"La verità non serve a niente"
"La verità non serve a niente", articolo di Natale Adornetto.
Abstract: "Non è vero che le bugie hanno le gambe corte. Non è vero che la verità viene sempre fuori e a galla, non è vero che la verità trionfa sempre, non è vero che la verità trionfa sulla menzogna, non è vero che il tempo rende giustizia alla verità".
“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità” (Joseph Goebbels, gerarca nazista).
“Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe” (Mark Twain).
Ripetete mille volte una bugia e alla fine essa verrà creduta come verità. Puntualizzo. Non diventerà verità, viene solo creduta tale. Dite una verità e non viene creduta. E più la si dice, e più si crede che sia una bugia, una bufala, una cosa inventata di sana pianta, una palese ed evidente menzogna. Più si ripete una verità e più forti sono le reazioni di rigetto, noia, disinteresse. E il sentirsi scocciati. E chi la dice, viene visto sempre più bugiardo, sempre più come uno che vuole gettare fango e discredito, sempre più come un poveretto fissato con chissà cosa, come un importuno.
Non è vero che le bugie hanno le gambe corte.
Non è vero che la verità viene sempre fuori e a galla, non è vero che la verità trionfa sempre, non è vero che la verità trionfa sulla menzogna, non è vero che il tempo rende giustizia alla verità.
E anche quando la verità col tempo viene fuori, a cosa serve? Cosa se ne fa una persona – ad esempio, l'inventore o scopritore misconosciuto e defraudato dell'invenzione o scoperta – del fatto che una verità viene fuori dopo che è morto? Cosa se ne fa la società di una verità che sarebbe stata determinante in quel momento ma non venti o cinquant’anni dopo? Cosa se ne fanno le persone che sono gravemente danneggiate dalla bugia, dal sapere che fra dieci, trenta anni la verità verrà fuori? Che cosa se ne fanno le donne bruciate come streghe, della verità venuta a galla successivamente, che uso potevano farne di una verità postuma, a cosa è loro servita? È così che la verità trionfa?
L'unico e vero trionfo della verità è quello “del momento”, cioè se la verità salta fuori subito. In caso contrario, è la bugia che ha trionfato e trionfa, è la bugia che ha posto il sigillo eterno della vittoria su quella determinata cosa– come nel caso delle donne arse sui roghi. Se avesse vinto e trionfato la verità, quelle donne non sarebbero state bruciate – quindi è evidente su questa cosa il trionfo eterno della bugia.
Il fatto di dire dopo che quelle donne non erano streghe, non le ha preservate da quell'orribile fine. Si discute come se il punto importante sia se fossero o non fossero streghe, mentre era la morte di quelle donne che doveva essere evitata. Solo così la verità avrebbe vinto sulla bugia, solo così la verità trionfa sulla bugia, solo così il bene vince sul male.
E lo stesso discorso è valido per tutto il resto. Infatti, che cosa ce ne facciamo noi tutti e la società tutta di una verità che salterà fuori o verrà accettata fra quaranta o cento anni, cioè quando non sarà più possibile riparare neanche in forma minima tutto il danno che la bugia ha perpetrato, che sta perpetrando? Che cosa ce ne facciamo oggi di una certa verità dopo che ci sono stati un milione di morti, che cosa ce ne facciamo di questa verità concernente il passato se nel contempo si continua a fare da altra parte la stessa cosa, e cioè dare credito alla bugia e vilipendere la verità? Niente, assolutamente niente, perché, come ho detto, o non sarà possibile porre un rimedio o noi non ci saremo più.
E della verità postuma non se ne fa niente nessuno, neanche i posteri, perché tanto quella situazione non esisterà più, e non cambia niente per loro il sapere una determinata verità, così come noi non ce ne facciamo niente del sapere che quelle donne non erano streghe, perché oggi non esistono più quelle situazioni. Certo, si potrà dire che sapere la verità ci evita il fare certe cose come società, ma è vero ciò? Non pare sia così. È risaputo che non si impara dagli errori della storia. E poi, si evitano specifiche cose ma nel contempo se ne fanno altre, sempre nel nome delle bugie che si credono come verità. Mentre la verità, come sempre, non vuole sentirla nessuno, viene evitata come la peste, viene rifuggita e odiata, viene scacciata via, nessuno le dà credito. La verità non è gradita da nessuna parte, così come non è gradita la persona che la dice.
La verità non serve a nulla.
Anzi, a qualcosa serve quando la si dice: a farsi odiare, bistrattare e ostracizzare.
Della verità se ne può fare solo un uso personale. È importante ciò, non è cosa da poco per la persona che sa una verità, ma, nel discorso globale della società, resta una cosa da niente, senza valore ed influenza alcuna.
E così si continuerà a perpetuare che ogni generazione “scopre” le verità del passato e vive nelle bugie del presente, demandando ai posteri la scoperta delle verità attuali, verità che per i posteri saranno verità del passato e non del presente e di cui non se ne faranno niente.
7 luglio 2016 Copyright © Natale Adornetto
“(La verità) in tutti i tempi è stata una compagna pericolosa, un’ospite dappertutto indesiderata, la quale probabilmente viene rappresentata nuda anche perché non porta nulla con sé, non ha nulla da distribuire e vuol essere cercata solo per se stessa”. Arthur Schopenhauer
Quanto avete letto, si trova nel mio libro "Vivere qui, in questa società": https://www.facebook.com/notes/natale-adornetto/vivere-qui-in-questa-societ%C3%A0-libro-di-natale-adornetto/646711469479153/
http://altrarealta.blogspot.it/
GUARIGIONE NEUROACUSTICA Questi programmi sono destinati alla cura delle tua salute e alla guarigione , usano una tecnica neuroacustica priva di effetti collaterali, non ha scadenza, non termina mai acquistata una volta é a tua disposizione per sempre per te e per la tua famiglia, .... per te ora c'è a disposizione la guarigione neuracustica provare per credere, ci sono inoltre anche parecchi programmi on line e programmi acustici gratuiti, il sito web al link
RISONATORE CRISTALLINO
NORMALIZZAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
ANTIPATOGENO
NORMALIZZAZIONE SISTEMA IMMUNITARIO
Abstract: "Non è vero che le bugie hanno le gambe corte. Non è vero che la verità viene sempre fuori e a galla, non è vero che la verità trionfa sempre, non è vero che la verità trionfa sulla menzogna, non è vero che il tempo rende giustizia alla verità".
“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità” (Joseph Goebbels, gerarca nazista).
“Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe” (Mark Twain).
Ripetete mille volte una bugia e alla fine essa verrà creduta come verità. Puntualizzo. Non diventerà verità, viene solo creduta tale. Dite una verità e non viene creduta. E più la si dice, e più si crede che sia una bugia, una bufala, una cosa inventata di sana pianta, una palese ed evidente menzogna. Più si ripete una verità e più forti sono le reazioni di rigetto, noia, disinteresse. E il sentirsi scocciati. E chi la dice, viene visto sempre più bugiardo, sempre più come uno che vuole gettare fango e discredito, sempre più come un poveretto fissato con chissà cosa, come un importuno.
Non è vero che le bugie hanno le gambe corte.
Non è vero che la verità viene sempre fuori e a galla, non è vero che la verità trionfa sempre, non è vero che la verità trionfa sulla menzogna, non è vero che il tempo rende giustizia alla verità.
E anche quando la verità col tempo viene fuori, a cosa serve? Cosa se ne fa una persona – ad esempio, l'inventore o scopritore misconosciuto e defraudato dell'invenzione o scoperta – del fatto che una verità viene fuori dopo che è morto? Cosa se ne fa la società di una verità che sarebbe stata determinante in quel momento ma non venti o cinquant’anni dopo? Cosa se ne fanno le persone che sono gravemente danneggiate dalla bugia, dal sapere che fra dieci, trenta anni la verità verrà fuori? Che cosa se ne fanno le donne bruciate come streghe, della verità venuta a galla successivamente, che uso potevano farne di una verità postuma, a cosa è loro servita? È così che la verità trionfa?
L'unico e vero trionfo della verità è quello “del momento”, cioè se la verità salta fuori subito. In caso contrario, è la bugia che ha trionfato e trionfa, è la bugia che ha posto il sigillo eterno della vittoria su quella determinata cosa– come nel caso delle donne arse sui roghi. Se avesse vinto e trionfato la verità, quelle donne non sarebbero state bruciate – quindi è evidente su questa cosa il trionfo eterno della bugia.
Il fatto di dire dopo che quelle donne non erano streghe, non le ha preservate da quell'orribile fine. Si discute come se il punto importante sia se fossero o non fossero streghe, mentre era la morte di quelle donne che doveva essere evitata. Solo così la verità avrebbe vinto sulla bugia, solo così la verità trionfa sulla bugia, solo così il bene vince sul male.
E lo stesso discorso è valido per tutto il resto. Infatti, che cosa ce ne facciamo noi tutti e la società tutta di una verità che salterà fuori o verrà accettata fra quaranta o cento anni, cioè quando non sarà più possibile riparare neanche in forma minima tutto il danno che la bugia ha perpetrato, che sta perpetrando? Che cosa ce ne facciamo oggi di una certa verità dopo che ci sono stati un milione di morti, che cosa ce ne facciamo di questa verità concernente il passato se nel contempo si continua a fare da altra parte la stessa cosa, e cioè dare credito alla bugia e vilipendere la verità? Niente, assolutamente niente, perché, come ho detto, o non sarà possibile porre un rimedio o noi non ci saremo più.
E della verità postuma non se ne fa niente nessuno, neanche i posteri, perché tanto quella situazione non esisterà più, e non cambia niente per loro il sapere una determinata verità, così come noi non ce ne facciamo niente del sapere che quelle donne non erano streghe, perché oggi non esistono più quelle situazioni. Certo, si potrà dire che sapere la verità ci evita il fare certe cose come società, ma è vero ciò? Non pare sia così. È risaputo che non si impara dagli errori della storia. E poi, si evitano specifiche cose ma nel contempo se ne fanno altre, sempre nel nome delle bugie che si credono come verità. Mentre la verità, come sempre, non vuole sentirla nessuno, viene evitata come la peste, viene rifuggita e odiata, viene scacciata via, nessuno le dà credito. La verità non è gradita da nessuna parte, così come non è gradita la persona che la dice.
La verità non serve a nulla.
Anzi, a qualcosa serve quando la si dice: a farsi odiare, bistrattare e ostracizzare.
Della verità se ne può fare solo un uso personale. È importante ciò, non è cosa da poco per la persona che sa una verità, ma, nel discorso globale della società, resta una cosa da niente, senza valore ed influenza alcuna.
E così si continuerà a perpetuare che ogni generazione “scopre” le verità del passato e vive nelle bugie del presente, demandando ai posteri la scoperta delle verità attuali, verità che per i posteri saranno verità del passato e non del presente e di cui non se ne faranno niente.
7 luglio 2016 Copyright © Natale Adornetto
“(La verità) in tutti i tempi è stata una compagna pericolosa, un’ospite dappertutto indesiderata, la quale probabilmente viene rappresentata nuda anche perché non porta nulla con sé, non ha nulla da distribuire e vuol essere cercata solo per se stessa”. Arthur Schopenhauer
Quanto avete letto, si trova nel mio libro "Vivere qui, in questa società": https://www.facebook.com/notes/natale-adornetto/vivere-qui-in-questa-societ%C3%A0-libro-di-natale-adornetto/646711469479153/
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È proprio così...bravo davvero, illuminante articolo
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