L'ILLUMINAZIONE ED ERRORI SIMILI (KARL RENZ)
1. Che cosa ci porta qui dopo tutto? Perché ti siedi lì davanti? Domanda: Che cosa stabilisce che tu sieda qui davanti e io qui dietro? Karl: Quello che ti ha seduto là, è quello che mi ha fatto sedere qui. Ma che cosa sia, non lo so. Non è un agente. Non ha direzione. E´ l´assenza di volontà che si mostra senza volontà in due aspetti diversi. D.: Allora potremmo fare a cambio. K.: Naturalmente. Anche questo farebbe parte della sceneggiatura. La coscienza assume tutti questi ruoli: mondo, spazio, tempo. Ogni figura che qui siede è recitata dalla coscienza. Quello che qui parla è quello che qui ascolta. Tutta coscienza, nessuna separazione. D.:Tutta un´ uguale coscienza. K.: Non uguale, ma la stessa. Qui non c´è nulla di separato. D.: Ma qui la coscienza assume il ruolo di un illuminato. K.: No, è una tazza che recita. Qui non c´è un illuminato. E altrove nemmeno. Una tazza non potrà mai illuminarsi. E´ solo una forma. Io sono come una tazza e altrettanto impotente riguardo al