La strage di ieri ha riportato a galla tutti quegli allarmi che per anni sono rimasti inascoltati. E ora parte la caccia al colpevole. Per il governo Conte i responsabili hanno un nome e cognome, e siedono ai vertici della società Autostrade per l'Italia. "Per anni si è detto che fare gestire ai privati sarebbero state gestite meglio che Stato - accusa Di Maio - oggi così abbiamo uno dei più grandi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza e non c'era niente che facesse immaginare il crollo". Quindi, intervistato da Radio Radicale, accusa apertamente Autostrade per l'Italia di non aver fatto la manutenzione necessaria a evitare la catastrofe: "Incassa i pedaggi più alti d'Europa e paghe tasse bassissime peraltro in Lussemburgo". Da qui la pretesa di "ritirare le concessioni e far pagare le multe". Il ministro Toninelli ha già avviato le procedure per il ritiro della concessione e per comminare le multe che potrebbero aggirarsi intorno ai 150 milioni di euro. "Se un privato non è in grado - conclude Di Maio - le gestirà lo Stato".
Toninelli si è messo subito al lavoro per stendere il piano per la ricostruzione del ponte Morandi e la manutenzione dell'intera autostrada. Per quanto riguarda Genova, verrà usato il Fondo Emergenze della Protezione civile per ripristinare la viabilità ordinaria, prendendo in considerazione anche la possibilità di prolungare fino a Voltri la "Strada a mare". Per la ricostruzione del ponte Morandi, invece, saranno usate le risorse del Piano economico e finanziario di Autostrade e altre risorse non impegnate e prese da due fondi dedicati in parte a interventi infrastrutturali. "Ci sarà un vero e proprio piano Marshall per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture, molte delle quali sono state costruite negli anni '60 e '70", assicura Toninelli che, però, ribadiscce la linea grillina di "usare i soldi pubblici per la manutenzione delle arterie vitali del nostro Paese" anziché "sprecarli in mastodontiche opere inutili". Una stoccata contro quelle grandi opere, come l'Alta Velocità o la Gronda di Ponente, che il Movimento 5 Stelle ha sempre osteggiato cavalcando le proteste dei comitati per il "no".
http://www.ilgiornale.it/news/politica/governo-ora-punta-dito-colpa-autostrade-litalia-1565262.html
Sono passate nemmeno 24 ore dalla tragedia che ha colpito Genova, e come tutti noi ho ancora negli occhi quelle terribili immagini del crollo del ponte Morandi. Oggi sarò tra le macerie macchiate di sangue e provo rabbia perché in un Paese civile non si può morire per un ponte che crolla. Lo voglio ribadire con ancora più forza: chi ha colpe per questa tragedia ingiustificabile dovrà essere punito.
Alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d’Europa mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari.
I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro.
Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato.
Contemporaneamente a questi atti doverosi, dobbiamo badare a ricostruire e manutenere, seppure con il pensiero sempre rivolto alle vittime e alle loro famiglie. Per quanto riguarda Genova, verrà usato il Fondo Emergenze della Protezione civile per ripristinare la viabilità ordinaria, prendendo in considerazione anche la possibilità di prolungare fino a Voltri la 'Strada a mare'. Per la ricostruzione del ponte Morandi, che voglio sottolineare necessitava di manutenzione da decenni, verranno poi utilizzate le risorse del Piano economico e finanziario di Autostrade, da discutere eventualmente a settembre, e altre risorse non impegnate e prese da due fondi dedicati in parte a interventi infrastrutturali.