I CONCUBINI DEL BILDEMBERG
È importante distinguere tra i membri fissi, che partecipano ogni anno alle
conferenze, e gli altri, che vengono invitati occasionalmente. Circa ottanta
personalità vengono invitate, di volta in volta, ogni anno. Queste persone
vengono scelte in base alle materie trattate, che ricadono sotto la loro sfera
di influenza, o per le loro conoscenze professionali e accademiche e so- no all’oscuro della struttura segreta che agisce dietro al “Bilderberg Group” e dei suoi obiettivi più profondi e universali. Tra queste persone, vengo- no se- lezionati dai responsabili del Bilderberg, perché li ritengono utili strumenti per il loro piano di globalizzazione, pochi elementi che, per questo, verranno poi aiutati a ricoprire posizioni politiche molto importanti. Le per- sonalità che non impressionano il Gruppo vengono invitate una volta sola.
Il caso più clamoroso di “reclutamento andato a buon fine”, è stato quello dello sconosciuto Governatore dell’Arkansas, Bill Clinton, che partecipò al suo primo meeting del Bilderberg nel 1991, a Baden-Baden in Germania. In quell’occasione, David Rockefeller spiegò a Clinton che l’“Accordo per il Libero Mercato nel Nord America” (il NAFTA) non era una priorità per il Bilderberg e che quindi lui avrebbe dovuto agire per sostenere la posizione del Gruppo.
L’anno successivo, Clinton venne eletto Presidente degli Stati Uni- ti
e – indovinate un po’ – si rivelò uno strenuo oppositore del NAFTA. La seguente lista evidenzia le coincidenze temporali tra le parteci- pazioni alle Conferenze di alcune personalità e i loro scatti di carriera:
• Bill Clinton: partecipa al meeting del 1991; vince le primarie del Par-
tito Democratico e diventa Presidente degli Stati Uniti nel 1992;
• Tony Blair: partecipa al meeting del 1993; diventa il leader del Par- tito Laburista nel luglio del 1994 e viene eletto Primo Ministro nel maggio del 1997;
• George Robertson: partecipa al meeting del 1998; viene nominato Se- gre- tario Generale della NATO nell’agosto del 1999;
di influenza, o per le loro conoscenze professionali e accademiche e so- no all’oscuro della struttura segreta che agisce dietro al “Bilderberg Group” e dei suoi obiettivi più profondi e universali. Tra queste persone, vengo- no se- lezionati dai responsabili del Bilderberg, perché li ritengono utili strumenti per il loro piano di globalizzazione, pochi elementi che, per questo, verranno poi aiutati a ricoprire posizioni politiche molto importanti. Le per- sonalità che non impressionano il Gruppo vengono invitate una volta sola.
Il caso più clamoroso di “reclutamento andato a buon fine”, è stato quello dello sconosciuto Governatore dell’Arkansas, Bill Clinton, che partecipò al suo primo meeting del Bilderberg nel 1991, a Baden-Baden in Germania. In quell’occasione, David Rockefeller spiegò a Clinton che l’“Accordo per il Libero Mercato nel Nord America” (il NAFTA) non era una priorità per il Bilderberg e che quindi lui avrebbe dovuto agire per sostenere la posizione del Gruppo.
L’anno successivo, Clinton venne eletto Presidente degli Stati Uni- ti
e – indovinate un po’ – si rivelò uno strenuo oppositore del NAFTA. La seguente lista evidenzia le coincidenze temporali tra le parteci- pazioni alle Conferenze di alcune personalità e i loro scatti di carriera:
• Bill Clinton: partecipa al meeting del 1991; vince le primarie del Par-
tito Democratico e diventa Presidente degli Stati Uniti nel 1992;
• Tony Blair: partecipa al meeting del 1993; diventa il leader del Par- tito Laburista nel luglio del 1994 e viene eletto Primo Ministro nel maggio del 1997;
• George Robertson: partecipa al meeting del 1998; viene nominato Se- gre- tario Generale della NATO nell’agosto del 1999;
• Romano Prodi: partecipa al meeting del 1999; riceve l’incarico di Presidente della UE nel settembre del 1999. Ricopre tale incarico fino a
gennaio 2005; nel 2006 viene eletto Presidente del Consiglio italiano.
fonte il club bildeberg
Mario Monti,
un pezzo del Club Bilderberg made in Italy
Il nuovo premier italiano fa parte, da tempo,
del più potente e segreto organo decisionale del mondo
a cui si devono decisioni per il futuro di tutti noi
Mario Monti, il nuovo Primo Ministro italiano dopo l’era Berlusconi, fa parte del Club Bilderberg. E cosa sia questo esclusivisssimo Club lo spiega bene lo scrittore e giornalista spagnolo Daniel Estulin che ne ha fatto il centro della sua vita professionale. Arianna Editrice ha già pubblicato la prima versione del suo libro, Il Club Bilderberg appunto, e a breve uscirà con un’edizione aggiornata.
Una foto tratta da Il Club Bilderberg.
Mario Monti ad una riunione del Club sta parlando con con Jean-Pierre Hansen, presidente della “Suez Tractabel”
Mario Monti,
un pezzo del Club Bilderberg made in Italy
Il nuovo premier italiano fa parte, da tempo,
del più potente e segreto organo decisionale del mondo
a cui si devono decisioni per il futuro di tutti noi
Mario Monti, il nuovo Primo Ministro italiano dopo l’era Berlusconi, fa parte del Club Bilderberg. E cosa sia questo esclusivisssimo Club lo spiega bene lo scrittore e giornalista spagnolo Daniel Estulin che ne ha fatto il centro della sua vita professionale. Arianna Editrice ha già pubblicato la prima versione del suo libro, Il Club Bilderberg appunto, e a breve uscirà con un’edizione aggiornata.
Una foto tratta da Il Club Bilderberg.
Mario Monti ad una riunione del Club sta parlando con con Jean-Pierre Hansen, presidente della “Suez Tractabel”
Monti è un testardo: si innamora delle sue idee anche se portano danno agli italiani. Basta vedere la bastonata ricevuta alle elezioni.
RispondiEliminaPassera, come Lili Gruber, non sono sereni nei loro giudizi e non avrebbero dovuto essere chiamati a far parte di un Club che ha l'ambizione di migliorare il mondo. Luisa Nemez