L’APATIA dell’opinione pubblica è indotta

il Vero Potere – chiunque esso sia, dalle mega-banche alle multinazionali, dal complesso militare a quello petrolifero, dal Bilderberg alla Trilaterale, dalle tecnocrazie mondiali ai grandi massoni – osserva l’eventuale individuo/gruppo che li coglie in fallo su un misfatto, e attende le reazioni. E’ chiarissimo che ciò che conta a quel punto è la reazione dell’opinione pubblica, perché solo quella, SOLO QUELLA, può amplificare il grido di denuncia al punto da renderlo pericoloso per il Vero Potere. Ma nel 99,99% dei casi l’opinione pubblica se ne sta zitta, indifferente, a casa. E nell’arco di pochi giorni, se non addirittura ore, il rumore della denuncia svanisce in nulla. E il Vero Potere riposiziona le sue scarpe da 2.000 dollari sulla scrivania della suite di Manhattan o di Francoforte e si rilassa. Nulla cambierà. NULLA.

Chomsky si rifiutò di capire questo, ma peggio. Si rifiutò di capire che questo accade per un fatto ben preciso, un fatto storico ben preciso e di un’importanza capitale. L’APATIA dell’opinione pubblica, causa del fallimento del 99,99% degli sforzi di miglioramento, fu PIANIFICATA A TAVOLINO ben 38 anni fa da uomini del Vero Potere. Essi, in modo geniale, compresero nel 1975 che se si fosse indotta “una quota di apatia nelle masse” esse avrebbero cessato di contrastare gli interessi del Vero Potere. E individuarono precisamente nell’Esistenza Commerciale (“trascinare il maggior numero di individui nello stile di vita delle classi medie”) e nella Cultura della Visibilità massmediatica i mezzi per annientare la reattività delle centinaia di milioni di esseri umani che contano, gli occidentali. Vi dice nulla il nome di Samuel Huntington e del volume La Crisi della Democrazia scritto per la Commissione Trilaterale nel 1975? No? Leggete Il Più Grande Crimine 2011 di Paolo Barnard 

La reattività di masse immani di cittadini occidentali è stata ANNIENTATA, a con essa l’efficacia di ogni lotta sociale, di ogni denuncia, di ogni movimento di protesta conto il Vero Potere. Che ha vinto. Sì, cari, ha vinto. Non l’ho capito solo io, leggete l’autore che cito sotto e ripetetevi quelle parole ogni notte prima di dormire. Ciao

“Potrà una società che si è così gettata su una eccessiva commercializzazione funzionare ancora come una democrazia deliberativa? Potrà il pubblico ancora trovare e sviluppare la sua voce sovrana? O, viceversa, il suo carattere è stato così profondamente trasformato dai media commerciali da stroncarne per sempre l’abilità di  partecipare alla vita pubblica?”

David Bollier,
da Silent Theft


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