VENETO, REFERENDUM PER L’INDIPENDENZA
Forse un veneto, più di altri italiani, non accetta l'idea del fallimento. La sua cultura non lo prevede. Lo considera una vergogna. La chiusura di un'azienda è un evento che NON può succedere. Non è contemplato. I suoi dipendenti sono spesso persone con cui lavora insieme ogni giorno in ufficio o in fabbrica. Il Veneto è la patria delle piccole e piccolissime imprese, dei distretti industriali. Guardare negli occhi i propri colleghi mentre sono licenziati è intollerabile. Per la famiglia vale ancora di più. I figli che finiranno con lui in mezzo a una strada sono gli stessi che gli corrono incontro la sera prima di cena con la speranza di un piccolo regalo. Questo è vero anche altrove, ma in Veneto lo è di più. Il fallimento è una cappa di piombo, che ti isola, che ti porta al suicidio. Il mito dell'imprenditore che non deve chiedere nulla a nessuno, di un piccolo sogno americano, qui è più forte che altrove.
La lunga linea d'ombra degli imprenditori suicidi, 40 dall'inizio della crisi, è qualcosa di profondo, che non può essere spiegato in modo razionale. Perché questa strage silenziosa? Nell'ultima settimana altri due piccoli imprenditori si sono uccisi. Uno di loro si chiamava Giovanni Schiavon. Era titolare della Eurostrade 90 Snc a Peraga di Vigonza, in provincia di Padova. Aveva due figli. Si è seduto alla scrivania del suo ufficio e si è ucciso. Per Natale avrebbe dovuto mettere in cassa integrazione i suoi dipendenti, forse non sarebbe riuscito neppure a pagare stipendi e tredicesime. I clienti ritardavano i pagamenti, le banche avrebbero chiesto di rientrare dalle linee di finanziamento e secondo fonti locali "vantava crediti per oltre 200mila euro verso la pubblica amministrazione.“ Per la moglie il gesto è dovuto al "Sistema in cui nessuno paga". Una situazione da manuale. Il piccolo imprenditore onesto in Italia è un eroe. Lo Stato lo premia con le tasse più alte d'Europa, da incassare in anticipo. Per i rimborsi, invece, c'è sempre tempo. Ed è quasi impossibile riscuotere le fatture non pagate.
Il Veneto ha un male oscuro, tremendo, se costringe chi ha investito in questo Paese la sua vita e le sue risorse a impiccarsi in un garage o a spararsi nell'azienda vuota un sabato mattina. I pensionati sono importanti e anche i dipendenti pubblici, ma senza le imprese finiranno tutti in mezzo a una strada. Chi si occupa delle piccole imprese? Sono mucche da mungere. Nel Veneto hanno la massima concentrazione. I movimenti indipendentisti veneti stanno aumentando. Non sono cani da lecca come la Lega. Il Veneto non si farà suicidare in silenzio.
fonte beppe grillo
La lunga linea d'ombra degli imprenditori suicidi, 40 dall'inizio della crisi, è qualcosa di profondo, che non può essere spiegato in modo razionale. Perché questa strage silenziosa? Nell'ultima settimana altri due piccoli imprenditori si sono uccisi. Uno di loro si chiamava Giovanni Schiavon. Era titolare della Eurostrade 90 Snc a Peraga di Vigonza, in provincia di Padova. Aveva due figli. Si è seduto alla scrivania del suo ufficio e si è ucciso. Per Natale avrebbe dovuto mettere in cassa integrazione i suoi dipendenti, forse non sarebbe riuscito neppure a pagare stipendi e tredicesime. I clienti ritardavano i pagamenti, le banche avrebbero chiesto di rientrare dalle linee di finanziamento e secondo fonti locali "vantava crediti per oltre 200mila euro verso la pubblica amministrazione.“ Per la moglie il gesto è dovuto al "Sistema in cui nessuno paga". Una situazione da manuale. Il piccolo imprenditore onesto in Italia è un eroe. Lo Stato lo premia con le tasse più alte d'Europa, da incassare in anticipo. Per i rimborsi, invece, c'è sempre tempo. Ed è quasi impossibile riscuotere le fatture non pagate.
Il Veneto ha un male oscuro, tremendo, se costringe chi ha investito in questo Paese la sua vita e le sue risorse a impiccarsi in un garage o a spararsi nell'azienda vuota un sabato mattina. I pensionati sono importanti e anche i dipendenti pubblici, ma senza le imprese finiranno tutti in mezzo a una strada. Chi si occupa delle piccole imprese? Sono mucche da mungere. Nel Veneto hanno la massima concentrazione. I movimenti indipendentisti veneti stanno aumentando. Non sono cani da lecca come la Lega. Il Veneto non si farà suicidare in silenzio.
fonte beppe grillo
Veneto Stato, partito politico per l’indipendenza del Veneto, lancia una duplice campagna con lo scopo di sensibilizzare le persone e coinvolgerle nel processo che porterà il Veneto all’indipendenza dall’Italia.
La prima iniziativa ha il titolo “Stanco di fare il cavallo bianco?”. Saranno oltre 100 mila i volantini e manifesti affissi in tutte le provincie venete. Vogliamo, nei prossimi mesi, sollevare la questione indipendentista e portarla all’ordine del giorno dell’agenda politica veneta.
Parallelamente parte la raccolta delle firme per indire il referendum per l’indipendenza del Veneto. Il testo della petizione, scaricabile qui dice: IO, Cittadino Veneto ed Europeo, richiedo che i cittadini Veneti siano chiamati ad esprimere la propria volontà, applicando il diritto internazionale all’autodeterminazione dei popoli, rispondendo al seguente quesito referendario: “Vuoi che la Nazione Veneta sia uno Stato indipendente con una piena personalità giuridica internazionale e legale?”.
Si richiede dunque la collaborazione di tutti per raccogliere più firme possibile.
Per al consegna delle firme fate riferimento agli esponenti del Minor Consiglio dislocati in tutte le provincie, (Mirto-Spigolon per Verona, Busato Marco per Vicenza, Zanchin Antonio per Padova, Peschiuta Ernesto per Venezia, Marsura William per Treviso e Giolo Mattia per Rovigo) i quali poi le passeranno al responsabile nazionale che procederà con l’autenticazione e l’archiviazione.
Forza e coraggio che all’indipendenza ci arriveremo se tutti i veneti faranno la loro parte.
Ufficio Politico
Veneto Stato
www.venetostato.org
info@venetostato.org
Veneto Stato
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fonte movimento libertario
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