Il greggio scende ma la benzina sale
QUANDO TI RACCONTANO CHE TAGLIANO LE TASSE, QUESTI SONO I FATTI
Il greggio scende ma la benzina sale
Il prezzo del petrolio scende? Bè è meglio non farsi illusione, il pieno di super non tornerà sotto l’euro al litro. Il Brent è ai livelli del 2009, ma la verde costa il 36% in più. E questo perché...
Il prezzo del petrolio scende? Bè è meglio non farsi illusione, il pieno di super non tornerà sotto l’euro al litro. Il Brent è ai livelli del 2009, ma la verde costa il 36% in più. E questo perché le imposte sono cresciute oltre quota un euro al litro. Da inizio anno il greggio costa il 15% in meno, mentre la verde è salita del 4%. Il che vuol dire che a dispetto degli automobilisti, i petrolieri hanno lucrato sulla flessione del petrolio giustificandosi con «i costi di raffinazione sempre più alti». Non solo. Le compagnie cavalcano anche un’altra tesi: spiegano di dover assorbire i rialzi delle quotazioni del greggio per evitare pesanti ricadute sui consumatori finali.
Sta di fatto che quando il Brent sale il ritocco dei listini nei distributori è immediato mentre quando scende il ridimensionamento è sempre molto lento.
Ma sul banco degli imputati non ci sono solo gli avidi petrolieri. Anche lo Stato fa la sua parte. E questo è ancora più grave giacchè
Il greggio scende ma la benzina sale
Il prezzo del petrolio scende? Bè è meglio non farsi illusione, il pieno di super non tornerà sotto l’euro al litro. Il Brent è ai livelli del 2009, ma la verde costa il 36% in più. E questo perché...
Il prezzo del petrolio scende? Bè è meglio non farsi illusione, il pieno di super non tornerà sotto l’euro al litro. Il Brent è ai livelli del 2009, ma la verde costa il 36% in più. E questo perché le imposte sono cresciute oltre quota un euro al litro. Da inizio anno il greggio costa il 15% in meno, mentre la verde è salita del 4%. Il che vuol dire che a dispetto degli automobilisti, i petrolieri hanno lucrato sulla flessione del petrolio giustificandosi con «i costi di raffinazione sempre più alti». Non solo. Le compagnie cavalcano anche un’altra tesi: spiegano di dover assorbire i rialzi delle quotazioni del greggio per evitare pesanti ricadute sui consumatori finali.
Sta di fatto che quando il Brent sale il ritocco dei listini nei distributori è immediato mentre quando scende il ridimensionamento è sempre molto lento.
Ma sul banco degli imputati non ci sono solo gli avidi petrolieri. Anche lo Stato fa la sua parte. E questo è ancora più grave giacchè
La flessione del greggio dovrebbe servire a portare più soldi nelle tasche delle famiglie e a far risparmiare le imprese e quindi a far ripartire l’economia. Ma questo è solo marketing elettorale. In realtà ogni governo, in maniera più o meno nascosta, ha alzato le accise. Il risultato è che il peso delle tasse sul carburante ha sfondato quota un euro al litro: lo Stato incassa, tra Iva e accise, 1,012 euro per ogni litro di «verde».
Questo spiega come mai al calo del greggio non corrisponda mai una flessione dei prezzi alla pompa. E fa capire anche perchè l’economia non tragga alcun vantaggio dalla flessione delle quotazioni del greggio. Il greggio sceso sotto i 49 dollari al barile, è ai livelli del marzo 2009 quando il costo industriale era fermo a 0,403 euro al litro: il 28,3% in meno rispetto ad oggi. Anche se si considera il diverso livello dell’euro, il prezzo al barile nel 2009 era più economico del 15,9%.
Le tasse sono esplose. L'Iva è arrivata al 22% mentre le accise sono esplose da 0,564 a 0,728 euro al litro. Nel complesso le tasse sui carburanti sono aumentate in 6 anni del 33% e il prezzo totale è salito del 36%.
L.D.P.
http://www.iltempo.it/economia/2015/08/17/il-greggio-scende-ma-la-benzina-sale-1.1448551
http://altrarealta.blogspot.it/
Questo spiega come mai al calo del greggio non corrisponda mai una flessione dei prezzi alla pompa. E fa capire anche perchè l’economia non tragga alcun vantaggio dalla flessione delle quotazioni del greggio. Il greggio sceso sotto i 49 dollari al barile, è ai livelli del marzo 2009 quando il costo industriale era fermo a 0,403 euro al litro: il 28,3% in meno rispetto ad oggi. Anche se si considera il diverso livello dell’euro, il prezzo al barile nel 2009 era più economico del 15,9%.
Le tasse sono esplose. L'Iva è arrivata al 22% mentre le accise sono esplose da 0,564 a 0,728 euro al litro. Nel complesso le tasse sui carburanti sono aumentate in 6 anni del 33% e il prezzo totale è salito del 36%.
L.D.P.
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