IO STO CON ORIANA
“Io non vado a rizzare tende alla Mecca. Io non vado a cantar Paternostri e Avemarie dinanzi alla tomba di Maometto. Io non vado a fare pipì sui marmi delle loro moschee, non vado a fare la cacca ai piedi dei loro minareti. Quando mi trovo nei loro paesi (cosa dalla quale non traggo mai diletto) non dimentico mai d’ essere un’ ospite e una straniera. Sto attenta a non offenderli con abiti o gesti o comportamenti che per noi sono normali e per loro inammissibili. Li tratto con doveroso rispetto, doverosa cortesia, mi scuso se per sbadatezza o ignoranza infrango qualche loro regola o superstizione. (…) noi italiani non siamo nelle condizioni degli americani: mosaico di gruppi etnici e religiosi, guazzabuglio di mille culture, nel medesimo tempo aperti ad ogni invasione e capaci di respingerla. Sto dicendoti che, proprio perché è definita da molti secoli e molto precisa, la nostra identità culturale non può sopportare un’ ondata migratoria composta da persone che in un modo o nell’ altro vogliono cambiare il nostro sistema di vita. I nostri valori. Sto dicendoti che da noi non c’ è posto per i muezzin, per i minareti, per i falsi astemi, per il loro fottuto Medioevo, per il loro fottuto chador. E se ci fosse, non glielo darei. Perché equivarrebbe a buttar via Dante Alighieri, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, il Rinascimento, il Risorgimento, la libertà che ci siamo bene o male conquistati, la nostra Patria. Significherebbe regalargli l’ Italia. E io l’ Italia non gliela regalo.”
da “La rabbia e l’orgoglio” di Oriana Fallaci
http://altrarealta.blogspot.it/
€ 10.5
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In Europa, per questo libro ho pagato e pago un prezzo davvero pesante. Chi si congratula del milione e passa di copie vendute in Italia in meno d’un anno o del mezzo milione di copie vendute in Francia e in Spagna e in Germania in meno di quattro mesi non si rende conto che per ogni copia ho pagato quel prezzo... In un disgustoso e sgrammaticato libello dal titolo L’Islam castiga Oriana Fallaci, la vecchia mai cresciuta, ad esempio, l’individuo secondo il quale il crocifisso è un cadaverino ignudo che spaventa i bambini mussulmani ha oltraggiosamente diffamato il mio defunto padre e invitato i suoi correligionari a punirmi (leggi giustiziarmi) in nome di Allah. Per spronarli meglio ha addirittura citato tre versi del Corano. Versi da cui risulta che il crimine d’aver scritto «La Rabbia e l’Orgoglio» dev’esser proprio lavato col sangue. E per evitare equivoci ha addirittura riassunto tale necessità con un lapidario «Andate a morire con la Fallaci». Da allora le minacce alla mia vita non si contano, le mie case sono considerate dalla polizia italiana «case a rischio», e quel buon giovanottone che vestito da poliziotto vi scruta senza sosta è qui per controllare che tra voi non ci sia un inviato della Montagna.
Oriana
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