LA RIFORMA PENSIONISTICA MONTI-FORNERO
L’art. 24 della Legge 214/2011 ha riformato il sistema pensionistico italiano.
Riportiamo di seguito le principali novità che riguardano anche i lavoratori autonomi di seguito riportate entrano in vigore a partire dal 01/01/2012. Pertanto coloro che hanno maturato i requisiti entro il 31/12/2011, continuerà ad andare in pensione con le vecchie regole.
CANCELLAZIONE FINESTRE
Vengono abolite le finestre d’uscita, in quanto inglobate nei nuovi requisiti di accesso alla pensione. La pensione decorre dal 1° giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti.
PENSIONE DI VECCHIAIA
L’età di pensionamento è così stabilità:
DONNE UOMINI 2012: 63 anni e 6 mesi Dal 2012: 66 anni 2014: 64 anni e 6 mesi 2016: 65 anni e 6 mesi Dal 2018: 66 anni
Il requisito contributivo minimo per il raggiungimento della pensione è di 20 anni e l’importo non può essere inferiore a 1,5 volte quello previsto per l’assegno sociale.
PENSIONE ANTICIPATA
La vecchia pensione di anzianità (40 anni, e anzianità con le quote) viene sostituita dalla pensione anticipata. Questa viene raggiunta come segue:
UOMINI DONNE 2012 42 anni e 1 mese 41 anni e 1 mese 2013 42 anni e 2 mesi 41 anni e 2 mesi Dal 2014 42 anni e 3 mesi 41 anni e 3 mesi
Per chi raggiungesse i requisiti sopra citati prima dei 62 anni, è prevista una penalizzazione pari a 2 punti percentuali sulla quota retributiva dell’importo della pensione.
Chi ha avuto il primo accredito contributivo dopo il 01/01/1996, e quindi chi rientra nel sistema contributivo “puro”, può accedere alla pensione anticipata quando avrà compiuto 63 anni di età, 20 anni di contributi, e l’importo della pensione maturata è pari a 2,8 volte l’importo della pensione.
SISTEMA CONTRIBUTIVO
Per tutti viene introdotto, secondo il meccanismo pro rata, il metodo contributivo di calcolo delle pensioni per le pensioni maturate dal 01/01/2012 in poi. Ciò significa che la pensione viene calcolata con il sistema retributivo per l’anzianità maturata fino al 2011 e con il sistema contributivo per l’anzianità maturata dal 2012 in poi.
LA SPERANZA DI VITA
Dal 01/01/2013, verrà applicato a tutti i requisiti previsti per l’accesso alle diverse modalità di pensionamento il meccanismo correlato alla speranza di vita, con cadenza biennale.
NORME DI SALVAGUARDIA
Per chi matura il diritto alla pensione alla prima decorrenza utile dal 2021, il requisito di accesso alla pensione di vecchiaia deve essere tale da garantire un’età minima non inferiore a 67 anni.
INCENTIVI PER CHI LAVORA FINO A 70 ANNI
Attraverso i coefficienti di trasformazione, è previsto un incentivo per chi prosegue l’attività lavorativa.
TOTALIZZAZIONE
E’ sufficiente un solo contributo per totalizzare diversi periodi diversi di iscrizione alle varie gestioni previdenziali in un unico trattamento.
MAGGIORAZIONE ALIQUOTE CONTRIBUTIVE
Dal 1° gennaio 2012, le aliquote contributive dei lavoratori artigiani e commercianti sono incrementate di 1,3 punti percentuali. Dal 1° gennaio 2013 in poi 0,45 per ogni anno fino a raggiungere il livello del 24 per cento.
RIVALUTAZIONE DEI TRATTAMENTI
Per gli anni 2012 e 2013 la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici, nella misura del 100%, è limitata alle pensioni di importo complessivo fino a due volte il trattamento minimo Inps.
Per ogni ulteriore informazione e chiarimento, contattare il nostro Patronato CLAAI o i nostri Uffici periferici.fonte link
La riforma ridefinisce - dal 2012 - i requisiti di età anagrafica per la pensione di vecchiaia: lavoratori
dipendenti, autonomi e lavoratrici dipendenti delle pubbliche amministrazioni: 66 anni.
Resta in ogni caso la disciplina di adeguamento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico agli incrementi
della speranza divita.
In pratica, dal 2013 in poi non esisterà più un’età fissa per la pensione di vecchiaia, perché tutti i requisiti
saranno adeguati in modo costante alla speranza di vita. Nel 2013, infatti, l’incremento sarà per tutti di tre mesi.
L'obiettivo dichiarato di Monti-Fornero (sì, è proprio quella che ha pianto in diretta televisiva!!!!!) è far
lavorare tutti fino ai 70 anni .
Dovranno però smetterla con le solite menzogne: “la riforma pensionistica è stata fatta per garantire un futuro
e un contratto a tempo indeterminato ai giovani”.
Ma come troveranno un posto di lavoro i giovani se i loro padri e le loro madri saranno costretti (si, proprio così
costretti, lo spiegheremo dopo) a lavorare fino a 70 anni per avere una pensione che possa garantire loro una
vecchiaia (ma a 70 anni non si è già vecchi per lavorare???) “tranquilla” e, aggiungiamo noi, un funerale con
tutti i crismi????
Basta con queste sciocchezze, almeno risparmiateci le prese per i fondelli!!!
fonte link
Qualche anno fa ho visto milioni di persone portate dai sindacati e dalle sinistra in piazza a protestare per una riforma delle pensioni
che in confronto a questa...era una bazzeccola
ora per una riforma 1000 volte piu' rigida
qualche commento critico,(pochi per altro) nulla piu'.
Auguri a tutti gli Italiani che si apprestano a votare
l'anno prossimo,con un indice di gradimento per Bersani al 25%
Berlusconi 18%
per Monti siamo al 42%
L'appoggio alle politiche BCE è garantito
Una sola speranza Questo Stato Italiano deve FALLIRE
al piu' presto
solo in questo modo si puo' ricominciare a costruire
un sistema giusto e equo
AIUTIAMOLO A FALLIRE
Ivano Antar Raja
Ho utilizzato questo articolo e messo la seguente introduzione:
RispondiEliminaL'obiettivo dichiarato di Monti-Fornero è far lavorare tutti fino ai 70 anni . Adesso, se mi posso sedere dietro lo sportello di una banca o meglio ancora in parlamento dove si lavora dai 50 agli 80 giorni per anno, oppure in un aula di tribunale, magari si può anche recarsi al lavoro col bastone ... ma provate voi a fare i turnisti per esempio, o muratori, o pavimentisti, cameriere, insomma, a lavorare davvero: E chi ci arriva a 70 anni? Nessuno, muoiono mediamente a 64 gli operai, quindi la riforma è perfetta! A questo punto va bene la riforma, ma l'INPS perché chi ha 30 anni o meno la dovrebbe pagare? Facciamoci una assicurazione anche per l'assistenza sanitaria, e per chi non ha soldi riapriamo i tanto rinomati campi di concentramento, (ARBEIT MACHT FREI, il lavoro rende liberi, perché troppo spesso dimentichiamo che quella frase era posta proprio in alto all'entrata, che strano, non lo pensate? ... ), così lavorano gratis, il sogno della globalizzazione, e quando si ammalano gli diamo una gasata ... non sarebbe una brutta idea, non trovate?
Buona lettura, e toccatevi le palle :-)))
che altro dire? Staremo a vedere e ci sarà da ridere, per non dir di peggio
potrei lavorare anche fino A OTTANTA con quei lavori dove l'unico impegno è incassare il lo stipendio
RispondiEliminaben altra cosa far un lavoro usurante..una riforma profondamente ingiusta non parliamo poi delle superpensioni intoccate insomma una riforma che fa riflettere sul senso di equita' e giustizia dei nostri tecnici e politici
questa è proprio una manovra all'insegna, della seria, guardate che noi siamo i privilegiati e voi dovete pagare!
EliminaSe attendono me sono tutti morti di fame, alla facciazza loro