DEDICATO A NOI RAGAZZI VECCHI.
Leonard Cohen, “Because of”.
Sono le macchie, quelle tristi macchiette che ti vengono sul dorso delle mani, in viso, così tanto viste negli anni passati comparire su mio padre, sugli zii, sulla mamma, quando la mia pelle era una seta. E io le guardavo in loro. Già, le guardavo e pensavo a… a… agli anziani. Oggi me le guardo su di me, me. Io che ho 22 anni in me stesso, ma le macchiette mi dicono no.
E quell’istinto, mio e vostro, io e voi ragazzi vecchi, di appartenere a quel gruppo di 20-30enni del tavolo a fianco. Ti viene d’istinto volerti girare e dirgli “ma dai ragazzi, che cazzo state a dire su sta storia di…”, senza per l’istante capire che loro si bloccherebbero a guardare sto padre che gli parla, in imbarazzo… ti danno del lei. E tu ti svegli, brutto risveglio, sei fuori dalla partita man… Man, sei vecchio, lascia perdere. Ma hai 22 anni, te li senti, se non fosse per sto involucro maledetto che ti sgambetta ogni volta, coi capelli che stanno appassendo da quella chioma riccia indiavolata che avevo a un’incontrollabile affare sale e pepe, con tanto sale.
“Look at me Leonard, one last time”… canta Cohen.
E speri, così furtivamente, che lo sguardo di quella trentenne che ti ha scrutinato come fanno le donne, per poche frazioni di secondo, sia perché sei uomo per lei. O forse era solo che le sembro un marziano, coi miei occhi strani e inquietanti, ma nulla di altro, purtroppo. Eh sì ragazzo vecchio, sai? Sei sceso dalla giostra, e la devi guardare girare con tutta quella giovane bellezza che danza, e dove tu non entrerai mai più. I loro capelli lunghi, i vestitini su pelli tirate, mani sottili, denti bianchissimi, queste ragazze, da cui temi così terribilmente il “scusi, lei..”, non più il tu. Dio che distanza ti sparano addosso con quel "lei".
“Look at me Leonard, one last time”… canta Cohen.
Un abbraccio a tutti voi ragazzi vecchi, ed è inutile farsi tornare il ricordo delle belle ragazze avute, di tutte le oltraggiose avventure vissute, che i nostri 22 anni interiori ancora potrebbero, ma…
Paolo Barnard
https://www.youtube.com/watch?v=Pd4pUf5DIYA
(Voce di Giuseppe Cristofani, cui dico grazie)
E una donna mi ha scritto questo per voi donne:
“Qualche anno fa, ero in treno e passando da un vagone all'altro per trovare posto, ne ho attraversato uno semivuoto, ma con un gruppo di ragazzi, avranno avuto 17/18 anni al massimo che cantavano una canzoncina goliardica, quella che fa "davanti al monumento di Mazzini ..." Io mi ero seduta in quel vagone, poco più avanti un po' in disparte e mentalmente cantavo insieme a loro, poi la coltellata: uno di loro "Zitti!! C'è una signora!"
Quanto ho pianto quella sera sotto la doccia.” A.
Paolo Barnard
http://altrarealta.blogspot.it/
Forse ne hai più di me, caro Paolo. Ma io dalle mie 39 primavere questi ventenni me li mangio a colazione! Pure se ho una macchietta vicino all occhio DX, il cacio e pepe è un ricordo, tira il vento in piazza.....grande.... Lo sguardo delle ventenni lo temo ....si perché
RispondiEliminapenso; "ancora una donna da consolare...ma che cazzo fanno questi trentenni? "
Si sarò all ultimo giro dalla giostra....ma sono quello che prende lo straccio!!! (W il calci in culo).
Bell'articolo ma comunque io non cambierei l'unghia del mio alluce sinistro con questa "gioventù"
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