Branchi di morti viventi si iniettano overdosi di tutto quello che è possibile
Come se fosse questo il cammino che ci spetta, lo seguiamo, come se
questa fosse la verità in cui credere, ci fidiamo, come se davvero
tutto ciò ci stesse arricchendo in qualche modo o fosse quantomeno
utile alla nostra crescita, continuiamo a farlo giorno dopo giorno.
Il denaro ha sostituito il valore delle cose e delle persone, ha
distrutto l’etica e trasformato uomini nobili in schiavi
dell’avidità.
Il possesso ed il potere dominano ormai incontrastati, la nostra
società è una farsa e tutti viviamo ogni giorno condividendo
invidia, ignavia ed ignoranza.
La volontà di cambiare lo status quo è assopita, forse addirittura
morta, suicida, od ammazzata da persuasione e corruzione, che
succhiano e disperdono la nostra energia vitale.
Avere, apparire, volere, invidiare, copiare, siamo persone incapaci
di decidere, non ci conosciamo e siamo incapaci di attuare per un
fine più alto, che non si riduca al soddisfacimento dei propri
bisogni bestiali o ad un tornaconto economico. Siamo persi ed
ingabbiati.
La figura del pastore è una necessità per un branco di pecore nate
in cattività, chi conia le monete di questo impero è contento di
pascolare le proprie bistecche e si dimostra benevolo, appare sotto
le spoglie di benefattore, punto di riferimento per noi dannati, che
non sappiamo dove andiamo né perché.
Il sistema è pura ipocrisia, sempre pronto a tendere la mano,
creando servizi “intorno a noi”, prodotti per “darci il
potere”, persuadendo ed annichilendo quel poco di noi che è
rimasto vivo.
Branchi di morti viventi si iniettano overdosi di tutto quello che è
possibile, basta che dia piacere, più o meno momentaneo, non
importa. E se sappiamo e sentiamo che qualcosa non va bene, se
pensiamo d’aver bisogno forse di una disintossicazione, anneghiamo
presto nella pubblicità e ci dimentichiamo la possibilità di
abbandonare tutte queste stronzate, per recuperare la nostra vita e
ricostruire un mondo inquinato dal male e da chi lo adora.
Viviamo in un mondo dove cercano sempre di inculcarci cose. Stili di
vita, mobili, vestiti e soprattutto cibi e bevande, belli,
profumati, colorati, naturali*, dietetici, dissetanti, tutto
fantasticamente divertente, tutto per farci stare bene. Pura
ipocrisia per noi, vittime dell’economia, accecati dall’idea di
dover massimizzare i profitti e minimizzare i costi.
Tutto è denaro e dominio.
Tutto questo è il peggior cammino che potevamo intraprendere.
Matteo
Vitiello
Pubblicato
da realtà
fantasia
http://altrarealta.blogspot.it/
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