venerdì 20 maggio 2011

ASTROLOLOGIA SCIENZA DELLA NON-DUALITA'

Occorre comprendere alcune cose. Prima di tutto, si deve tener presente che, da un
punto di vista scientifico, l’intero sistema solare è nato dal Sole. La Luna, Marte,
Giove, e tutti gli altri pianeti, inclusa la Terra, sono parti organiche del Sole.
Pian piano, sulla Terra nacquero gli esseri viventi: dai microorganismi, alle piante
all’uomo. L’uomo è una parte organica della Terra, che a sua volta è una parte
organica del Sole. È come una madre che abbia una figlia, che a sua volta abbia
una figlia: in tutte e tre scorre lo stesso sangue, i loro corpi sono formati dalle
stesse cellule. Gli scienziati usano una parola per definire tutto questo: ‘empatia’,
che significa ‘sensibilità condivisa’; le cose nate dalla stessa fonte, hanno una sorta
di esperienza interiore condivisa.
Dal Sole è nata la Terra, dalla Terra sono nati i nostri corpi, dei quali il Sole, per
quanto lontano sia, è il trisnonno ancestrale: qualsiasi cosa accada sul Sole, crea
una vibrazione in ogni cellula del nostro corpo. Deve essere così, in quanto tutte le
nostre cellule sono atomi di Sole.
Il Sole sembra enormemente distante, ma non lo è poi così tanto. In ogni cellula
del nostro sangue e delle nostre ossa, dimorano atomi di Sole; noi ne siamo parti
integranti. Pertanto, non deve stupire che il Sole influenzi tanto le nostre vite:
esiste una sorta di empatia tra noi e il Sole; se la si comprende nella sua giusta
prospettiva, entreremo in una delle dimensioni dell’astrologia.
.....L’astrologia afferma che intorno a noi esistono campi di energia che continuano a
influenzarci incessantemente. Non appena un bambino nasce, viene a essere
soggetto a tutte le influenze del mondo. Nel linguaggio della scienza, possiamo
descrivere la nascita come un processo di ‘esposizione’. Accade la stessa cosa che
si verifica in una pellicola fotografica esposta alla luce, all’interno di una macchina
fotografica: viene impressionata. Tu schiacci l’otturatore e in una frazione di
secondo esso si apre e si richiude e qualsiasi cosa si trovava di fronte all’obiettivo,
viene registrata immediatamente sulla pellicola. Quell’immagine è catturata per
sempre.
La stessa cosa accade al bambino, già nel ventre della madre: quella è una prima
esposizione. Il giorno in cui nasce ne avviene una seconda. Queste due esposizioni
sono registrate sulla mente sensibilissima del bambino, come fosse una pellicola
fotografica. La realtà del mondo di quel momento viene tracciata sul bambino, nel
quale sorge un’empatia per il mondo così com’è in quel momento.
Vi stupirà sapere che il novanta per cento dei bambini nasce di notte. Una
percentuale normale, funzionale al principio matematico delle probabilità,
dovrebbe dare un cinquanta per cento di notte e l’altro di giorno. Potrebbe esserci
una diversità del cinque per cento, ma a cosa si deve quel novanta per cento di
bambini nati di notte? Deve esserci una ragione. E ve ne sono molte, lasciate che
ve le spieghi.
Quando un bambino nasce di notte, la sua prima esposizione al mondo è il buio e
non la luce. Sto semplificando, perché la realtà è molto più profonda e complessa.
Il Sole è assente, l’energia solare non è presente. Tutt’intorno il mondo dorme, di
fatto nulla è sveglio: questo è il primo impatto del bambino sul mondo.
...Chiunque nasca dopo il sorger del Sole sarà ricco di energia. Dopo il tramonto,
nell’oscurità della notte, solo esseri addormentati possono venire al mondo. La
nascita che avviene al sorger del Sole, avverrà sotto l’influenza dell’energia; quella
che avviene dopo il tramonto, sarà soggetta all’influenza del sonno. L’esposizione
sarà diversa, ed è necessario capirlo chiaramente, perché l’astrologia è
profondamente intessuta intorno a questo concetto.
Gli scienziati che hanno fatto degli studi su questa esposizione al momento della
nascita, affermano che si tratta di un evento di estrema importanza: quel fissaggio
iniziale ti accompagnerà per tutta la vita. Quando un pulcino nasce vicino alla
chioccia, immediatamente si mette a seguirla. Noi diciamo che segue la madre, ma
gli scienziati affermano che non ha nulla a che vedere con la madre: si tratta solo
del primo fissaggio.
Sono stati fatti centinaia di esperimenti. In un esperimento a dei pulcini sul punto
di nascere veniva mostrato un pallone: non appena le uova stavano per schiudersi,
la madre veniva allontanata e al suo posto veniva messo un pallone. Quando
aprirono gli occhi, i pulcini videro il pallone e, per quanto stupefacente vi possa
sembrare, lo amarono come se fosse la loro madre. Ovunque il pallone veniva
lanciato, loro lo seguivano. Non si preoccuparono di cercare la madre, seguivano
solo il pallone. Quando si sentivano stanchi, si andavano a sedere vicino al pallone,
cercarono perfino di farsi allattare da lui!
Konrad Lorenz è stato un pioniere in questi studi: egli afferma che l’attimo del
fissaggio è il più importante. In quel momento il bambino entra in intima relazione
con la madre, e la segue solo perché la sua immagine lo ha impressionato in quel
primo istante di vita.
In altri esperimenti si è visto che i maschi non allevati alla presenza della madre,
non erano in grado di amare nessuna donna. Non era avvenuta la giusta
esposizione: l’immagine di una donna non era stata fissata nel giusto modo, nella
mente di quei bambini.
Se in Occidente l’omosessualità è in continuo aumento, una delle ragioni
fondamentali è un’insufficiente esposizione a uno dei genitori. In Occidente
l’amore eterosessuale sta diminuendo sempre di più, si privilegia l’amore con
partner dello stesso sesso: anche se si tratta di un evento innaturale, è inevitabile
che accada.
...L’attrazione sessuale tra un uomo e una donna è condizionata anche in un altromodo.
 Si dovrebbe considerare a quale dei due genitori il bambino dovrebbe essere
mostrato per primo: una donna non sarà mai felice in questo mondo, se alla nascita
è stata esposta prima di tutto alla presenza della madre. Dovrebbe essere ‘esposta’
a un uomo: il primo impatto sulla mente di una bambina dovrebbe essere quello di
suo padre. Solo in quel caso sarà in grado di amare un uomo pienamente. Il motivo
per cui gli uomini superano sempre le donne è dovuto proprio al fatto che
entrambi, al momento di nascere, sono mostrati alla madre.
L’esposizione dei maschi è giusta, non quella delle femmine. Per cui, fino a
quando non si esporrà la bambina al padre, non potrà esistere alcuna parità tra i
sessi: non la si potrà ottenere tramite leggi politiche, né tramite parità di impiego,
né attraverso l’indipendenza economica. La donna non potrà mai avere
un’eguaglianza, poiché da un punto di vista psicologico rimarrà sempre una
debolezza nella sua personalità, e nessuna civiltà, fino a oggi, è riuscita a vincere
questa debolezza.
Se un semplice pallone può esercitare tanta influenza su un pulcino, al punto da
diventare parte integrante della sua mente, gli astrologi affermano che anche tutto
ciò che ci circonda – l’intero universo – penetra nella nostra consapevolezza
nell’istante in cui nasciamo: quell’esposizione risulta essere l’esposizione della
nostra pellicola mentale al mondo intero. Quell’istante determina per sempre le
nostre simpatie e le nostre antipatie.
Anche tutte le costellazioni che ruotano intorno alla Terra in quel momento, in
maniera molto profonda, fissano la loro influenza sulla nostra consapevolezza
appena nata. Le stelle si trovano in una posizione particolare, e il loro significato
essenziale si trova nell’influenza delle radiazioni che colpiscono la Terra al
momento della nascita di un essere umano.
Oggi gli scienziati credono che ogni corpo celeste abbia una propria radioattività,
unica nel suo genere. Il pianeta Venere lancia raggi di quiete, laddove la Luna ha
radiazioni del tutto diverse. Le radiazioni di Giove sono diverse da quelle del Sole.
E la ragione va ricercata nel fatto che sui diversi pianeti esistono diversi equilibri
gassosi.
Quando un bambino nasce, tutte le costellazioni, tutte le stelle, i pianeti e gli altri
corpi celesti che si trovano sull’orizzonte, penetrano profondamente all’interno
della sua mente nell’attimo in cui egli si trova esposto al mondo. La situazione
cosmica di quel momento, con tutte le sue debolezze, le sue forze e le sue
potenzialità, influenzeranno il bambino per il resto della sua vita.
Se in noi sorge un’attitudine esistenziale che ci porta a comprendere che siamo
solo un frammento dell’immenso desiderio dell’infinito, non saremo mai più
infelici.

..Con questa attitudine, anche la cosiddetta felicità che noi vogliamo godere, non
sarà presente. La sensazione di felicità in pensieri come: “ho vinto”, “ho
guadagnato”, non sarà più presente. Ma non sarà neppure presente una sensazione
di infelicità, in pensieri del tipo: “sto morendo”, “sono finito”, “sto affogando”,
“sono stato distrutto”, “sono stato sconfitto”, “ho perso”!
Quando non esistono più né la felicità, né l’infelicità, entriamo in un mondo di
realtà – l’essenziale – in cui ogni cosa è beatitudine. In questo caso, l’astrologia
diventa la soglia della beatitudine. E se noi guardiamo l’astrologia come uno
strumento per fondere il nostro orgoglio, per disintegrare l’ego, allora essa diventa
religione.
Ma noi andiamo da un comune indovino e, per proteggere il nostro ego, gli
chiediamo: “Sto per mettermi in un affare fallimentare? Vincerò alla lotteria? Avrò
successo nell’investimento che sto per trattare?” Tutte queste domande sono poste
per salvare il nostro ego, ma in realtà la vera astrologia è in assoluta opposizione,
rispetto a qualsiasi prospettiva egoica.
Il senso dell’astrologia è unicamente questo: tu non esisti, solo l’universo esiste; tu
non esisti, solo il cosmo esiste. Forze potentissime stanno operando nell’universo,
e tu sei del tutto insignificante.
Potrete vedere l’astrologia in questa luce solo se riuscite a pensare e a sentire di
essere una particella minuscola in questo vasto mondo. Ed è per questo che vi ho
illustrato in che modo l’intera famiglia del sistema solare è interconnessa e unita al
Sole. Se riuscirete a cogliere il senso di queste mie parole, vi renderete anche conto
che il nostro Sole è a sua volta unito a molti altri Soli più grandi, presenti
nell’universo.
Osho, I misteri occulti dell'Oriente