ELIMINAZIONE DEI TUMORI PER AUTOLISI
I medici ed i chirurghi credono comunemente che non vi sia ≪rimedio≫ ai fibromi, se non mediante l’ablazione chirurgica. Mentre la chirurgia e` preferita per altri tipi di tumore, i raggi e il radio sono frequentemente impiegati per trattare i fibromi. Ne ́ l’asportazione dei tumori con bisturi, ne ́ la loro distruzione mediante i raggi e il radio sopprimono la causa; spesso, i tumori tornano sotto forma maligna.
Il trattamento radicale dei tumori richiede la soppressione di tutte le cause di perversione metabolica e il ripristino di una nutrizione normale. Quando cio` viene fatto, i tumori tendono a scomparire.
I tumori, essendo composti dello stesso tipo di tessuto delle altre strutture corporee, sono suscettibili di disintegrazione autolitica proprio come il tessuto normale e, come prova l’esperienza, subiscono la dissoluzione e l’assorbimen- to grazie a varie circostanze, ma soprattutto durante il digiuno. Il lettore in grado di capire come il digiuno riduce la quantita` di grasso del corpo e la massa muscolare, puo` realizzare che esso ridurra` anche la dimensione del tumore, che potra` addirittura sparire. Gli manca quindi soltanto di realizzare che il processo di disintegrazione del tumore si effettua molto piu` rapidamente di quello del tessuto normale.
Piu` di cento anni or sono, Graham rilevava che quando il corpo usa piu` nu- trimento di quanto riceve giornalmente ≪e` regola generale della economia vita- le≫ che ≪gli assorbenti che scompongono le sostanze privilegiano sempre quelle che hanno minore utilita` nell’economia della funzione. Conseguentemente, tutte le accumulazioni morbose, come gozzi, tumori, ascessi, ecc. . . diminuiscono rapidamente e spesso spariscono completamente grazie a un’astinenza severa e prolungata, o a un digiuno≫.
Potrei citare molti uomini con una grande esperienza del digiuno per corro- borare cio` che dico sull’autolisi dei tumori; ma non voglio annoiare i miei lettori con delle citazioni. Mi accontentero` di farne soltanto una. Mr. Mac-Fadess dice: ≪La mia esperienza di digiuno mi ha dimostrato, senza possibilita` di dubbio, che una crescenza estranea di qualsiasi tipo puo` essere assorbita nella circolazione, semplicemente obbligando il corpo a usare come nutrimento ogni elemento non necessario in esso contenuto. Quando una crescenza estranea e` diventata dura, un lungo digiuno puo` non bastare per conseguire il risultato; ma, quando essa e` morbida, il digiuno si concludera` generalmente con il suo assorbimento≫.
A causa di circostanze diverse, alcune note, altre ignote (il tipo di tumore, la sua posizione, il peso dell’ammalato, lo stato generale del corpo, le condizioni locali, ecc. . . ), la velocita` di assorbimento del corpo differisce negli individui a digiuno. Citero` due casi estremi, per evidenziare il grande margine di differenza in questo processo.
Una donna, di meno di quarant’anni, aveva un fibroma uterino gros-
so circa quanto un pompelmo medio. Esso fu completamente assorbito in 28 giorni di totale astinenza da qualsiasi cibo, salvo l’acqua. In questo caso l’assorbimento e` stato di una rapidita` straordinaria.
L’altro caso riguarda un tumore simile in una donna avente pressappoco la stessa eta`. Il tumore aveva circa le dimensioni di un uovo d’oca. Un digiuno di 21 giorni ridusse il tumore al volume di una noce inglese. Il digiuno venne interrotto a causa della fame. Un altro digiuno di 17 giorni, alcune settimane piu` tardi, fu necessario per completare l’assorbimento del tumore. Questo fu un caso inconsuetamente lungo.
I tumori del seno nella donna (che vanno dalle dimensioni di un pisello a quelle di un uovo d’oca) scompariranno in un lasso di tempo compreso fra tre giorni e tre settimane. Ecco un caso rimarchevole che risultera` interessante ed istruttivo per il lettore.
Una giovane donna di 21 anni aveva al seno destro una tumefazione enorme e dura, un po’ piu` piccola di una palla da biliardo. Durante 4 mesi, l’aveva fat- ta soffrire molto. Finalmente consulto` un medico che diagnostico` un cancro e la spinse a un’operazione immediata. Ando` a trovarne un altro, poi altri due e ciascu- no di essi fece la stessa diagnosi (cosa poco ordinaria), incitandola all’ablazione immediata.
Invece di rivolgersi al chirurgo, la giovane donna fece ricorso al digiuno e in capo a 3 giorni esatti senza cibo, ≪il cancro≫ e tutti i dolori che aveva sparirono.
Non vi e` stata alcuna ricaduta in 13 anni, per cui si puo` dire che la guarigione sia stata totale.
Centinaia di questi casi, dovuti al digiuno, ci hanno convinti che i chirur- ghi asportano un gran numero di ≪tumori≫ e ≪cancri≫ che non sono tali. Cio` ci rende molto scettici sulle statistiche pubblicate per dimostrare che l’operazione tempestiva previene o guarisce il cancro.
L’eliminazione dei tumori per autolisi presenta molti vantaggi rispetto all’a- sportazione chirurgica. La chirurgia e` sempre pericolosa, mentre l’autolisi e` un processo fisiologico e non comporta pericoli. La chirurgia riduce sempre la vitalita`, portando acqua alla perversione metabolica, che e` all’origine del tumore.
Il digiuno, mediante il quale l’autolisi del tumore viene accelerata, normalizza la nutrizione e consente l’eliminazione delle tossine accumulate, aiutando cos`ı a sopprimere la causa del tumore. Dopo l’asportazione chirurgica, i tumori tendono a riformarsi. Dopo l’asportazione autolitica, invece, vi e` scarsa tendenza alla re- cidivita`. Dopo l’operazione i tumori tornano in forma maligna. La tendenza alla malignita` e` soppressa col digiuno.
In Europa e in America, migliaia di tumori sono stati autolisi negli ultimi cin- L’altro caso riguarda un tumore simile in una donna avente pressappoco la stessa eta`. Il tumore aveva circa le dimensioni di un uovo d’oca. Un digiuno di 21 giorni ridusse il tumore al volume di una noce inglese. Il digiuno venne interrotto a causa della fame. Un altro digiuno di 17 giorni, alcune settimane piu` tardi, fu necessario per completare l’assorbimento del tumore. Questo fu un caso inconsuetamente lungo.
I tumori del seno nella donna (che vanno dalle dimensioni di un pisello a quelle di un uovo d’oca) scompariranno in un lasso di tempo compreso fra tre giorni e tre settimane. Ecco un caso rimarchevole che risultera` interessante ed istruttivo per il lettore.
Una giovane donna di 21 anni aveva al seno destro una tumefazione enorme e dura, un po’ piu` piccola di una palla da biliardo. Durante 4 mesi, l’aveva fat- ta soffrire molto. Finalmente consulto` un medico che diagnostico` un cancro e la spinse a un’operazione immediata. Ando` a trovarne un altro, poi altri due e ciascu- no di essi fece la stessa diagnosi (cosa poco ordinaria), incitandola all’ablazione immediata.
Invece di rivolgersi al chirurgo, la giovane donna fece ricorso al digiuno e in capo a 3 giorni esatti senza cibo, ≪il cancro≫ e tutti i dolori che aveva sparirono.
Non vi e` stata alcuna ricaduta in 13 anni, per cui si puo` dire che la guarigione sia stata totale.
L’eliminazione dei tumori per autolisi presenta molti vantaggi rispetto all’a- sportazione chirurgica. La chirurgia e` sempre pericolosa, mentre l’autolisi e` un processo fisiologico e non comporta pericoli. La chirurgia riduce sempre la vitalita`, portando acqua alla perversione metabolica, che e` all’origine del tumore.
Il digiuno, mediante il quale l’autolisi del tumore viene accelerata, normalizza la nutrizione e consente l’eliminazione delle tossine accumulate, aiutando cos`ı a sopprimere la causa del tumore. Dopo l’asportazione chirurgica, i tumori tendono a riformarsi. Dopo l’asportazione autolitica, invece, vi e` scarsa tendenza alla re- cidivita`. Dopo l’operazione i tumori tornano in forma maligna. La tendenza alla malignita` e` soppressa col digiuno.
quant’anni e l’efficacia del metodo e` fuori dubbio. Non posso dare informazioni certe sui tumori delle ossa e dei nervi; ma poiche ́ questi sono soggetti alle stesse regole di nutrizione di tutti gli altri tumori, sono incline a pensare che essi pos- sano essere autolisi altrettanto efficacemente. Queste cose sono certe: il processo ha i suoi limiti e i tumori che hanno potuto svilupparsi enormemente risulteranno soltanto ridotti di volume, mentre non tutte le cisti verranno riassorbite.
Si raccomanda, pertanto, d’intraprendere il o i digiuni necessari quando il tu- more o la cisti e` relativamente piccola. Un’altra limitazione deve essere evidenzia- ta: ovvero, che i tumori la cui posizione e` tale da arrestare il flusso linfatico con- tinueranno a crescere (nutrendosi con il conseguente eccesso di linfa) malgrado il digiuno.
Nei casi in cui non si consegue l’assorbimento completo, il tumore viene ridotto in misura tale da non costituire piu` una minaccia. Successivamente, un modo di vita corretto bastera` a prevenire un aumento della crescita. In verita`, vi sono casi in cui il tumore ha regredito soltanto grazie a un modo di vivere corretto dopo il digiuno.
E` necessario aggiungere che tutte le cause di tossiemia e di enervazione de- vono essere corrette e che una buona salute si costituisce grazie al miglior uso di ciascun fattore igienico.
Nel fibroma uterino, all’utero deve essere restituita una posizione normale, mentre la congestione sanguigna del bacino deve essere eliminata.
fonte TUMORI E CANCRI – del dott. H.M. Shelton
Si raccomanda, pertanto, d’intraprendere il o i digiuni necessari quando il tu- more o la cisti e` relativamente piccola. Un’altra limitazione deve essere evidenzia- ta: ovvero, che i tumori la cui posizione e` tale da arrestare il flusso linfatico con- tinueranno a crescere (nutrendosi con il conseguente eccesso di linfa) malgrado il digiuno.
Nei casi in cui non si consegue l’assorbimento completo, il tumore viene ridotto in misura tale da non costituire piu` una minaccia. Successivamente, un modo di vita corretto bastera` a prevenire un aumento della crescita. In verita`, vi sono casi in cui il tumore ha regredito soltanto grazie a un modo di vivere corretto dopo il digiuno.
E` necessario aggiungere che tutte le cause di tossiemia e di enervazione de- vono essere corrette e che una buona salute si costituisce grazie al miglior uso di ciascun fattore igienico.
Nel fibroma uterino, all’utero deve essere restituita una posizione normale, mentre la congestione sanguigna del bacino deve essere eliminata.
fonte TUMORI E CANCRI – del dott. H.M. Shelton
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