Muk e Pelù

Visto le pericolosissime dichiarazioni neo totalitarie e neo imperialiste esternate da Elon Musk ho deciso di chiudere il mio account sulla piattaforma di sua proprietà», ha sottolineato Piero Pelù su Instagram, a margine di una foto che lo ritrae con il dito medio alzato. «Molti mi dicono che sono un folle a fare questa scelta».

 

«Abbiamo deciso di chiudere il nostro profilo su X, ormai sempre più simile ad una cloaca», hanno scritto invece gli Elio e le Storie Tese. «Riteniamo Elon Musk un pericolo per la democrazia e la libertà e non abbiamo intenzione di continuare a far parte di una piattaforma di cui è proprietario e che utilizza spudoratamente per la sua orribile propaganda. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno seguito negli anni: ce ne andiamo e vi invitiamo a fare lo stesso».



Piero Pelù e Stefano Belisari non sono quindi cattivi o in malafede, ma sono semplicemente idioti. Rappresentano appieno il livello dell’arte odierna... e della cultura di sinistra più in generale. Non sto scherzando: l’idiozia è la caratteristica degli scienziati e degli artisti di questo periodo storico (sono stato di recente alla Biennale di Venezia con degli amici... e ho pianto a lungo!). Dobbiamo accettare la condizione presente e LAVORARE PER COSTRUIRE IL FUTURO, cioè per far tornare l’intelligenza sulla Terra.

 

Su alcune idee di Elon Musk, di Trump e di Putin si può discutere (si veda il mio articolo Tutto buono o tutto cattivo) ma questo non toglie che siano più intelligenti del 99% di coloro che li denigrano (in particolare Elon Musk)... e che li denigrano senza nemmeno capire in profondità di cosa stanno parlando (in particolare quando parla Elon Musk). Quando ha espresso le sue idee sulla coscienza e sul “trasferimento della coscienza” l’ho criticato anche io (la coscienza è il mio campo!), ma ciò non significa che io non lo consideri sempre e comunque più intelligente di me, almeno sul piano della mente razionale.

 

Gli artisti più idioti si sono pubblicamente esposti contro Donald Trump e a favore di Kamala Harris – in un’ingerenza della musica nella politica che appare oramai ridicola e sterile – ma teniamo sempre conto del fatto che stiamo parlando di una decina di personaggi famosi, che sembrano mille solo perché vengono subito esaltati dai media di regime, mentre la grande maggioranza di attori, cantanti e artisti in generale... semplicemente non si sono pronunciati... e poi, evidentemente, hanno votato a favore di Trump (visto che magari ci tengono sia alla PACE che alla LIBERTÀ).

 

Ripeto. Dobbiamo accettare la condizione presente e LAVORARE PER COSTRUIRE IL FUTURO, cioè per far tornare l’intelligenza sulla Terra.

Come sempre, buon Lavoro a tutti... a cominciare dall'interno.

 

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]

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