martedì 4 febbraio 2014

ARRIVERANNO ALL'ESPROPRIO DI MASSA



Weidmann vuole la patrimoniale. E che la voglia il numero uno della Buba (cioè la banca centrale tedesca, non esattamente quella dello Zaire) lascerebbe pure il tempo che trova, se solo avessimo una classe politica degna di tale nome.
Anche  il Fondo Monetario Internazionale vuole la patrimoniale. Ma, anche in questo, sarebbe poca cosa. 
Poi, però, si arriva in Italia e ci si imbatte in un esercito di personaggi che, a vario titolo, occupano la scena pubblica e i luoghi di potere:  la vogliono anche loro. E di quelle feroci, pure.
Avete bisogno di nomi?
Vabbè, facciamoci male: diciamo i nomi.
La Camusso, Bersani, Fassina, Vendola, Renzi, Cuperlo, Modiano, Monorchio, Bonanni, Angeletti, Civati, D'Alema, Saccomanni, Letta, Bindi, qualche banchiere al comando di banche fallite, qualche altra dozzina di politici di minore importanza,  che si lavano la coscienza (in anticipo) dicendo che serve per una redistribuzione della ricchezza; quando in realtà, la patrimoniale, serve solo per mantenere il loro status quo.
Tutta gente che, nella loro onorata carriera (?), hanno lavorato assai e che capiscono il sacrificio del risparmio, insomma. Il vostro risparmio, non il loro. 
Perché, secondo loro, sarebbe peccato capitale aver accumulato dei risparmi, pochi o tanti che siano, frutto di impegno, lavoro, ingegno e sacrificio. Magari  accumulati con il reddito prodotto in età lavorativa, dopo che  hanno scontato un livello di tassazione tra i più alti al mondo.

E il tutto si compie mentre le cronache giornaliere ci raccontano  di miliardi di euro che vengono elargiti ai partiti politici e dell’uso che le varie segreterie fanno del maltolto. Dei veri parassiti sociali, che godono del denaro estorto al popolo italiano, talvolta  usando queste risorse come se fossero degli Hedge Funds, per fini per nulla  riconducibili al miglioramento e allo sviluppo della politica e della pessima classe dirigente che questa esprime. Le ruberire perpetrate servono per mangiare ostriche e champagne o per finanziare lussi e privilegi di una classe politica priva di ogni elemento morale, civile e sociale: degna del peggior  basso impero, insomma.   Oggi, come ieri, i partiti occupano tutte le istituzioni statali, centrali, intermedie e locali. Occupano banche, enti, luoghi di potere, televisioni, università e aziende pubbliche. Anzi, queste ultime, talvolta,  vengono mantenute in vita proprio per riciclare poltrone da riservare  a politici falliti, corrotti o addirittura condannati, e concedere a questi il favore di poter vantare un incarico, apparentemente di prestigio. E’ sempre la Repubblica delle tangenti, della corruzione, della concussione e dell’illegalità diffusa; dei favoritismi, delle sopraffazioni, della difesa di interessi diparte, corporativi e lobbistici e delle raccomandazioni. Questi elementi appartengono ai politici di oggi come a quelli di ieri, proprio come se fossero una naturale eredità trasferita dal corso dei tempi.

 Il risultato di questa degenerazione è sotto gli occhi di tutti: una nazione prossima al fallimento, con una pressione fiscale ai limiti dell’esproprio e un apparato burocratico e amministrativo degno della peggiore unione sovietica, volontariamente mantenuto poiché enorme bacino di voti e quindi di privilegi. E proprio mentre gli italiani sono chiamati a sacrifici enormi in nome della salvezza di una nazione che loro hanno distrutto, questi continuano a farsi  beffa del futuro  della popolazione e delle generazioni a venire. Continuano nel nulla della loro  azione in maniera spregiudicata e ad anteporre gli interessi personali a quelli della collettività, depredando la Nazione delle sua  democrazia e del sogno di un futuro migliore. Stanno inducendo la popolazione alla disperazione e all’esasperazione
Che poi, verrebbe da chiedersi: salvarsi da chi, da cosa, se non da loro?

Ah, se vi fosse sfuggito, tra poche settimane, scatterà il controllo suo conti correnti,da parte del fisco.

Ovviamente, sui giornali sussidiati che leggete, troverete scritto che lo faranno per sconfiggere l'evasione.
Ma in realtà lo fanno per controllare il capitali. I vostri, non i loro.
Il concetto della patrimoniale è assai semplice da capire. Se è vero che al credito di un soggetto, corrisponde il debito di un altro soggetto, quale soluzione migliore che quella di compensare debito e credito?
In questo modo il debitore sarà stato reso solvibile, mentre il creditore sarà stato espropriato. Chiaro, il concetto? Fonte Vincitori e Vinti

COLPO DI STATO IN ATTO

In Italia è in corso, ora, mentre tu leggi questo articolo, un colpo di Stato, non puoi più far finta di nulla.


Non è il primo, potrebbe essere l'ultimo. In questi anni ci sono stati molti colpetti di Stato dall'adozione del Porcellum che ha creato un Parlamento di nominati dai partiti, all'uso indiscriminato dei decreti-legge che ha spossessato il Parlamento della funzione legislativa con il beneplacito del Presidente della Repubblica. La scorsa estate c'è stato un tentativo di colpetto di Stato per scardinare la Costituzione modificando l'articolo 138, ma è stato sventato dal M5S. La volontà popolare viene rappresentata dagli eletti in Parlamento e l'Italia, secondo la Costituzione, è una Repubblica parlamentare. Così dovrebbe essere, ma non è così. Il passo successivo è l'eliminazione dell'opposizione. Finora non era necessario. I partiti per più di vent'anni hanno esercitato un consociativismo spinto, larghe intese sottobanco. Non c'era bisogno di far tacere l'opposizione perché non c'era opposizione. Quindi, quindi... Si riabilita il socio Berlusconi, uscito dal Senato per esclusivo merito del M5S. Si fa una legge elettorale extraparlamentare, il Pregiudicatellum, con un pregiudicato e un condannato in primo grado, Renzie, assistiti da Verdini che ha più processi che anni, per impedire in qualunque caso la vittoria del M5S . In Aula, però, il M5S ha ancora diritto di parola e può far decadere dei decreti legge porcata come IMU/Bankitalia che ha regalato 7,5 miliardi alle banche. Va tolto perciò, per finire il lavoro, anche il diritto di parola all'opposizione. Ed è avvenuto con una decisione che non rientra nelle facoltà della presidente Boldrini, che non è presente nelle procedure della Camera, come una volta si faceva per i decreti regi lo scorso giovedì 29 gennaio 2014. E' un fatto gravissimo, avvenuto per la prima volta nella storia della Repubblica. D'ora in poi, qualunque discussione parlamentare può essere annullata, qualunque decreto-legge può essere approvato senza modifiche. E' la fine della democrazia. Il decreto legge IMU-Bankitalia va invalidato per almeno due motivi. Conteneva decreti tra loro totalmente disomogenei ed è stato approvato CONTRO le leggi del Parlamento. Laura Boldrini deve dimettersi, ha violato, lei che doveva farle rispettare per ruolo, le leggi della democrazia. Nessuno prima di lei si è spinto fino a questo punto. Il M5S farà in modo di invalidare il decreto e di ottenere le dimissioni della Boldrini. In alto i cuori!

Beppe Grillo Blog