La trama.
In un futuro imprecisato, dominato dai ghiacci, dove la presenza umana conta le sue ultime vite nell'attesa che il "ciclo" della vita si esaurisca, Essex, un cacciatore di foche, arriva in una cittadina imprecisata dove l'attività principale è il Quintet: gioco da tavolo praticato dalla popolazione della cittadina, divisa in rigide caste, al vertice delle quali si trova quella dei giocatori di quintet. Questo si sviluppa in tornei di cinque partecipanti. Sembra essere per questa gente l'unico motivo di "vita" tra una popolazione resa sterile dalla riproduzione per clonazione, ormai rassegnata ad essere l'ultima e né l'affacciarsi del ritorno della fertilità, né il ritorno di animali che si credevano estinti da decenni sembra risolvere la dilagante crisi morale in un mondo dove non v'è più nulla da vedere, da imparare.
Una glaciazione universale ha ricoperto la Terra, non esiste più vita animale o vegetale e solo dei licheni nascono e permettono ai viventi di distillare la "booza", un liquore con il quale a volte i più ricchi tentano di dimenticare la realtà. Le città sono immobili sotto una cortina di ghiaccio e i più deboli si lasciano afflosciare nelle strade, dove branchi di cani randagi li divoreranno. I più vitali degli uomini e delle donne praticano il "Quintet", un gioco in cui il vincente ha il diritto legale all'eliminazione dei perdenti e il gusto del brivido della morte sfiorata e momentaneamente elusa. Essex, un cacciatore per il quale non esistono più foche, torna nella sua città insieme alla compagna Vivia che è incinta. I due raggiungono Redstone, fratello di Essex, ma Vivia perde la vita a causa di una bomba. Per scoprire il perché dell'assurdo assassinio, Essex assume il nome di Redstone ed entra nel gioco in cui deve scontarsi con Deuca, Goldstar, Ambrosia e Saint Christopher. Risultato vincitore, Essex esige dal cinico giudice Grigor la spiegazione del gioco e l'indicazione del premio guadagnato. Il quintet racchiude infatti un mondo di violenza ritualizzata che prevede l'eliminazione fisica dei perdenti. L'unica manifestazione di vita intelligente prevede la fine della stessa: un gioco dove non si può decidere se partecipare; ci si ritrova dentro, come nella vita, preciserà Gregor nel monologo che racchiude l'essenza del film.
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