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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

LO STERMINIO DEGLI INDIANI D'AMERICA

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di PAOLO DEOTTO "... se permetteremo anche a solo 50 indiani di rimanere tra il Platte e l'Arkansas dovremo far proteggere ogni treno, ogni cantoniera, ogni gruppo di persone che lavora alla ferrovia. In altre parole, 50 indiani "ostili" possono tenere in scacco 3000 soldati. Meglio buttarli fuori al più presto possibile, e non fa molta differenza se ciò avverrà mediante l'imbroglio da parte dei commissari per gli affari indiani o uccidendoli". (da una lettera scritta dal generale William T. Sherman, comandante della divisione militare del Missouri, al segretario della guerra, Edwin M. Stanton - novembre 1868). "... Voi siete munito di pieni poteri per attuare la sistemazione definitiva delle tribù indiane nomadi su territori ad esse graditi e porle pacificamente sotto il controllo dei funzionari a ciò incaricati dal Dipartimento per gli Affari Indiani". (dalla lettera di istruzioni scritta dal Presidente degli Stati Uniti, Ulysse

SENZA EURO PER LA GERMANIA SAREBBE CRISI

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di Vladimiro Giacché da  Pubblico Da tempo l’interpretazione dei discorsi dei governanti europei non ha nulla da invidiare, quanto a complessità, all’interpretazione dei discorsi dei leader sovietici ai quali si dedicavano dei veri e propri specialisti, i sovietologi. Da mesi, ormai ogni giorno, stuoli di eurologi si rompono la testa per capire il senso dell’ultima intervista della Merkel o dell’ultimo intervento di Draghi: e in base a quello che hanno capito comprano o vendono titoli di Stato. Anche in questo fine settimana gli eurologi hanno avuto il loro bel da fare con l’ intervista rilasciata da Wolfgang Schäuble alla “Welt am Sonntag”. L’impressione generale è che il ministro delle finanze tedesco si barcameni con difficoltà, dando  un colpo al cerchio e uno alla botte . Da una parte Schäuble insiste sul fatto che l’impossibilità per la Grecia di conseguire gli obiettivi fissati dalla troika dipenda dal fatto che i programmi imposti da FMI, BCE e Unione Europea sono stati

CITAZIONI ANARCHICHE

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Max Stirner Ma intorno all'altare si inarcano le volte di una chiesa e le sue mura si estendono sempre più in là. Ciò che esse racchiud ono, è - sacro. Tu non puoi raggiungerlo e tanto meno toccarlo. Gridando per la fame che ti divora, ti aggiri intorno a quelle mura, per raccogliere quel poco di profano che è rimasto, ma i cerchi del tuo percorso si fanno sempre più ampi. Presto quella chiesa abbraccerà tutta la terra e tu verrai ricacciato al margine estremo; ancora un passo ed il mondo del sacro avrà vinto: tu sprofondi nell'abisso. Perciò riprenditi, finché hai tempo; non errare più a lungo nel prato falciato del profano, rischia e sfonda le porte, irrompendo nel santuario stesso. Se tu divori il sacro te ne appropri! Digerisci l'ostia e te ne sarai sbarazzato! ( Max Stirner , L'Unico e la sua proprietà) Rivoluzione e Rivolta non devono essere presi per sinonimi. La prima consiste in un rovesciamento dello stato di cose esistente, dello statuto dello St

NON HANNO LIMITI. SARA' PEGGIO DI COSI'

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Emergono i dettagli, la penna Bic sta unendo i puntini sul foglio e sta emergendo la figura completa, se di completo esiste qualcosa nella perfidia dei tecnocrati europei, che sembra non avere fondo. Nei corridoi della UE sta trapelando la seconda parte del piano Draghi-Merkel di ieri. Vi pareva che si accontentassero di intrappolarci nell’Eurozona per altri 5 o 10 anni senza, fin da subito, spremere sangue concreto? Inutile che il giornalista dia i dettagli tecnici, vengo al sodo. Adesso salta fuori che prima di attivare il programma  SMP bond purchases della BCE, quello che può calmare i mercati abbassando i tassi sui nostri titoli di Stato e quindi allontanando la fine dell’agonia (http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=416), la Germania pretenderà da noi Maiali/PIIGS il ricorso al Fondo Salva Stati (ESFS o MES) per una prima trance di prestiti a noi concessi. Ciò significa che già da subito l’Italia e la Spagna dovranno caricarsi di ancora più debito, ma

Super Mario Draghi e i suoi poteri (poco super)

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Basta una dichiarazione del banchiere centrale per far precipitare gli spread. Ma i suoi poteri e l’effettiva determinazione sono limitati. L’uscita dall’Euro rimane sul tappeto e può essere l’occasione per l’inizio di un percorso nuovo di cui l’Italia sarebbe chiamata a dare il meglio di sé Le scorse settimane, caratterizzate dall’elevata tensione sui titoli di stato italiani e spagnoli, sono state percorse da una vera tempesta di idee sulle cause dell’innalzarsi dello spread. Ha dato il “la”  Mario Monti , sostenendo inizialmente che l’innalzarsi dello spread fosse  colpa del presidente di Confindustria Squinzi , il quale si era permesso di dire che l’austerità non funziona e che il paese sta soffrendo per la “cura” dello stesso Monti. Poi è stata la volta delle “tensioni politiche”, vale a dire il ritorno in campo dell’ex premier Silvio Berlusconi.  L’apice dell’assurdità  è stato raggiunto da Angelo Panebianco, editorialista del Corriere della Sera, secondo il quale i mercat

DOVE C’E’ “CASTA” C’E’ ITALIA…

Quanto ci costano i “Palazzi” del Potere? Quanto costa agli Italiani mantenere un tanto pletorico quanto ipertrofico apparato politico-istituzionale? Che la (Casta) politica italiana sia la più costosa d’Europa (probabilmente tra le più dispendiose al mondo!) è un fatto notorio ... L’ITALIA , rispetto agli altri paesi europei,  SPENDE in media IL 30% IN PIU’ PER I COSTI DELLA POLITICA . Per l’esattezza (dati Uil):  -                        OGNI CONTRIBUENTE DESTINA AL MANTENIMENTO DELLA macchina della REPUBBLICA circa “646 EURO” L’ANNO ; -                        e  I COSTI DELLA POLITICA ITALIANA (diretti e indiretti) AMMONTANO A circa “24,7 MILIARDI” DI EURO  (cifra, per intendersi, pari al 2% del Pil nazionale e ad oltre il 12% dell’intero gettito Irpef!). Più in dettaglio (secondo quanto emerge dai rapporti sui costi della politica presentati da Uil e Confindustria): -                        GLI ORGANI DELLO STATO centrale   (Presidenza della Repubblica,

USCIRE DALL'EURO NON E' UN DRAMMA E' UNA LIBERAZIONE

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L’Euro non può essere un tabù. Ripristinare la leva del cambio consente non solo di agire sul livello dei prezzi relativi dei beni prodotti in paesi diversi ma anche sul valore delle attività e passività finanziarie senza influire sui rischi di rimborso del capitale. Il disordine regna sovrano in Europa. Se il presidente della Bce Mario Draghi asserisce in un’intervista al quotidiano Le Monde che l’euro è irreversibile, il cancelliere tedesco Merkel si dichiara «ottimista» ma non sicura della sopravvivenza dell’euro. La scorsa settimana l’Eurosistema ha deciso di non accettare titoli di stato emessi o garantiti dalla Repubblica ellenica come collaterale per ottenere prestiti fino alla «conclusione dell’esame condotto dalla Commissione europea, in raccordo con la Bce e l’Fmi, sui progressi compiuti dalla Grecia»; il Fondo Monetario Internazionale, a sua volta, secondo quanto riportato da autorevoli fonti di stampa, starebbe valutando l’idea di bloccare gli aiuti alla Grecia. Il

E' FINITA..E' FINITA PER L'ITALIA

Non posso usare altre parole, mi si perdoni: ora siamo nella merda davvero. Ieri sera prima di una conferenza in Sardegna un blogger m’intervista e mi chiede: “ Facciamo default? ”. Io: “ Non credo, perché temo che Draghi aprirà all’ultimo i rubinetti della BCE, o daranno al MES una licenza bancaria ”. ( poi vi spiego ) Stamattina l’amico Mauro Valentini di Misano mi manda un sms: “ Si fa default? ”, gli rispondo la stessa cosa (e tenete a mente il verbo “ temo ” che ho usato con entrambi). Ok, sono le prime ore del pomeriggio di oggi giovedì 26 luglio, e le agenzie battono la notizia: Mario Draghi a Londra ha detto che la BCE aprirà i rubinetti. In Austria, il governatore della Banca Centrale Ewald Nowotny già da giorni aveva dichiarato che si sta discutendo se dare al MES una licenza bancaria. E siamo veramente, ma veramente fottuti adesso. Prima di continuare mi si permetta una ricordo: era il giorno 15 novembre 2011, io ero ospite a Matrix, Canale 5. Urlai

“Prendere e mentire”: questo dovrebbe essere marchiato sulla fronte dell'uomo bianco

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DISCORSO DEL CAPO DELLE TESTE PIATTE, CHARLOT (1876) “Prendere e mentire”: questo dovrebbe essere marchiato sulla fronte dell'uomo bianco, così com'egli fa sulle cosce dei c avalli che ruba a noi. Se il Grande Spirito lo avesse contrassegnato con un'etichetta per avvisarci del pericolo, avremmo respinto l'uomo bianco. Ma nella sua debolezza e povertà noi gli demmo da mangiare e gli offrimmo il nostro affetto. Gli donammo la nostra amicizia e gli mostrammo i guadi e i passi attraverso le nostre terre. Ed egli ci invitò ad apporre i nostri nomi sui suoi documenti, facendoci promesse che unì a giuramenti nel nome del sole e del presidente degli Stati Uniti. Questo presidente ci promise cose che non ci diede mai e che sapevamo non ci avrebbe mai concesso. E dopo le promesse egli ci minacciò coi suoi soldati, le sue prigioni, le sue catene di ferro. Ora siamo poveri, orfani di padre... L'uomo bianco ha inflitto il suo dominio su di noi... Come sapete