LA "GRANDE SVEGLIA" STA PER SUONARE
Perché — ad oggi 5.9.2013 — ancora continuano a non fermare il disastro di Fukushima?
Ebbene, il
motivo non è certo che si preoccupano delle centinaia di miliardi di
euro o di dollari che occorrono per fermarlo, visto che, anzi, ogni
volta che qualcuno spende c’è qualcun altro che incassa, e questo
piacerebbe molto a tutti perché sarebbe un modo di incrementare il
business.
Il motivo
è invece che le enormi cifre e la mobilitazione planetaria che
occorreranno per fermarlo provocheranno un sommovimento e un terrore
tali che implicheranno la fine, in un momento, non solo delle
centrali atomiche, ma delle concezioni consumistiche di cui esse sono
espressione, per cui comincerà l’era umanistica.
Quella
cioè basata sulla fine dello strategismo e l’inizio dell’era
dell’intelligenza intesa come capacità di svilupparsi passando
attraverso lo sviluppo degli altri. Un passaggio culturale senza il
quale l’umanità non si può più salvare.
La ‘grande
sveglia’ sta insomma per suonare, e inizierà a suonare entro
qualche settimana o qualche mese: l’umanità sta per accorgersi nel
modo più drammatico di avere leso il pianeta, e le dinastie bancarie
e gli gnomi massoni che lavorano al loro servizio stanno per rendersi
conto che nemmeno loro hanno un pianeta di riserva sul quale
rifugiarsi..
L’allarme
scatterà in America, perché gli americani hanno sì gli occhi
coperti dalle loro stupide bistecche, ma — ora che il Pacifico, e
poi la Florida, non sarà più praticabile (nel senso di non
balneabile, non navigabile ecc.) per le radiazioni, che poi
pervaderanno anche le palme di Miami e pian piano tutta l’America
(del resto del mondo gli importa poco) — capiranno d’un tratto
che non li può salvare né Iron Manné nessun altro
degli eroi dei film e delle serie televisive in cui vivono alienati e
su cui si basa la loro cultura..
Questo non
certo per parlar bene dei governanti, politici e giornalisti
italiani, che sono così presi dalle loro beghe che se i tre noccioli
atomici che sono spofondati non si sa dove senza che nessuno dica una
parola a riguardo emergono nello spiazzo dinanzi all’ingresso del
Parlamento non se ne accorgono nemmeno finché non gli incendia i
vestiti.
In ogni
modo, ora che alle cisterne di acqua fresca con le quali questi
dissociati mentali della Tepco e del governo giapponese hanno cercato
di spegnere il mostro atomico dovranno sostitursi chissà quali
incredibili tecnologie, si sveglieranno tutti.
C’è
solo da sperare — una volta contati i danni — che resti
abbastanza per poter andare avanti e la lezione sia sufficiente,
perché la follia sociale è al punto che potrebbe anche non
bastare..
Alfonso
Luigi Marra
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