mercoledì 25 marzo 2020

Conte dalle braghe onte
























Conte dalle braghe onte

Piccolo italiano votato da nessuno
con Giacca e cravatta, sorriso e falsità;
a mezzanotte e mezza decreti per ognuno,
a Merkel la Culona giurasti fedeltà.


Avvocatino eri, nessuo ti cagava,
ogni tanto insegnavi, tiravi un po’ a campà.
Poi venne la politica, ma guarda che occasione,
stipendio assicurato, c’è tanto da magnà.

Così ti dedicasti con grande dedizione,
a tessere rapporti con chi era potente;
nel gioco, è risaputo, bisogna anche adattarsi,
leccare qualche culo, agire da serpende.

E andasti a cercar gloria dov’erano i potenti,
a fare grandi inchini, a far grandi promesse,
a svendere l’Italia a chi ti corrompeva
tradendo il tuo Popolo, le tue origini stesse.

Non vedo alternative, potrei giammai pensare
che sia soltanto stupido il tuo modo di fare:
chiudendo gli esercizi per mesi, a non finire
ci mandi tutti a casa, ci fai tutti fallire.

Il virus era una scusa, complotto ben studiato,
dai soliti potenti, ormai è assodato;
serviva un traditore, e questo eri tu,
ma a noi che stiam morendo, lo sai, non ci va giù.

Ed ecco che venisti, con giacca e cravattella
a dichiarare al popolo la putrida novella:
il Virus era in agguato! Se rompe anche i maroni,
bisogna chiuder tutto e dare anche sanzioni.

Non son colpa i vaccini, non centra poi l’età,
il morto se ha cent’anni è morto – lo si sa –
per un brutto mostriciattolo che viene dall’oriente
che serve a far statistica, a instupidir la gente.

Un virus che è inventato, abbiamo precedenti;
a ritmi quinquennali ci rendon deficenti
con mucche pazze, aviarie e simili trucchini
che poi regolarmente finiscono a vaccini.

Conte, di chi fa gli interessi?
Forse credi che siamo tutti fessi?
Un consiglio ce l’abbiamo, molla tutto fin che puoi,
se nò vedi che succede: ci pensiamo presto noi!

http://altrarealta.blogspot.it/

Cos’è che non ha detto Tafti