Chemioterapia: quel che succede se una goccia cade sulla mano nuda...
Se è necessario prendere tutte queste precauzione dall'esterno...che succederà mai quando entra nel corpo?
Una bruciatura e una ferita [vedi immagine sotto]: questo il risultato di una perdita di chemioterapia sulla mano nuda.
Come non sorprendersi se le persone sono preoccupate di ciò che potrebbe capitare dentro i loro corpi quando la chemioterapia viene iniettata per endovena? Come non sorprendersi se le infermiere e gli infermieri indossano guanti protettivi? Ma anche perché sorprendersi se una percentuale così alta di oncologi si rifiuta di sottoporsi ai trattamenti che caldeggiano invece per i loro pazienti?
Il paziente ha tutto il diritto di preoccuparsi sul danno che avviene dentro il suo corpo, mentre le viene somministrata per endovena una dose di chemioterapia . Qui potete trovare altre informazioni ed immagini: www.ricmasten.com/PCaOdyssey/Prostate%20spill%20page.html
Le informazioni che seguono sono apprese da un sito web di un college medico, specializzato nel trapianto di midollo spinale, accompagnato da un "supporto" di chemioterapia. Questo testo particolare discute delle procedure in loco che devono essere eseguite, sia con l'abbigliamento che con conseguente apparato, quando si verifica una perdita di chemioterapia.
Nella immagine che apre questo articolo, si nota una infermiera che indossa un abbigliamento protettivo come da regolamento, per gestire una simile perdita.
“Tessuti, tamponi, garze e simili che sono contaminati, i guanti esterni e i copri-scarpe, vengono messi nel primo sacco rifiuti chemio, che viene poi chiuso e annodato e collocato in un secondo sacco rifiuti. Il restante abbigliamento protettivo e i guanti restanti, sono collocati nel secondo sacco rifiuti chemio.
Una volta rimossi, gli occhialini protettivi possono essere riciclati e vengono messi in un sacco, separatamente, con chiusura a cerniera e mandati in farmacia con il kit relativo alla chemio con perdite.
i sacchi di rifiuti chemio, devono essere sigillati in sicurezza e depositati in containers relativi a rifiuti con pericoli biologici. Dopo ogni caso del genere , di perdite di chemioterapia, occorre poi compilare un rapporto di “incidente medico”'.
Se la pelle entra in contatto con la medicina, bisogna procedere come segue:
• rimuovere i guanti e l'abbigliamento protettivo
• risciacquare molto accuratamente l'area contaminata, con acqua calda
• lavare accuratamente con sapone e sciacquare di nuovo con acqua calda.
• se la pelle non si è lacerata, avvolgere con accuratezza l'area colpita, con delle garza satura di candeggina diluita allo 0,05% e sciacquare con acqua calda.
• se la pelle invece si è lacerata, usare acqua ossigenata al 3% e lavar via poi con acqua calda
* Annotare la medicina o le medicine con cui si è entrati in contatto, poichè ci potrebbe essere un antidoto specifico.
• Andare immediatamente nel reparto di emergenza.
Ecco questo è cio’ che viene pompato nel paziente che si sottopone a trattamento convenzionale. La natura tossica della chemioterapia è tale che molti medici non vi ripongono alcuna fiducia.
La più parte dei pazienti malati di cancro in questo paese, muore di chemioterapia.
La chemioterapia non elimina cancri al seno, al colon o ai polmoni. Questo fatto è stato documentato per oltre un decennio, tuttavia i medici usano ancora la chemioterapia per questi tumori – dr Allen Levin, MD UCSF The Healing of Cancer
Se contraessi il cancro, non andrei mai in un centro oncologico, per il trattamento standard. I pazienti di cancro che vivono lontani da questi centri, hanno più possibilità di vita. Professor Charles Mathe, specialista oncologo francese.
Per quanto ancora possiamo continuare ad autorizzare la chemioterapia come trattamento cruciale contro il cancro?
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fonte:http://www.cancertutor.com/chemospill/
traduzione Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net
http://altrarealta.blogspot.it/
Questi sono una banda di criminali da mandare ai lavori forzati a vita. Gente senza il minimo senso di pietà per chi soffre e senza rispetto per la vita.
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