SE SOLO AVESSIMO SAPUTO...
Quei benedetti clisteri al caffe!!!La terapia nutrizionale del Dottor Max Gerson per la guarigione e prevenzione del cancro e di altre malattie “incurabili” è un approccio di fondo al problema delle malattie croniche. Gerson osserva che “ristabilendo il meccanismo risanatore del corpo”, cioè correggendo le turbe del metabolismo basale che permettono lo sviluppo delle malattie croniche, tutti i sistemi dell'organismo possono venire riportati al giusto funzionamento. Il corso delle malattie croniche, cancro incluso, può così venire invertito. Egli sostiene che nel cancro è decisivo il mutamento del quadro patologico generale, e non sintomatico. In altre parole il cancro è una malattia non-specifica, e di conseguenza anche la terapia è non-specifica. Viene usata con pazienti di ogni età, affetti da ogni tipo di cancro, e può venire modificata per il trattamento di malattie croniche non maligne.
Il dottor Gerson dimostrò la fondatezza delle sue tesi curando moltissimi casi di cancro con una dieta biologica e una disintossicazione rigorosa in grado di riequilibrare il metabolismo corporeo, alterato da fattori ambientali e da errate abitudini dietetiche.
Mai come oggi, in un clima d'accresciuta consapevolezza ecologica e di rivalutazione dell'ambiente, le sue straordinarie intuizioni assumono il tono di una rivelazione profetica e di un giudizio morale, facendo intravedere nuovi orizzonti per la moderna ricerca oncologica.
Disintossicazione: perché i clisteri al caffè?
Adesso che la moderna ricerca ha confermato gran parte delle scoperte del dottor Gerson sui benefici terapeutici e preventivi di ortaggi e frutti, nessuno può più negare il legame tra alimentazione e cancro. Rimangono da sfatare solo i pregiudizi contro un altro elemento fondamentale della sua terapia: la disintossicazione dell'organismo malato attraverso i clisteri al caffè.
Ancora oggi l'aspetto più controverso, ridicolizzato, meno capito e più rivoluzionario della complessa terapia alimentare del Dottor Max Gerson rimane proprio questo trattamento. Soprattutto nelle società anglosassoni con la loro componente fortemente puritana, il metodo è regolarmente condannato, ma anche in Italia l'ignoranza o la malafede hanno recentemente portato gli oncologi ortodossi ad una posizione di scherno a proposito di un trattamento efficace e completamente non nocivo (v. l'intervento di Giuliano Dego, “Il professore, il principe e i 'fondi di caffè'” www.scienzaeconoscenza.it 23 marzo 2005).Stranamente, data la presenza della voce “Coffee enemas” come procedura medica nel Manuale Merck (bibbia americana delle procedure standard della medicina) a partire del 1898 e fino al 1977, quando è stata tolta secondo il curatore “per ragioni di spazio”. In Iran i clisteri al tè sono usati da mille anni per abbassare la febbre. Il Dottor Gerson ha riscontrato un successo straordinario nell'ideazione di questo metodo. Nei pazienti con tumori soprattutto in uno stato avanzato come quelli che normalmente si rivolgono ad una terapia non convenzionale, l'intero apparato digerente, secondo Gerson, è avvelenato. “Disintossicare” disse, “è una parola facile, ma è estremamente difficile farlo. Quando i pazienti sono terminali riescono a malapena a mangiare. Non producono succhi gastrici, il fegato non funziona, il pancreas non funziona, niente è attivo. Da dove iniziare? (e continuo citando da una conferenza del dottor Max Gerson a Escondido, California nel 1956). …Il primo passo importante è la disintossicazione. Prima davamo diversi tipi di clisteri. Nella mia esperienza il più efficace è quello al caffè.”Benché Gerson abbia utilizzato il clistere alla caffeina principalmente per l'eliminazione di scorie tossiche provenienti soprattutto dal tumore in necrosi, sappiamo ora che questi clisteri aiutavano nell'assorbimento della vitamina A, che richiede l'azione dei sali biliari (Simone 1983). Così i clisteri ridicolizzati dai nemici di Gerson infatti permisero ai suoi pazienti di utilizzare le enormi quantità di vitamina A fornite dal grande numero di succhi di carote e verdure presenti nella sua terapia (che Seifter stimò in circa 100.000 unità internazionali). La vitamina A, si sa, gioca un ruolo vitale nella funzione immunitaria.Nel 1984 il chirurgo oncologo austriaco Dr. Peter Lechner insieme ai suoi colleghi, che stavano indagando sul metodo Gerson, trovò che il clistere al caffè ha uno scopo specifico: abbassare il livello delle tossine nel siero. La sua relazione afferma: “I clisteri al caffè hanno un effetto sul colon osservabile attraverso l'endoscopio.” Nel 1981 Wattenberg e i suoi sperimentatori dimostrarono che l'acido palmitico nel caffè aumenta l'attività dell'enzima glutatione S-trasferase (GST) e altri coibenti molto al di sopra del normale. E' questo gruppo di enzimi che è principalmente responsabile per la coniugazione di radicali liberi, che la cistifellea poi rilascia.Nel 1990 lo stesso Peter Lechner pubblicò i risultati positivi di una sperimentazione clinica con la terapia Gerson. In questo documento parlò anche dei benefici dell'aumento di GST nell'intestino:1) La GST lega la bilirubina e i suoi glucurònidi di modo che possano essere eliminati dalle cellule del fegato. (L'acido glucuronico è un derivato dal glucosio, presente nell'urina umana e capace di esplicare un'azione disintossicante.)2) La GST blocca e disintossica i carcinogeni la cui attivazione richiede ossidazione o riduzione. La sua funzione catalitica produce un effetto protettivo contro molti carcinogeni chimici.3) La GST forma un legame co-valente con praticamente tutti i radicali liberi. Questa è una pre-condizione della loro eliminazione dal corpo.
I benefici fisiologici
Usato insieme alla dieta e ai succhi il clistere al caffè è un agente terapeutico unico. L'assunzione per bocca del caffè in nessun modo produce lo stesso effetto della somministrazione per via rettale. Al contrario, il bere caffè, praticamente, assicura il riassorbimento della bile tossica. Altri agenti classificati stimolanti del flusso biliare, agenti che aumentano anch'essi la produzione di bile del fegato, in nessun modo disintossicano attraverso i sistemi enzimatici di quell'organo. E non aiutano il passaggio della bile dall'intestino.
Un testo indispensabile per conoscere e approfondire la terapia Gerson, l'unico che contiene il DVD Se solo avessimo saputo..., il film documentario che offre, grazie a interviste, testimonianze e approfondimenti, un quadro completo sul metodo di cura del cancro e delle malattie degenerative messo a punto dal Dr Max Gerson.
Il metodo Gerson è una terapia molto conosciuta e applicata da medici e terapeuti, ospedali e cliniche in ogni parte del mondo, visti gli straordinari successi di guarigione che si possono ottenere attraverso la sua applicazione.
Di tipo nutrizionale, esso basa la sua efficacia su una dieta di succhi di verdure e ricette vegetariane - molte delle quali proposte in queste pagine -, su altri supplementi alimentari, rimedi erboristici e diverse altre attività capaci di restituire energia e salute ai pazienti.
Arricchito dalla presentazione di numerosi casi-testimonianza, il testo poggia su una aggiornatissima bibliografia che comprova la validità scientifica di questo metodo, elaborato da Max Gerson negli anni Quaranta.
A settant'anni dalla nascita della terapia, la figlia e collaboratrice di Gerson realizza con quest'opera un punto preciso e dettagliato sul lavoro del padre, sulle sue evoluzioni e integrazioni, anche per offrire una risposta alle domande più frequenti su di esso.
Il manuale approfondisce, nella visione del metodo Gerson, temi di grande attualità come le interazioni della terapia con chemioterapia e radiazioni, il ruolo dello stress nella genesi e guarigione dal cancro, quello delle vaccinazioni, delle epatiti, di alcool e nicotina.
Guarire con il Metodo Gerson - Con Dvd allegato
Come sconfiggere il cancro e le altre malattie croniche - Nuova edizione
Charlotte Gerson, Beata Bishop
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