CICLI NUTRIZIONALI GIORNALIERI
Applicazione dei Cicli Nutrizionali Giornalieri
Questi cicli non sono un parto della fantasia di qualcuno, ma esistono davvero, e dividono la giornata in 3 fasi di 8 ore cadauna:
- Appropriazione, dalle 12 alle 20, periodo in cui siamo noi ad agire coscientemente, siamo noi a dettare il ritmo e a consumare i pasti principali.
- Assimilazione, dalle 20 alle 4 am, periodo in cui è l’organismo a prendere possesso della situazione e a lavorare intensamente nell’assorbire i nutrienti e nello scartare e disporre i residui.
In questo periodo evitare qualsiasi cibo e qualsiasi bevanda che non sia un bicchiere d’acqua naturale.
- Eliminazione, dalle 4 am alle 12, periodo in cui le acque e il materiale di scarto viene eliminato dall’organismo. In ossequio a questo schema prezioso e realistico, è particolarmente importante che di mattina, nel consumare la prima e la seconda colazione, si operi in collaborazione e rispetto col ciclo eliminatorio, adottando cibo ripulente che si ponga in armonia e non in contrasto con esso.
In pratica, il modo migliore, scientificamente parlando, di cominciare la giornata dopo la sveglia mattutina, è adottare una colazione rigorosamente fruttariana, preferibilmente basata su frutta succosa e di stagione (tutto quello che troviamo anche in supermarket può andare bene, esempio arancia, pompelmo, agrumi vari, melone, uva, ciliegie, frutti di bosco).
Già questo stratagemma permetterà di prolungare e intensificare la fase eliminatoria, purificante e ripulente, realizzando così una specie di mini-digiuno, un allungamento del periodo di grazia e di distacco da sostanze concentrate, pesanti, incompatibili.
Un quasi-digiuno che ci manterrà snelli e in forma più a lungo del solito, senza necessità di ricorrere a veri e propri digiuni igienistici riparativi che non siano dettati da vere emergenze e da reali necessità (chiaro che se uno va poi ad abbuffarsi di cibi sbagliati nella fase della appropriazione, dovrà ricorrere comunque e ben presto a correttivi drastici).
Senza contare poi che, cominciare la giornata con una sana e regolare eliminazione residui (anziché con un prolungamento assurdo della fase intasante, aggravato e appesantito da ulteriore materiale bloccante) è il massimo della goduria fisiologica e della gioia di vivere. Provare per credere.
Valdo Vaccaro
Questi cicli non sono un parto della fantasia di qualcuno, ma esistono davvero, e dividono la giornata in 3 fasi di 8 ore cadauna:
- Appropriazione, dalle 12 alle 20, periodo in cui siamo noi ad agire coscientemente, siamo noi a dettare il ritmo e a consumare i pasti principali.
- Assimilazione, dalle 20 alle 4 am, periodo in cui è l’organismo a prendere possesso della situazione e a lavorare intensamente nell’assorbire i nutrienti e nello scartare e disporre i residui.
In questo periodo evitare qualsiasi cibo e qualsiasi bevanda che non sia un bicchiere d’acqua naturale.
- Eliminazione, dalle 4 am alle 12, periodo in cui le acque e il materiale di scarto viene eliminato dall’organismo. In ossequio a questo schema prezioso e realistico, è particolarmente importante che di mattina, nel consumare la prima e la seconda colazione, si operi in collaborazione e rispetto col ciclo eliminatorio, adottando cibo ripulente che si ponga in armonia e non in contrasto con esso.
In pratica, il modo migliore, scientificamente parlando, di cominciare la giornata dopo la sveglia mattutina, è adottare una colazione rigorosamente fruttariana, preferibilmente basata su frutta succosa e di stagione (tutto quello che troviamo anche in supermarket può andare bene, esempio arancia, pompelmo, agrumi vari, melone, uva, ciliegie, frutti di bosco).
Già questo stratagemma permetterà di prolungare e intensificare la fase eliminatoria, purificante e ripulente, realizzando così una specie di mini-digiuno, un allungamento del periodo di grazia e di distacco da sostanze concentrate, pesanti, incompatibili.
Un quasi-digiuno che ci manterrà snelli e in forma più a lungo del solito, senza necessità di ricorrere a veri e propri digiuni igienistici riparativi che non siano dettati da vere emergenze e da reali necessità (chiaro che se uno va poi ad abbuffarsi di cibi sbagliati nella fase della appropriazione, dovrà ricorrere comunque e ben presto a correttivi drastici).
Senza contare poi che, cominciare la giornata con una sana e regolare eliminazione residui (anziché con un prolungamento assurdo della fase intasante, aggravato e appesantito da ulteriore materiale bloccante) è il massimo della goduria fisiologica e della gioia di vivere. Provare per credere.
Valdo Vaccaro
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