Cosa è davvero accaduto tra Russia e Ucraina



La guerra in Ucraina non è iniziata con l’invasione russa del Dombass del febbraio 2022. L’invasione è avvenuta ben otto anni dopo che la Repubblica Popolare di Doneck e la Repubblica Popolare di Lugansk si sono autoproclamate indipendenti dall’Ucraina nel 2014.

Come la stessa informazione di regime afferma attraverso Wikipedia, tale invasione da parte della Russia “segna una brusca escalation del conflitto russo-ucraino in corso dal 2014”. Bisognerebbe quindi comprendere come è iniziato il conflitto russo-ucraino nel 2014 e perché queste due repubbliche del Dombass si sono dichiarate indipendenti. Stesso motivo per cui anche la Crimea, sempre nel 2014, in seguito a un referendum dichiarava la sua indipendenza rispetto all’Ucraina.



L’attenzione del pubblico andrebbe quindi focalizzata – ma i media con i loro salotti di discussione si guardano bene dal farlo – sulla data del 2014 e non su quella del 2022.



[detto per inciso, nessuno ha mai rimarcato il fatto che gli americani nel corso degli anni si sono ritirati unilateralmente da ben due trattati internazionali di estrema importanza – di cui uno sul disarmo nucleare – ai quali si era giunti faticosamente negli anni passati, anche e soprattutto grazie alla disponibilità dei sovietici a “sotterrare l’ascia di guerra”. Gli Stati Uniti si sono infatti ritirati dal trattato INF nel 2018 e dal trattato Open Skies nel 2020]



Non è un mistero che già a partire dal 2004 gli statunitensi abbiano sempre investito molto denaro nelle campagne di coloro che sfidavano Viktor Janukovyč nella corsa verso la presidenza dell’Ucraina, sapendo che quest’ultimo è filorusso. A partire dal 2013, attraverso le loro “agenzie”, gli americani hanno sostenuto sommosse popolari in Ucraina con lo scopo di scalzare il presidente in carica Janukovyč.



Questo loro modo di agire non è un mistero e non è una novità, poiché si tratta di una tecnica che utilizzano spesso, di recente lo hanno fatto anche durante la cosiddetta “primavera araba” (a questo link il mio articolo). Il loro fine era rovesciare il governo del presidente Janukovyč, il quale si è sempre dichiarato filorusso e si era rifiutato di associarsi all’Unione Europea. Stiamo dunque parlando di un colpo di stato ordito dai soliti servizi segreti e non di una rivoluzione popolare spontanea, come ci è stato raccontato nei tg.



Come di consueto, il presidente in carica è stato dipinto dalla stampa come un dittatore e oppressore del popolo – il cattivo di turno – e gli è anche stata attribuita una strage di popolazione civile di cui in realtà lui non è mai stato responsabile. L’opinione pubblica occidentale si è dunque bevuta la versione secondo la quale il popolo ucraino odiava Janukovyč ed era invece fortemente filoeuropeo. Quando il presidente è stato letteralmente costretto a fuggire, gli europei erano tutti contenti: il popolo e la democrazia avevano trionfato ancora una volta (cazzo... trionfano un po’ troppo spesso ultimamente!)



Dal 2014, una volta cacciato il filorusso Janukovyč, la lingua ucraina viene considerata per legge l’unica lingua ufficiale del Paese. Cominciano allora le proteste di una parte della popolazione ucraina di lingua russa, la quale attacca il nuovo “governo fantoccio” filoamericano di Kiev. Poiché il neoeletto governo del 2014 non riconosce l’indipendenza degli stati di lingua russa, INIZIA LA GUERRA del Dombass: i separatisti filorussi contro l’esercito ucraino. Questa guerra viene totalmente ignorata dall’Occidente per otto anni, nonostante Putin abbia continuato a fare appelli all’ONU affinché intervenisse per fermare i soprusi dell’esercito ucraino in Dombass ed evitare così un’escalation del conflitto (appelli che io personalmente ricordo, ma di cui non si trova più traccia in rete!!!). Ciò che l’esercito governativo ucraino ha inflitto ai civili russofoni del Donbass in questi otto anni …… non è mai giunto al telegiornale in prima serata …… quindi non è mai successo!



Oggi la cittadinanza occidentale bovina si scaglia contro quello che i media di regime presentano come “Putin l’invasore”, ignorando che l’esercito ucraino ha bombardato e massacrato civili russi per otto anni. La persecuzione contro i russofoni è stata all’ordine del giorno dal 2014 al 2022. I russi non potevano più nemmeno parlare la loro lingua, in quanto dichiarata fuorilegge dal governo!



Gli Stati Uniti hanno sperato per otto anni nella reazione di Putin in modo da creare un’escalation della guerra del Dombass e avere una scusa per intervenire, come fanno un po’ in tutto il mondo. Putin si è giustificato per anni con gli stessi russi separatisti a causa del suo mancato intervento in quei territori, dichiarando di non volere una guerra mondiale e invitandoli a resistere.



Questo è il link di twitter a un video che è stato divulgato nel 2014 dal governo russo poiché il popolo chiedeva un immediato intervento di Putin in Dombass allo scopo di salvare i connazionali perseguitati in quell’area dell’Ucraina. Il video dice che l’intervento è impossibile se non si vuole fare il gioco degli americani e causare una guerra globale:



https://x.com/dessere88fenice/status/1839934860242100557?s=46&t=q4yCLVA7q9D3VrtepSLqFg





Detto questo, il mio scopo non è farvi schierare da una parte o dall’altra, ma solo illustrarvi i fatti, in quanto i media di regime NON RIPORTANO I FATTI NELLA LORO INTEREZZA. Non mi piace la campagna incessante volta a far sembrare i russi dei pazzi assassini che bombardano ospedali e stuprano neonati!

Sappiamo bene a cosa preludono le campagne di “disumanizzazione del nemico”.

I giornalisti di regime possono essere “di regime” – laddove non sono in malafede – proprio in quanto ignorano la storia, soprattutto quella recente. La selezione dei proprio giornalisti da parte di giornali come Corriere, Stampa, Repubblica, il Foglio vi assicuro che è accurata. Il pubblico non ha dunque modo di valutare in maniera distaccata – non emotiva – l’invasione di Putin. Non si è trattato dell’azione di un dittatore impazzito che vuole conquistare un territorio... per poi invadere tutta l’Europa e renderci tutti schiavi (!!!), ma di un intervento militare che nasce come risposta (pure tardiva) a una precisa richiesta di aiuto. I popoli oppressi che hanno fatto una VERA RIVOLUZIONE sono stati quelli del Dombass e della Crimea, che si sono ribellati al governo filoamericano di Kiev per poter passare sotto la protezione della Madre Russia... che evidentemente ritengono più degna (ma questi sono fatti loro, a noi interessa solo sapere come sono andate le cose).
Adesso possedete qualche elemento in più rispetto alla narrazione ufficiale.

Questo non vi esime dal costante lavoro su voi stessi.

Salvatore Brizzi

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