LA DISINFORMAZIONE SULLE SCIE
Per "disinformazione" si intende: la consapevole diffusione di informazioni appositamente errate o distorte al fine di influenzare l'opinione pubblica su un determinato argomento. Per "disinformazione" si intende anche la totale mancanza di informazione riguardo un determinato argomento.
Se ad esempio, supponendo per assurdo, in un articolo viene riportato che "possiamo tranquillamente abbandonare i rifiuti di plastica nell'ambiente in quanto essi non sono dannosi per l'ecologia"… si tratta di disinformazione.
Chi si occupa di scie chimiche da tempo ha riscontrato una forte ostilità da parte dei media ufficiali nel parlare di questo problema. Il più delle volte, quando su una grossa testata giornalistica appare un articolo sulle "strane scie bianche nel cielo" si legge che esse sono le normali scie degli aerei e che non c'è da preoccuparsi: va tutto bene.
Questa è disinformazione.
Ad affiancare queste parole confortanti parole non mancano di certo frasi denigratorie quali: "i complottisti pensano che…", "sono solo fantasie", "teorie della cospirazione", "strane teorie", "strane voci che circolano sul web", "teorie per lucrare sulla gente.. ", ecc.
Questa è disinformazione.
Anche in Internet gli esempi non si sprecano. E' sufficiente fare una piccola ricerca con Google per rendersi conto di quanti blog e siti sono interessati a queste "normalissime scie di condensazione". Come mai tutto questo interesse? Come mai tutto questo accanimento contro l'informazione?
Sovente, chi tenta di spiegare che le scie chimiche non esistono basa le proprie affermazioni su vaghe argomentazioni ignorando completamente molti aspetti del problema. Nei casi peggiori si riscontra un'insignificante ironia nei confronti di un problema che dovrebbe riguardare tutti e soprattutto, una grave mancanza di rispetto nei confronti di tutti i cittadini comuni che si adoperano per far emergere l'informazione. Screditando il fenomeno e le persone si tende a denigrare una realtà che sta davanti agli occhi di tutti.
Questa è disinformazione.
In televisione, il problema delle scie bianche nel cielo non è mai stato affrontato. Il che è ancora peggio. Non un giornalista o un presentatore si è mai posto il problema di accennare al fatto che sulle nostre teste ci sono delle controverse scie bianche, causa di molte discussioni sul web.
Questa è disinformazione.
Qualche telegiornale e quale programma ambientale ha proposto dei servizi riguardanti le scie degli aerei utilizzabili per prevedere il meteo o in correlazione all'inquinamento atmosferico.
Questa è disinformazione.
Ma la disinformazione più subdola si nasconde dietro i messaggi subliminali, soprattutto se rivolti ai bambini. I messaggi subliminali sono informazioni che il cervello assimila a livello inconscio, senza che chi le riceve se ne rende conto. La maggior parte dei messaggi subliminali avviene attraverso l'uso di immagini o video, diffusi al fine di diffondere pensieri ed ideologie di qualsiasi natura.
Ad esempio, se in una scena di un film che stiamo seguendo viene ripreso un cielo con delle lunghe scie bianche nel cielo, probabilmente in quel momento non ci accorgiamo di quel particolare, poiché la nostra attenzione è concentrata altrove. Il nostro cervello, però,è in grado di assimilare quell'immagine. Se poi un'immagine simile la vediamo in una scena di un secondo film, poi di un terzo film, poi in uno spot pubblicitario, poi in un secondo spot pubblicitario, poi in una scena di un cartone animato per bambini, poi in un secondo film di animazione, poi in un servizio al Tg, poi in un secondo servizio al Tg, poi in una trasmissione televisiva con riprese all'aperto, poi in una seconda trasmissione, poi in un altro servizio televisivo ancora, poi in un manifesto pubblicitario nelle strade della nostra città, poi in un secondo manifesto pubblicitario, poi in una foto di un articolo su un quotidiano che parla di giardinaggio, poi in un secondo articolo, poi in un terzo ancora, poi tra le pagine di un giornale come sfondo di una pubblicità di elettrodomestici, poi in un secondo giornale, poi in una seconda pubblicità, poi in una terza ancora, e così via…
…a quel punto, molto probabilmente, il nostro cervello accetterà per reale un cielo pieno di lunghe scie bianche e quando ne vedremo uno così dal vivo non ne rimarremo minimamente stupiti.
Teniamo a precisare che in alcuni casi la presenza delle scie chimiche può essere casuale e involontaria. In un film, ad esempio, la presenza di una scia chimica all'interno di una scena può essere casuale e molto probabile, dal momento che le scie chimiche sono un fenomeno quasi quotidiano. Ma possiamo attribuire al stessa casualità anche ai cartoni animati? In questo caso, le scie nel cielo non sono lì casualmente ma c'è qualcuno che le disegna. Perché le disegna?
Purtroppo, la massiccia campagna di disinformazione non si ferma qui. Evidentemente l'inserimento di immagini subliminali all'interno di prodotti destinati ai bambini non è abbastanza per far accettare le scie chimiche come fenomeno del tutto normale. Esistono dei programmi educativi attraverso i quali gli studenti di ogni età (dalle elementari alle superiori) imparano a riconoscere le nubi in modo originale e divertente. Nelle classificazioni delle nubi, stranamente, compaiono anche le contrails. I bambini imparano così che le scie di condensazione sono un fenomeno normalissimo, che esse possono essere persistenti e che sono innocue come lo sono le nuvole. Nell'imparare ciò, i divertimenti non mancano: parole crociate, giornate all'aria aperta a fotografare le numerose varietà di nuvole per poi creare calendari o atlanti delle nubi, quiz e altri giochi di vario genere. Imparano quindi a riconoscere le scie chimiche come normali scie degli aerei nel modo più semplice possibile: attraverso il gioco.
L'artefice di queste iniziative "educative" è la NASA (National Aeronautic and Space Administration), ente governativo americano responsabile del programma spaziale e la ricerca aerospaziale civile e militare. LA NASA, nota per l'impegno in missioni nello spazio e nell'esplorazione di Marte, esalta sul suo sito il fenomeno delle contrails. Come mai un ente spaziale così importante dedica uno spazio oltremisura alle "normalissime scie di condensazione"? Perché spiegare fino alla nausea come si formano le "contrail" come esse si possono classificare? Il fatto più curioso è che di nozioni tecniche ce ne sono ben poche, sostituite da spiegazioni molto vaghe.
Questa non è forse disinformazione?
Come accennato, ci sono delle pagine "educative" dedicate ai giovani di ogni età, giochi, quiz e calendari al fine di spiegare, in anticipo, il fenomeno delle "contrails" (Progetto CERES S'COOL). In questo modo anche un bambino delle elementari sa riconoscere una scia di condensazione, nonostante essa non rispetti le leggi della fisica e nonostante sia lunga, a bassa quota e persistente delle ore. Questi progetti "educativi" sono stati divulgate anche in diverse scuole italiane. Perché i nostri figli devono essere abituati a riconoscere una scia chimica come una scia di condensazione? Perché questa campagna disinformativa sui nostri bambini?
Tutto ciò potrà sembrare inverosimile. Forse nel raccontarvi ciò abbiamo esagerato o forse no. Nelle pagine che seguono abbiamo cercato di lasciare più spazio alle immagini piuttosto che alle parole, in modo di darvi la possibilità di valutare da soli se effettivamente esiste una campagna di disinformazione creata ad arte e a nostra insaputa o se si tratta soltanto di semplici coincidenze.
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fonte http://www.sciechimiche.org/scie_chimiche/index.php?option=com_content&task=view&id=133&Itemid=193
Oggi ho letto questo articolo: un tizio sembra aver trovato un metodo incredibilmente semplice per distruggere le scie chimiche...sembra troppo bello per essere vero, ma perchè non provare?
RispondiEliminaCome dice giustamente l'inventore del metodo, ormai il tempo dell'informazione è finito, bisogna passare all'azione.
http://www.iconicon.it/blog/2012/08/meta-flack-antidoto-alle-scie-chimiche/
Anche perchè la cabala possiede TUTTI i media, e infinite risorse per iniziative di depistaggio.