lunedì 26 agosto 2019

QUESTO è CONTE

























Questa foto dice tutto di Conte, é sorpreso anche Tsipras da tanto é LEKKINO

ora che ha bloccato Salvini, il signor LEKKINO é apprezzatissimo negli ambienti UE, dopo l'esperienza di governo un posto lo trovano di sicuro per il LEKKINO
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Che credibilità può avere uno svergognato come Giuseppe Conte? Campeggia sui giornaloni come profeta della Patria di ritorno da Cincinnato. È solo un ambizioso a caccia di potere, un tessitore di manovre che ricorda i peggiori esemplari della vecchissima politica.

Rimanemmo stupefatti quando manifestò il suo favore, in Europa, alla scelta della Von der Leyen. Lo scrivemmo lo scorso 6 luglio, tanto per capire quello che succede oggi. La trama con Angela Merkel per scegliere chi doveva succedere a Juncker alla guida della Commissione Ue avrebbe dovuto vedere l’immediata reazione di Salvini. Che invece sopporto’ il premier limitandosi a votare no mentre i Cinquestelle diventavano determinanti in quell’orrendo voto.
Altro che la Dc…

Peggio ancora quando Conte si è esibito in Senato contro il leader leghista, che era quello che gli aveva permesso di poggiare le natiche per 14 mesi sulla poltrona di palazzo Chigi. Invece di ringraziarlo, una disgustosa requisitoria per inginocchiarsi all’alleato del giorno dopo. Altro che Dc, che aveva uno stile diverso rispetto a questa gente.

Adesso, Conte ansima per una poltrona dal Pd e manda a dire a Di Maio di non giocare col suo nome, in una partita con Zingaretti che sembra disputata apposta per bruciare il premier. Ma la disinvoltura con cui l’avvocato dei fatti suoi più che del popolo pensa di cambiare alleati come le mutande è qualcosa di indicibile.

Mutazione genetica

Conte bis uguale Fanfani 5, con rispetto per Fanfani ovviamente. E a stupire ancora di più quella che appare come la mutazione genetica dei grillini: nati come quelli che non volevano allearsi con nessuno, ora sono quelli pronti a coalizzarsi con chiunque, a partire dagli odiati nemici.

Ecco perché bisogna votare, non si sopporta più l’indifferenza alle alleanze, alle persone, ai contenuti. Al potere comunque e a prescindere è segno di tempi inesorabilmente brutti. E poi, che ci dovete fare con quelle poltrone, inconcludenti come siete…