giovedì 2 febbraio 2012

NUOVO REDDITOMETRO


Nuovo redditometro 2012. A partire dal 2012 diventerà operativo il nuovo redditometro che ha il fine di sollecitare i contribuenti a denunciare i propri redditi in modo congruente con quella che è la loro capacità di spesa effettiva.  
Il redditometro 2012 entrerà in vigore nel gennaio prossimo dopo un periodo di sperimentazione a partire da questo mese. 
Per i contribuenti il timore è quello che il nuovo redditometro possa diventare uno strumento di accertamento di massa basato su una comparazione piuttosto complessa tra il reddito di ciascuno e la sua capacità di spesa.
Ma come funziona il nuovo redditometro 2012?
I contribuenti vengono innanzi tutti distinti a seconda dell'area geografica di appartenenza. Quindi, quelli del nord-est, nord-ovest, centro, sud e isole.
All'interno di ciascuna area geografica, ogni  contribuente viene inserito in uno degli undici tipi di nuclei familiari e deve dimostrare la conformità tra il suo reddito e le spese da lui sostenute. Per ciò che concerne quest'ultime, le spese che sono oggetto di osservazione sono circa 100, ripartite in sette categorie. Tali categorie sono:
- abitazione;
- mezzi di trasporto;
- contributi e assicurazioni;
- istruzione;
- attività sportive, ricreative e cura della persona;
- altre spese significative quali gioielli o oggetti d’arte;
- investimenti mobiliari e immobiliari.
Facendo un rapporto tra quelle che sono le spese sostenute e quello che è il reddito dichiarato da ciascun contribuente si giunge a determinare il tipo di rischio del contribuente che può essere basso, medio o alto. Il rischio sarà tanto più alto quanto più il il reddito dichiarato dal contribuente si discosta da quello risultante dal redditometro 2012.
Il contribuente con alto rischio viene sottoposto a controlli ordinari approfonditi, mentre quello con rischio medio viene selezionato per un eventuale accertamento presuntivo, infine quello con rischio basso non comporta alcun tipo di intervento. 
Il redditometro 2012 verrà ora testato dapprima dalle associazioni di categoria in modo da verificarne il corretto funzionamento.
Dopo partirà nei confronti di tutti i contribuenti a partire dal 2012