mercoledì 15 aprile 2020

il contagio è una invenzione

Per me il contagio è una invenzione di comodo usata per spaventare la gente, per renderla sospettosa e sfiduciata, per assoggettarla alle cure mediche e alle vaccinazioni. Contrappongo sempre il concetto di intossicazione a quello di contagio. L’intossicazione fa capire molte cose e toglie ogni aspetto di mistero, di terrore, di malignità e di superstizione alle malattie.

PARLO SEMPRE DI ABITUDINI ABERRANTI E NON DI ALTRE IPOTESI FANTASIOSE E STRAMPALATE

Non esiste contagio ma solo abitudini aberranti condivise che portano più soggetti ad ammalarsi in modo simultaneo. Esistono cioè diversi tipi di terreno corporale vivo che determinano lo stato di salute della gente. Il ruolo dei virus, polvere morta, rimane quello di materiale escrementizio di scarto.


Creare una guerra planetaria mirata a sconfiggere un nemico che non esiste significa entrare in una logica demenziale e manicomiale

Ovvio che quando il mondo intero viene ipnotizzato dalla tecnica distorsiva dell’opinione, in pieno stile Goebbels, non sempre è facile farsi capire. Se uno usa i dati, il linguaggio e i paradigmi incrostati e dogmatizzati della medicina convenzionale, si adegua e si conforma passivamente ad essi e fa enorme fatica a saltarne fuori.

PER STAR BENE SERVONO I GIUSTI CIBI MA ANCHE I GIUSTI PENSIERI

... sto facendo il possibile per smontare in ogni dettaglio l’intero paradigma medico accusatorio nei riguardi dei virus, con la maggiore chiarezza possibile.

Se gli Azzeccagarbugli intendono far perdere il sonno alla gente con gli artigli di un virus malefico, ribadiamo che i virus non hanno testa, cervello, stomaco, mani e gambe, e nemmeno artigli.

Valdo Vaccaro
http://altrarealta.blogspot.it/


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