poterlo donare senza condizioni. A quel punto c’è una sorpresa ancora più grande: quando inizi a dare amore a tutti, persino agli estranei, scopri che la persona a cui lo dai non è più la chiave di tutto; la gioia di dare è tale che non ha più importanza chi sta ricevendo. Quando questo spazio invade il tuo essere, dai a tutti e a ognuno: non solo esseri umani ma animali, alberi… persino le stelle più lontane, perché l’amore è una cosa che può essere trasmessa anche alla stella più lontana se solo la guardi con amore. Con un semplice tocco, l’amore può essere trasmesso a un albero. Senza pronunciare una sola parola… può essere comunicato in totale silenzio. E quando lo dico, non sono solo parole. Sono un esempio vivente di ciò che ti sto dicendo. Non riesci a sentire il mio amore?… anche se non te l’ho mai detto a parole. Non c’è bisogno di dirlo, si dichiara da solo. Ha i propri modi di arrivare al tuo essere, nei suoi livelli più profondi. Prima ricolmati di amore, e poi puoi condividerlo. E c’è anche una sorpresa… che mentre dai, incominci a ricevere da sorgenti ignote, da angoli sconosciuti, da gente mai incontrata, dagli alberi, dai fiumi, dalle montagne. L’amore inizia a inondarti da ogni angolo, da ogni recesso dell’esistenza. Più dai, più ottieni. La vita diventa una pura danza d’amore.



Il sesso è una funzione biologica. Tutti gli animali sono esseri sessuali. Solo l'uomo ha il privilegio di avere qualcosa di più elevato: non il semplice incontro di due corpi, ma l'incontro di due anime. E questo è l'amore.L'amore può contenere in sé il sesso. Il sesso non può inglobare in sé l'amore. Il sesso è una cosa minuscola. L'amore è vasto e tremendo. Può esistere anche senza il sesso. Un rapporto d'amore non deve necessariamente implicare il sesso. Anzi, per esperienza posso dire che più ci si eleva oltre il sesso e più si inizia a gioire di una comunione spirituale con un amico, una donna, un uomo. Da quello stato di comunione il sesso sembra così distante, così vittima della biologia, se confrontato con la libertà che dà l'amore, con la crescita e l'espandersi che continua ad avere, che è possibile non desiderare più di scendere nelle valli oscure della sessualità. Ma io non impongo limiti di nessun tipo. Dico semplicemente che quando l'amore cresce in profondità, il sesso impallidisce. E quando l'amore raggiunge la sua estrema fioritura, il sesso scompare. Diventa una cosa infantile. Pensaci, mettiti in disparte e guardati fare l'amore. Resterai esterrefatto: tu che fai tutti quegli esercizi ginnici? Ti sembra stupido, idiota! L'amore è la vera trasformazione dell'energia sessuale. Ma accade solo quando accetti il sesso come una cosa naturale. Non potrà mai verificarsi con i monaci di tutte le religioni del mondo. Sono tutte persone cui manca l'amore. Non possono amare, perché non si sono neppure addentrate nel sesso.. Hanno evitato di conoscere l'energia primaria che può essere trasformata in amore; ragion per cui, possono parlare d'amore, ma i loro discorsi non sono altro che sacrosante stronzate. Non sanno nulla dell'amore e non lo possono capire. [...] Nessuno può restare celibe, perché è contro natura. Devi imparare ad accettare la natura e tramite quell'accettazione vi è la trascendenza. Vivendo un rapporto fondato sul sesso, probabilmente, con l'intimità, si creerà qualcosa di nuovo e cioè l'amore. E mentre l'amore cresce, il sesso si ritira: è la stessa energia che trasmuta, si sposta in una forma superiore. […] Io mi limito a insegnare ad accettare la tua natura e attraverso quell'accettazione accadono trasformazioni gigantesche. Ma sono spontanee, non le si deve forzare. L'amore ha una sua bellezza. Il sesso è brutto. Il sesso assomiglia alle radici di un roseto: saranno inevitabilmente brutte. L'amore è simile alle rose... ma quelle radici continuano a mandare energia alle rose ed è quell'energia che dà vita alle rose, per cui non dirò mai: "Taglia le radici, perché non sono belle!" Non tagliarle, aiutale a rafforzarsi e vedrai fiorire migliaia di rose. Allora sperimenterai ciò che io chiamo amore.


Osho

http://oshorajneesh.jimdo.com/l-amore/
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