lunedì 23 luglio 2012

LA LUNA E' ARTIFICIALE ?

Secondo Isaac Asimov (professore di biochimica), “… non possiamo che giungere alla conclusione che la Luna non ha nessun diritto di essere lì ed il fatto che esista è una di quei colpi di fortuna troppo belli per essere veri. I piccoli pianeti come la Terra con campi gravitazionali deboli non dovrebbero avere il satellite. Di solito quando li hanno, sono molto piccoli, quindi anche se la Terra ha un satellite dovremmo pensare che anche nella migliore delle ipotesi dovrebbe trattarsi di un corpo molto piccolo non più di 30 miglia in diametro, ma non è così. La Terra non solo ha un satellite, ma ha un satellite enorme del diametro di 2.160 miglia. Allora come mai la piccola Terra dispone di un satellite straordinario?”

La Nasa nel ’69 aveva piazzato dei dispositivi particolari sulla Luna colpendo poi la superficie con l’equivalente di una tonnellata di esplosivo, e secondo gli scienziati la Luna ha emesso un suono simile a quello di una campana (cito testualmente), e Maurice Ewing disse in occasione della conferenza stampa che si sarebbe astenuto da un’interpretazione dell’accaduto limitandosi a dire che era proprio come se qualcuno avesse colpito una campana con un colpo secco fortissimo, con un riverbero che durava per 30 minuti, risuonando anche nell’interno dello stesso satellite.
Il Dr. Gordon Mc Donald negli anni ‘60 disse che la Luna appare essere più vuota che non una sfera omogenea.
Il Dr. Sean C. Soleman del Massachusetts Institute of Technology disse che il campo gravitazionale della Luna indicava la possibilità spaventosa che la Luna potesse essere vuota.
Di lì a poco, dopo l’esperimento del ’69 c’è stato un altro colpo con l’equivalente di 11 tonnellate di esplosivo. Gli scienziati dissero che la Luna aveva risuonato come un “gong” con un riverbero che durò più di 3 ore.
Ken Johnson, professore del Dipartimento di controllo fotografico e informativo, durante la missione dell’Apollo raccontò ad Alan Butler (autore di “Who built the Moon?”) che la Luna non soltanto suonava come una campana ma addirittura aveva oscillato in maniera precisa come se avesse avuto dei sostegni idraulici di ammortizzazione all’interno.

E’ probabile che ci troviamo di fronte a una sorta di “navicella spaziale” antica ricolma di strumenti di navigazione, combustibile e utensili per riparazioni. Insomma tutto quello che era necessario a quest’”arca di Noè” per consentire di navigare nell’Universo e di consentire a questo planetoide di viaggiare migliaia e migliaia di chilometri. 

Credo Mutwa, ultimo sciamano Zulù ancora vivo, che è veramente un depositario straordinario di conoscenza sulla cultura Zulù e su tanto altro, gli è stato chiesto di raccontare storie e leggende della cultura Zulù e africana riguardo la Luna, e dice che secondo loro la Luna è un uovo, che nel linguaggio simbolico significa "vuota dentro". Una delle collane antiche degli Zulù, una collana dei misteri che ha almeno 500 anni, si chiama la “collana delle lune” perché nelle loro leggende credono che ci sono molte lune, come quella di cui stiamo parlando, che non sono quello che sembrano. Quindi… la Luna sembrerebbe proprio non essere “reale”.

Ma cosa ci sta a fare una gigantesca nave spaziale aliena orbitante attorno alla Terra? Probabilmente per controllarci, per controllare e limitare il nostro potenziale fisico e mentale.



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Secondo le teorie di David Icke e sulla base delle ricerche di molti altri studiosi che hanno esaminato le sue anomalie, la Luna sarebbe una sfera artificiale tenuta in orbita intorno al nostro pianeta per scopi di controllo.


Le recenti foto della NASA restituiscono in effetti una chiara impressione della Luna.


In primo luogo, è evidente che dal punto di vista fisico essa non sia assimilabile alla Terra. Non è presente alcuna irregolarità sulla sua superficie; nè creste enormi come le catene montuose terrestri, nè trincee profonde come quelle all'interno dei nostri oceani (Vedi le foto in basso).


In effetti, la luna assomiglia molto ad una sfera metallica ricoperta di polvere e colpita da qualcosa in diverse occasioni, ma sempre con una potenza specifica - proprio come l'effetto creato da una serie di gocce di pioggia su una superficie dura, coperta di polvere.

Di seguito, una delle foto scattate dalla NASA