MONTI E IL SUO COCCODRILLO...


occorre prendere coscienza del fatto che tutto quanto ci verrà riproposto nelle prossime settimane altro non sarà che un misero teatrino, con tanti mestieranti impegnati a recitare ciascuno la propria parte, affinché alla fine dei giochi questa commedia dell’assurdo possa andare in porto.
Quella che M
onti ed il suo coccodrillo intendono portare a termine nel più breve tempo possibile non è una riforma del lavoro……


ma semplicemente la traduzione in pratica degli 

ordini a suo tempo impartiti dalla BCE e dal FMI, che impongono, come già avvenuto in Grecia, la “cinesizzazione” del lavoratore, da praticare attraverso tutta una serie di provvedimenti che lo rendano sempre più vulnerabile, precario e disperato, con la conseguenza di ottenere uno “schiavo” in lacrime rassegnato a lavorare molto e mangiare poco.

Si parla e si parlerà di art.18, di cassa integrazione, di mobilità o sussidi, ma il fulcro della questione non verte assolutamente intorno a questi termini. Gli argomenti che coloreranno i paginoni dei giornali, sono solamente la cortina fumogena utilizzata per fuorviare l’attenzione dell’opinione pubblica, indirizzandola verso falsi obiettivi.
I sindacati (vera e propria quinta colonna dei banchieri) daranno vita alla farsa del poliziotto buono e di quello cattivo. Con Cisl e UIL pronte ad inchinarsi di fronte a Confindustria e la CGIL disposta ad immolarsi per difendere con furia belluina la sopravvivenza dell’art. 18. La Fiom andrà perfino oltre, proponendo una giornata (di quelle poi tutti a casa felici e contenti) di sciopero per dimostrare la propria contrarietà.

Per un mese si discuterà, si “combatterà”, fiumi di parole prenderanno corpo sui giornali e in TV. Battaglie all’ultimo sangue (di rapa) faranno da contraltare ai simposi degli economisti e dei giuslavoristi. Sindacalisti “buoni” si accapiglieranno con quelli “cattivi”, dividendo in due le platee dei talk show.

Prima che come anticipatamente concordato fra tutti i contendenti, vengano tradotti in pratica gli ordini della BCE e dell’FMI, pronti per essere immediatamente votati dai camerieri in parlamento e dare il via alle raffiche di licenziamenti.



fonte http://ilcorrosivo.blogspot.com/2012/02/il-poliziotto-buono-e-quello-cattivo.html
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