LA RETE DEGLI INCONSCI

La rete di INCONSCI sostituisce nella realtà L’INCONSCIO COLLETTIVO DI NATURA METAFISICA (ipotizzato da Jung e da alcune antiche filosofie induiste) e la Mente Unica di recente teorizzazione; ma riesce meglio a spiegare moltissimi fenomeni ritenuti esoterici e paranormali:
1) Il futuro che vedono i profeti e i veggenti sono solo altro che delle intercettazioni più o meno casuali, da parte di persone “sensitive”, di trasmissioni telepatiche di progetti inconsci elaborati nella “rete” e che spingono gli uomini inconsapevoli a realizzarli; ma tali progetti umani possono sempre essere modificati con le “preghiere” e con i singoli “liberi arbitri”. Ad esempio nel terzo segreto di Fatima, è stato previsto l’attentato al papa polacco, che venutone a conoscenza, chiese ai fedeli di pregare per lui; e così le preghiere modificarono leggermente il progetto della rete degli inconsci, facendo starnutire un vicino dell’attentatore turco, nel momento in cui premeva il grilletto, e il colpo deviò di pochi centimetri, salvando il PAPA. (Se il futuro fosse stato scritto, invece, con caratteristiche “divine”, nemmeno le preghiere lo avrebbero potuto modificare).
2) Una persona “sensitiva” è una persona che per la struttura del suo cervello e per l’organizzazione dei suoi neuroni e sinapsi, ha maggiori possibilità di far comunicare la propria coscienza con il proprio inconscio, a sua volta collegato alla rete degli altri inconsci umani; e tramite questa rete, trasmettere ed acquisire varie informazioni. Il percorso standard della telepatia è il seguente: (Coscienza A) – (Inconscio A) – (Inconscio B) – (Coscienza B), con la precisazione che gli inconsci comunicano sempre, spesso a nostra insaputa ed indipendentemente dalla nostra volontà; ma le informazioni arrivano alle coscienze solo saltuariamente (spesso a Flash) e in special modo nelle cosiddette persone SENSITIVE.
3) Tutte le rivelazioni non sono di natura divina o illuminazioni dell’IO umano profondo, ma arrivano dalla Rete degli Inconsci, e sono poi elaborati dal nostro cervello, a secondo della nostra cultura e delle nostre credenze religiose.
4) I nostri inconsci, una volta che credono in qualcosa, attribuiscono ad essa un reale potere telepatico capace di influenzare le loro azioni umane (per questo i prodigi e i miracoli non sono esclusiva di una sola religione o pratica esoterica).
5) Gli integralismi nascono spesso per UN ERRORE CHE SI PERPETUA NEI SECOLI, ovvero dal fatto che se una persona è dotata di poteri, apparentemente speciali, ne debba conseguire che sicuramente è illuminato da Dio o divinità varie e quindi è anche detentore di verità. Niente di più falso e forviante: fare dei prodigi o avere delle facoltà latenti della mente non implica assolutamente “il sapere perché i propri poteri sono reali ed efficaci” (del resto ognuno ha una propria verità, sempre diversa dagli altri). Famosa fu l’espressione di padre Pio (veramente illuminato): “Io sono un mistero, soprattutto per me stesso”. E nemmeno il vangelo dei Cristiani è esente da questo GRAVE ERRORE, quando dice “questi fatti sono stati riportati perché voi crediate; ma Gesù ha fatto tanti altri miracoli”, come se fare miracoli fosse la prova indiscutibile che Egli era figlio di Dio.
6) Le informazioni provenienti dalla rete degli inconsci, e che arrivano alle persone “sensitive” spesso vengono travisate, a secondo della cultura e delle associazioni di idee con le informazioni già contenute nelle memorie (conscie ed inconscie) del singolo individuo. Ad esempio nel RAPIMENTO MORO, nella seduta spiritica a cui partecipò Romano Prodi, arrivò l’informazione “GRADOLI”, che fu interpretata, in base alle conoscenze dei presenti, come un paesino che si affacciava nel lago di Bolsena; ma esisteva invece una “via GRADOLI a Roma”; quindi l’informazione della rete degli inconsci era GIUSTA (o al massimo incompleta) e fu travisata, in buona fede, dal medium o dai presenti.
7) La reincarnazione è una travisazione di ricordi che arrivano all’inconscio dalla rete e fa sì che le persone abbiano la sensazione di essere già stati in determinati posti o di aver vissuto delle vite precedenti; non è escluso che buona parte dei ricordi di una persona deceduta vengano (come copia di back up) registrati nella memoria inconscia di un’unica persona vivente; e che questa creda, pertanto, che la sua anima si sia reincarnata (in uno stesso inconscio potrebbero essere così registrati ricordi di più vite passate appartenenti ad altri (non si esclude neppure che tali registrazioni avvengano tra parenti o/e individui della stessa comunità culturale (come il fenomeno del Buddismo).
8) Nelle sedute spiritiche ci si mette in contato non con i defunti, ma con gli inconsci che conservano i loro ricordi e che, con la loro autocoscienza, interpretano la parte stessa dei defunti. Da qui anche il fenomeno dello sciamanesimo.
9) La possessione diabolica, che ha bisogno dell’intervento di un rito di esorcismo, è data dalla possessione di persone “deboli” da parte di inconsci altrui che agiscono tramite l’inconscio della vittima. Nella lotta tra esorcista ed indemoniato vince alla fine chi ha più fede e convinzione e chi ha meno colpe. Per questo gli esorcismi funzionano in tutti i culti e religioni.
10) Le preghiere e le maledizioni, specie se collettive, hanno un potente influsso di influenzare gli inconsci altrui, facendo anche mutare i progetti collettivi inconsci preesistenti.
11) I riti hanno grandissima importanza perché sono delle codificazioni, note nella rete degli inconsci e che notoriamente funzionano (se si cambia rito, sorgono dei dubbi che diminuiscono la loro efficacia).
12) I luoghi sacri hanno la capacità di meglio sintonizzare gli inconsci e di creare delle atmosfere particolari di intendi.
13) L’effetto placebo, specie se anche il metodo è all’oscuro del placebo, funziona proprio per convinzione inconscia indotta.
14) Il potere dei santi (che in genere sono sciamani o medium) si accresce con la fede dei fedeli, agendo come GRID (o capo stormo di uccelli) e convogliando le intenzioni di moltissimi inconsci. Più un santo è creduto e pregato e più accresce il suo potere (come Padre Pio), i cui ricordi possono essere oggi registrati in un unico inconscio.
15) La possibilità che il fenomeno del NON LOCALISMO sia più generale e che comprenda sia il mondo biologico, e sia il non biologico (come dimostrerebbero gli esperimenti del Princeton Engineering Anomalies Research (PEAR), in una serie di esami con un dispositivo chiamato generatore di eventi casuali o REG. Quindi, una sorta di comunicazione “telepatica” sia generale e sia delle varie specie, e che nell’uomo, 200000 anni fa, con l’acquisizione dell’astrazione (come dimostrano le pitture rupestri), sia stata messa a disposizione dell’inconscio (con una propria limitata coscienza) per trasmettere anche il proprio linguaggio e trasferire le informazioni principali della mente alla rete degli inconsci, prima della distruzione della sua rete neuronale, per formare la memoria storica collettiva e dare vita al fenomeno dello sciamanesimo, con la nascita del culto dei morti e degli antenati. Questa visione non modifica le basi della teoria pervenuta nel sogno.
16) Viene confermato che le trasmissioni avvengono nell’inconscio che riesce a sintonizzarsi con una o più menti contemporaneamente (come il pensiero seguito da Crick e Koch); anche se non si escludono i “campi morfogeni” del biologo inglese Rupert Sheldrake (che darebbero il medesimo effetto).
17) Gli studi dello scienziato tedesco Fritz-Albert POPP hanno messo in evidenza che ogni organismo vivente emetteva una debole radiazione luminosa e che il DNA con la sua forma a doppia elica allungata era un’efficace antenna per la ricetrasmissione di onde elettromagnetiche. Inoltre nelle persone sane la luce emessa (tra le tante armoniche delle radiazioni) seguiva determinate configurazioni, secondo ritmi biologici che si ripetevano in maniera uguale ad intervalli di giorni precisi; mentre negli ammalati di cancro la luce andava spegnendosi. Nel caso, invece, di persone con sclerosi multipla, avveniva l’opposto, assorbendo la luce ed impedendo alle cellule di svolgere il proprio lavoro. L’ipotesi di Popp è quindi quella che l’emissione di fotoni contengono il segreto della salute e dell’infermità. Questo potrebbe spiegare anche il perché pranoterapeuti possano guarire altre persone emanando le loro radiazioni; o il fenomeno dell’omeopatia e dell’agopuntura cinese. Inoltre spiegherebbe fenomeni come la radioestesia e la rabdomanzia (ovvero, l’inconscio di queste persone particolari percepirebbe una gamma più ampia di frequenze di radiazioni, che somatizzerebbe poi con il pendolino e il bastone da rabdomante). Stesso fenomeno per “rabdomanzie” di malefici (sofferenza per attacchi malefici inconsci) percepiti da esorcisti particolari come quello di Messina. Inoltre potrebbe spiegare il fenomeno per cui alcuni riescono a percepire le “auree” e i loro colori, più o meno positivi.
18) Una concetto fondamentale della nuova teoria, basata sulla trasmissioni telepatiche tra inconsci, per fenomeni evolutivi–darwinistici, caratterizzati da possibili necessità di comunicare telepaticamente, nei millenni precedenti, è che l’eventuale regressione evolutiva, negli ultimi secoli dei popoli civilizzati (specialmente in quelli occidentali), delle comunicazioni tra coscienza e inconscio dei singoli individui, non implica necessariamente la contemporanea e parallela regressione delle trasmissioni telepatiche inconsce, che potrebbero venire costantemente usate e sviluppate per fenomeni pseudo-spirituali come le preghiere e i riti delle varie fedi e culti esoterici, oltre ai vari progetti inconsci neutri, del bene e del male (e di cui gli uomini ne hanno sempre meno avvertenze, a parte le cosiddette persone “sensitive”). In altri termini la regressione delle comunicazioni tra coscienza ed inconscio è indipendente dall’eventuale regressione (o evoluzione) delle trasmissioni telepatiche tra inconsci. Queste ultime considerazioni rendono la teoria più attendibile nei confronti della realtà percepibile.
19) Nella rete degli inconsci si può ipotizzare l’esistenza, in senso telepatico-informatico, del MALE e del BENE (uno guidato dall’esaltazione degli istinti, delle passioni, dalla ribellione alle leggi, dalla tentazione latente dell’autodistruzione e dagli egoismi personali) e l’altro guidato dal perseguimento del bene comune di tutta l’umanità, anche a costo di sacrifici personali (e anche con estremi atti di generosità e d’altruismo). Tutto questo si può paragonare ad un termitaio o a un formicaio, in cui un gruppo di individui “impazziscono” e si fanno trasportare dagli egoismi personali e dalle proprie passioni; o a un organo in cui nasce un tumore maligno (fatto da cellule impazzite) che clona se stesso (in modo egoistico e distruttivo per l’organo di cui fa parte, e alla fine anche di se stesso).
20) In questa concezione nella rete degli inconsci viaggia di tutto, e spesso in modo caotico. Riflettiamo infatti su chi è il REGISTA di una comunità di insetti e su quante comunità di insetti vi sono. Riflettiamo anche quanti stormi di uccelli volano contemporaneamente, seguendo schemi diversi. E proiettiamo queste riflessioni nell’umanità. Possiamo ipotizzare:
- progetti del male localizzati (anche nelle varie religioni)
- progetti del male cumulativi
- progetti del bene comune localizzati
- progetti del bene comune cumulativi
- progetti neutri ed individuali
- preghiere individuali
- preghiere collettive
- maledizioni, imprecazioni, fatture, malocchio, invidia
- possessioni diaboliche e d esorcismi
Il tutto però (e questa è la parte che si distacca di più dalle precedenti teorie), in modo singolare ed indipendente che spesso fa scontrare tra di loro i vari progetti che si modificano a vicenda. Questo spiega perché il BENE non prevalga sempre sul MALE (al limite il Bene può essere guidato dallo SPIRITO SANTO dei cattolici “i ricordi di Cristo gestiti da un inconscio”, ma non ha potere assoluto sulla rete degli inconsci) e perché IL LIBERO ARBITRIO INDIVIDUALE ESISTE, MA NON SEMPRE E’ DETERMINANTE.
21) Dal punto di vista filosofico-religioso, le nostre teorie si distaccano sia dal MONOPOLIO del Grande Architetto (o DIO delle religioni monoteistiche) e sia dal DUOPOLIO del male e del bene, in una NUOVA VISIONE in cui concorrono, oltre ai progetti del male e del bene, anche progetti minori e/o temporanei che si intersecano e si influenzano vicendevolmente; e in cui le SINGOLE SCELTE INDIVIDUALI, DI UN GRUPPO, DI UN POPOLO, O DI TUTTA L’UMANITA’ possono avere un PESO a volte DECISIVO; quindi un invito a combattere, a resistere, a rialzarsi ogni volta che si cade, e a sospendere la DOMANDA di Giobbe su “di chi è la colpa delle nostre disgrazie”. In questa visione IL SINGOLO UOMO o l’UMANITA’ INTERA acquistano una grande potenzialità, che dà NUOVA FIDUCIA e SPERANZA, in contrapposizione a una visione passiva dominata dal DETERMINISMO o dal CASO. Una visione affascinante ed ottimistica della vita che acquista anche una sua ETICA nei rapporti interpersonali, e di amore verso i propri simili, non inferiore a quella cristiana o buddista.
dal blog :la rete degli inconsci

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