giovedì 22 agosto 2013

L'ADHD è una malattia fittizia

L'INVENTORE DELL'ADHD RIVELA CHE È UNA MALATTIA FITTIZIA

ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), è la sigla della sindrome da deficit di attenzione e iperattività





Confessione shock sul letto di morte dell'inventore dell'ADHD. "L'ADHD è una malattia fittizia e priva di basi reali", ha confessato lo psichiatra americano Leon Eisenberg, classe 1922 e figlio di emigrati ebrei russi. Lo ha fatto prima velatamente all'età di 87 anni, sette mesi prima di morire, e poi, in modo drammatico, quando esalava l'ultimo respiro, a conferma che ci teneva a togliersi di dosso quella cosa che ormai lo rodeva dal rimorso.

PESANTE CONDANNA DEL RITALIN

La Commissione consultiva nazionale svizzera sull'etica biomedica (NEK, Presidente: Otfried Höffe) ha aspramente commentato l'uso del Ritalin, il farmaco per l'ADHD. Nel suo scritto del 22 novembre 2011 intitolato "Il miglioramento dell'uomo mediante agenti farmacologici", ha affermato che il consumo di medicinali altera il comportamento del bambino senza portare alcunché di utile. Si provoca così, una interferenza nella libertà e nei diritti del bambino perché gli agenti farmacologici inducono cambiamenti comportamentali, ma non educano il bambino stesso a realizzare tali cambiamenti in modo autonomo.

DUE TONNELLATE/ANNO DI FARMACI FASULLI NELLA SOLA GERMANIA

Occorre tener presente che di questa pseudo-malattia si parla da ben 40 anni. All'inizio come reazione ipercinetica dell'infanzia, e in questi ultimi decenni come ADHD. L'uso di farmaci per l'ADHD in Germania è aumentato in soli diciotto anni da 34 kg (nel 1993) a un record di non meno di 1760 kg (nel 2011), che rappresenta un aumento di 51 volte tanto nelle vendite! Negli Stati Uniti un ragazzo su 10 ingoia tutti i giorni un farmaco per l'ADHD su una base quotidiana.

CHE DIRE DELLA FULMINANTE CARRIERA DI EISENBERG

Una carriera notevolmente rapida. La sua creazione a tavolino ha portato a un vertiginoso aumento delle vendite. Eisenberg ha servito nel Comitato per il DSM V e per l'ICD XII, e nell'American Psychiatric Association dal 2006 al 2009. Ha ricevuto il premio Ruane per la ricerca psichiatrica su bambini e adolescenti. È stato un leader in psichiatria infantile per più di 40 anni per il suo lavoro in studi farmacologici, ricerca, insegnamento e politica sociale e per le sue teorie sull'autismo e la medicina sociale.

LEGAMI CON L'INDUSTRIA FARMACEUTICA E CON LA CIA

È stato pure membro nel 2006 dell'Organizing Committee for Women and Medicine Conference, alle Bahamas, con la Josiah Macy Foundation. E questa Fondazione ha organizzato conferenze con agenti dell'intelligence dell'OSS, e della CIA come Gregory Bateson e Heinz von Foerster. Tali gruppi hanno commercializzato la diagnosi di ADHD a servizio del mercato farmaceutico e fabbricato su misura per lui un sacco di propaganda e di pubbliche relazioni. È questo ciò che lo psicologo americano Lisa Cosgrove e altri investigatori hanno trovato sui legami finanziari tra i membri del gruppo del DSM-IV e l'Industria farmaceutica.

DSM SIGNIFICA PSICHIATRIA MONDIALE

Il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, noto anche con la sigla DSM derivante dall'originario titolo dell'edizione statunitense Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, è uno dei sistemi nosografici per i disturbi mentali più utilizzato da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo, sia nella clinica che nella ricerca.

MEMBRI DEL DSM LEGATI ALL'INDUSTRIA FARMACEUTICA

Hanno trovato che dei 170 membri del pannello del DSM, ben 95 (il 56%) avevano una o più associazioni finanziarie con le aziende dell'industria farmaceutica. Il 100% dei membri dei pannelli sui Disturbi dell'umore, la schizofrenia e altri disturbi psicotici avevano legami finanziari con le aziende farmaceutiche. I collegamenti sono particolarmente forti in quelle aree diagnostiche dove i farmaci sono la prima linea di trattamento per i disturbi mentali.

GROSSI SOTTOBANCHI E PARTECIPAZIONI AGLI UTILI

E per la prossima edizione del manuale, la situazione è invariata. Lo stesso vocabolario della psichiatria è ora definito a tutti i livelli dall'industria farmaceutica, ha detto il dottor Irwin Savodnik, assistente professore clinico di psichiatria presso l'Università della California di Los Angeles. Questa gente è pagata profumatamente. Il vicedirettore dell'unità di psicofarmacologia pediatrica al Massachusetts General Hospital e professore associato di psichiatria presso la Harvard Medical School, tanto per fare un esempio, ha ricevuto un milione di dollari in guadagni dalle aziende di farmaci tra il 2000 e il 2007.

BAMBINI DATI IN PASTO ALLE SOCIETÀ FARMACEUTICHE

Ora nessuno può tacitare quanto affermato da Eisenberg. Una vera e propria mina sotto i piedi di una Sanità sempre più corrotta. Il compito di psicologi, educatori e medici non è quello di mettere i bambini sotto farmaci, dandoli in pasto alle società farmaceutiche. Ritorniamo piuttosto al principio di base che è quello di far acquisire al bambino responsabilità personale sotto una guida esperta, come la famiglia e la scuola, dove dovrebbe essere in grado di crescere, anche mentalmente.
Da un articolo di Moritz Nestor, pubblicato il 12/6/13
Articolo originale: http://www.currentconcerns.ch/index.php?id=1608 (versione pdf)
Articolo di Der Spiegel: http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-83865282.html (versione pdf)

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COMMENTO

INTERESSANTE LEGGERE GLI INFIORATI E CERVELLOTICI REPORT MEDICI, SU UNA PATOLOGIA INESISTENTE

ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder), è la sigla della sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Un disturbo del comportamento caratterizzato da inattenzione, impulsività e iperattività motoria che rende difficoltoso e in alcuni casi impedisce il normale sviluppo e integrazione sociale dei bambini. Un disturbo eterogeneo e complesso, multifattoriale che nel 70-80% dei casi coesiste con uno o più altri disturbi come il disturbo oppositivo-provocatorio, i disturbi della condotta, i disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia e disgrazia), i disturbi d'ansia, il disturbo ossessivo-compulsivo, il disturbo da tic, il disturbo bipolare.

FARMACI PRESCRITTI E ASSUNTI ANCHE DA BAMBINI ITALIANI

Per la normalizzazione del comportamento di alcuni pazienti iperattivi e con deficit d'attenzione si sono rivelati efficaci, unitamente a terapie comportamentali, a cambiamenti dello stile di vita e ad interventi psicoterapeutici anche trattamenti con farmaci contenenti metilfenidato e atomoxetina. L'8 marzo 2007 l'Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato l'uso di tali presidi terapeutici anche in Italia. Nel nostro paese gli adolescenti e i bambini in cura, ad aprile 2010, erano circa 1600.

IPOTESI DI RITO E AUTENTICHE BALLE SU FATTORI CAUSANTI

Una specifica causa dell'ADHD non è ancora nota. Ci sono tuttavia una serie di fattori che possono contribuire a far nascere o fare esacerbare l'ADHD. Tra questi ci sono fattori genetici e le condizioni sociali e fisiche del soggetto. Secondo la maggior parte dei ricercatori e sulla base degli studi degli ultimi quarant'anni il disturbo si ritiene abbia una causa genetica. Studi su gemelli hanno evidenziato che l'ADHD ha un alto fattore ereditario (circa il 75% dei casi). Altri fattori sono legati alla morfologia cerebrale, o anche possono essere legati a fattori prenatali e perinatali o a fattori traumatici. L'ADHD si presenta tipicamente nei bambini. Si stima che, nel mondo, colpisca tra il 3% e il 5% dei bambini. Si stima che il 4,7% di statunitensi adulti conviva con l'ADHD.

STIMOLAZIONI ANFETAMINICHE

I farmaci stimolanti usati sono il metilfenidato (Ritalin, Metadate, Concerta), le dextromethamphetamine (Dexedrine e Desoxyn), le anfetamine (Adderall) e le lisdexamfetamine (Vyvanse). Questo tipo di farmaci incrementano il livello di dopamina e creano dipendenza. Atomoxetina (Strattera) e Guanfacina (Intuniv) sono i soli farmaci non stimolanti approvati per la cura dell'ADHD.

UN CLAMOROSO CASO DI DISEASE-MONGERING

L'ADHD sarebbe dunque una delle varie sindromi scoperte e introdotte nel prontuario negli ultimi 50 anni con modalità arbitrarie, vale a dire in base non a rigidi criteri neurologici, ma in base a criteri comportamentali, ossia morali. Secondo questa impostazione, che si rifà alle teorie di Thomas Szasz, l'ADHD sarebbe un disturbo non solo senza vere e proprie basi fisiologiche, ma anche senza una sintomatologia chiara e univoca. I critici più estremisti insinuano che questo sarebbe un caso di disease-mongering, ripreso negli anni '80 dal passato per creare un nuovo mercato di farmaci.

NON DIMENTICHIAMOCI DI THOMAS SZASZ

Due parole su Thomas Szasz (1920-1912), possono essere a questo punto illuminanti. Filosofo e pschiatra statunitense di origine ungherese Thomas Szasz, eroe della libertà, pionere della critica dell’istituzione psichiatrica e massimo rappresentante del movimento anti-psichiatriatrico, queste le sue credenziali.

PENSATORE LIBERTARIO CON MOLTE OPERE MERITEVOLI DI ESSERE LETTE

Eminente pensatore libertario, della vasta bibliografia di Szasz sono stati pubblicati in Italia numerosi libri, tra i quali “Legge, libertà e psichiatria” (Giuffre’), “I manipolatori della pazzia” (Feltrinelli), “La schiavitù psichiatrica” (Il Saggiatore), “Disumanizzazione dell’uomo. Ideologia e psichiatria” (Feltrinelli), “Il mito della droga: la persecuzione rituale delle droghe, dei drogati e degli spacciatori” (Feltrinelli), “Il mito della psicoterapia: la cura della mente come religione, retorica e repressione” (Feltrinelli), “Sesso a tutti i costi: l’allarmante verità sulle odierne terapie sessuali” (Feltrinelli), “Schizofrenia: simbolo sacro della psichiatria” (Armando), “Farmacrazia: medicina e politica in America” (Spirali).

IL MITO DELLA MALATTIA MENTALE

Nel saggio “Il mito della malattia mentale” del 1961, Szasz espone la sua tesi di fondo, che contesta i fondamenti epistemologici del concetto di malattia mentale. Egli analizza la struttura ideologica della psichiatria e ne mette a nudo le contraddizioni. Szasz sostiene che l’espressione “malattia mentale” sarebbe una combinazione internamente incoerente di un concetto medico e uno psicologico, ma sarebbe popolare perché legittima l’uso della psichiatria per controllare e limitare la devianza dalle norme sociali.

CONCLUSIONE

La medicina, ancora una volta, non ne viene fuori affatto bene. Come inventi una malattia inesistente, trovi immediatamente degli apparati istituzionali pronti a sniffare il business e quindi a captare il progetto e a costruirci sopra fantasiose eziologie, derivazioni genetiche, implicazioni auto-immuni, con tanto di inserimento nei testi universitari e nei repertori medici.

Valdo Vaccaro